Al Salone del Mobile Molteni presenta la sua collezione “mobile”. In un giornale
La quadreria di opere commissionate da Molteni per il suo periodico M&C è disponibile ai visitatori del Salone del Mobile con una sintesi dei progetti autoriali delle ultime 10 edizioni, da Olivo Barbieri a Francesco Jodice.
Molteni si presenta nella settimana del Salone del Mobile con un progetto editoriale firmato dal periodico M&C del gruppo, uno dei più grandi player del settore legno arredo con marchi iconici quali Molteni, Dada, Unifor, Citterio. Il giornale tirato in 20.000 copie in italiano e inglese, è diretto da Cristiana Colli, che ha reinventato il progetto nato dalla mente di Luca Meda. Con il nuovo corso ha assunto una dimensione inedita diventando promotore e veicolo di nuove committenze fotografiche e trasformandosi in magazine. Ogni numero presenta, infatti, un lavoro autoriale, con commissioni di peso, interviste e racconti che nella settimana milanese del design trovano finalmente una sintesi.
IL GIORNALONE DI MOLTENI
Il prodotto in distribuzione in questi giorni, infatti, non presenterà nessun nuovo autore, ma una “quadreria” con il lavoro svolto nelle ultime dieci edizioni con le opere di Paola De Pietri, Francesco Jodice, Miro e Oimpia Zagnoli, Mario Carrieri, Barbara Probst, Davide PIzzigoni, Botto&Bruno, Alessandra Spranzi, Olivo Barbieri e Antonio Biasiucci. Corredata dalle interviste a Luca de Biase e Francesco Zanot a cura della direttrice la quadreria diventa un grande poster che racconta – spiega la Colli – “una collezione disponibile ma impossibile da collocare perché in doppia pagina fronte/retro, un format curioso e interrogante, con autori importanti ma accessibili poiché annidati dentro il giornalone.
In fondo è un dono fatto alla community Molteni e alla community del design internazionale. È una quadreria accessibile e democratica, una comunità dello sguardo. Le opere che i visitatori del salone potranno accaparrarsi” in forma di poster andranno a costituire il primo nucleo di una collezione mobile che andrà ad abitare il Museo di Giussano, prima di una serie di iniziative che in quest’anno solare porteranno il pubblico a conoscere meglio il progetto.
– Santa Nastro
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