No Taste for Bad Taste. Il meglio della creatività transalpina all’Institut Français di Milano
All’Institut Français una mostra celebra la buona salute del design francese e i 40 anni di attività dell’organismo che lo promuove mettendo in scena una selezione di 40 prodotti iconici all’interno di una scenografia poetica firmata Jean-Charles de Castelbajac.
Edonismo, brio, eleganza, audacia, apertura mentale, cultura, equilibrio, creatività, savoir-faire, innovazione sostenibile. Sono i dieci ingredienti che formano il cocktail impalpabile chiamato french touch, quel “non so che” che, nel design come in altri ambiti creativi, caratterizza il Made in France. A miscelare il composto facendo attenzione a sfumare le note di testa – in questo caso, le creazioni delle star di fama internazionale, da Philippe Starck a Jean Nouvel , dallo stilista Jean-Paul Gaultier ai fratelli Bouroullec – amalgamandole con prodotti altrettanto di culto in patria ma meno noti fuori dall’Esagono sono stati i membri di un comitato scientifico multidisciplinare composto da designer (Matali Crasset, Mathieu Lehanneur, Patrick Jouin e tanti altri), industriali, rappresentanti di istituzioni museali e artistiche (da Paola Antonelli a Marva Griffin) e giornalisti.
I 40 ANNI DEL VIA
Per celebrare i 40 anni del VIA, l’organismo transalpino che promuove la creazione e l’innovazione nel settore dell’arredamento funzionando di fatto come un vero e proprio mecenate, questo pool di esperti ha selezionato 40 oggetti-icona rappresentativi del design francese da mettere in scena nella sede milanese dell’Institut Français nei giorni del Fuori Salone. La mostra dal titolo No Taste for Bad Taste, visitabile fino al 13 maggio, presenta 40 pezzi raggruppati all’interno di dieci tende che simboleggiano i dieci valori fondamentali del french design con l’allestimento di Valerie Valembras-Dahirel e una scenografia bleu-blanc-rouge firmata dallo stilista Jean-Charles de Castelbajac. A partire da giugno viaggerà in oltre venti paesi per promuovere l’industria francese del mobile in tutto il mondo.
– Giulia Marani
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