ADI Design Index 2017. In mostra a Roma etica ed estetica a braccetto
Moderno e attento alla sua responsabilità sociale, è il ritratto del design italiano che emerge dal 25esimo ADI Design Index. Una selezione di opere sarà in mostra a Roma a fine ottobre dopo una tappa a Milano.
Istantanea annuale del design italiano, l’ADI Design Index vale anche come cartella clinica poiché testimonia lo stato di salute di tutto il comparto, inteso come quell’insieme di pratiche ed attori che gravitano attorno al lavoro del progettista e all’idea del Made in Italy. Le 204 opere selezionate dagli osservatori dell’Associazione per il Disegno Industriale (su oltre settecento proposte) e candidate al Compasso d’Oro 2018 assieme a quelle scelte lo scorso anno sono state al centro di una mostra inaugurata al Museo Leonardo Da Vinci di Milano, dal 10 al 17 ottobre, che sarà invece a Roma dal 27 ottobre all’8 novembre (presso l’Acquario Romano), che ci racconta di un design allineato con i mutamenti in atto nella società e più che mai attento alla responsabilità che deriva al progettista dall’operare a cavallo tra più discipline. Quello del designer è “un lavoro di continua navigazione in un arcipelago di riferimenti, spesso privi di comunicazione tra loro” ha ricordato il presidente ADI Luciano Galimberti in occasione dell’inaugurazione della mostra, un lavoro che si svolge “senza una rotta precostituita, guidati dalla responsabilità personale, toccando un’isola dopo l’altra, traducendo poi il tutto in oggetti e funzioni cariche di qualità etiche ed estetiche”.
L’ACCESSIBILITÀ, VALORE PROTAGONISTA
Accanto ai prodotti smart e tecnologici, la cui presenza era già evidente dell’Index dello scorso anno, largo quindi a oggetti e dispositivi che all’efficacia formale uniscono aspetti virtuosi. L’accessibilità, per esempio, è al centro di numerosi progetti, dalla barca a vela che può essere pilotata da un disabile in carrozzina (la R-30 Daysailer di Alessandro Comuzzi, nella sezione dedicata al “design per la mobilità”) alla doccia modulabile in funzione delle esigenze dei membri della famiglia e a prova di disabilità momentanee (Life di Giulio Gianturco per Makro) passando per la Cutlery for All di Giulio Ceppi per Alessi, frutto di una collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi. All’interno di un sistema di produzione saturo di beni spesso obsoleti e dal grande impatto energetico, vincono poi le soluzioni antispreco, come il macchinario che trasforma la frutta di fine giornata, non più attraente per essere venduta, in gelato direttamente all’interno del supermercato (Gelato Popapp di Ifi), o la mini-serra per l’agricoltura di precisione, pensata per ottimizzare il rapporto tra consumo energetico e prodotto raccolto (MEG di D’Alesio&Santoro), entrambe nella categoria “food design”. Sempre nell’ottica di una gestione efficiente delle risorse, troviamo nella sezione design dei materiali anche i biopolimeri a ridotto impatto ambientale usati per costruire i manichini da negozio dall’azienda ferrarese Bonaveri, o i rivestimenti in laminato termoplastico prodotti con oltre il 50% per cento di materiale riciclato.
– Giulia Marani
ADI Design Index 2017
Roma / dal 27 ottobre all’8 novembre 2017
Acquario Romano
Piazza Manfredo Fanti, 47
Dalle 10 alle 19, ingresso libero
www.acquarioromano.it
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