L’architettura incontra il design. Pierluigi Nervi e Konstantin Grcic a Roma
Giustini / Stagetti Galleria O. Roma – fino al 28 luglio 2017. La riscoperta di un piccolo capolavoro nascosto di Pier Luigi Nervi si sposa alla ricerca di affinità con i nuovi progetti di Konstantin Grcic.
A cura di Emanuela Nobile Mino, Magliana Project è l’iniziativa promosso da Giustini / Stagetti Galleria O. Roma per presentare, nell’ambito della rassegna Privato Romano Interno, il nuovo lavoro dell’industrial designer Konstantin Grcic, commissionato dalla galleria. Per l’occasione sono state aperte, per un solo giorno, le porte di un piccolo padiglione, primo esperimento con il ferrocemento di Pier Luigi Nervi ora parte di un parcheggio nella periferia romana, che ha ospitato le sedute, il tavolo integrato e il sistema di illuminazione progettato dal designer tedesco.
UNA RICERCA COMUNE
Dal dialogo tra il padiglione di Nervi e gli arredi di Grcic si possono leggere i punti cardine di una ricerca che, pur a distanza di quarant’anni, accomuna i due progettisti: la coerenza formale, la ricerca dei materiali e delle tecnologie, la staticità che supera i vincoli imposti dalle leggi fisiche e soprattutto la costruzione. Come lo stesso Grcic racconta, i suoi progetti sono strutture che crescono dal nulla, assemblaggi di pezzi che niente hanno a che vedere con il linguaggio della scultura. I pezzi di Grcic sono onesti, semplici e funzionali, mentre l’uso di cementi fibrorinforzati rende le superfici morbide e gli elementi più leggeri.
FRA INDUSTRIA E DESIGN
A intrigare, però, non è solo la capacità di Grcic di farci esplorare, ancora una volta, una strada alternativa e interessante nel mondo del design d’autore, ma soprattutto la capacità di far convergere materiali, tecniche e logiche prettamente industriali nel mondo elitario del design a tiratura limitata.
Fino a luglio, alcuni esemplari di Magliana Project saranno esposti nei due ambienti di Giustini / Stagetti Galleria O. Roma secondo un allestimento appositamente studiato da Konstantin Grcic.
– Giancarlo Cutello
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