Una piccola ma raffinata esposizione, allestita negli spazi della Fondazione Juan March a Madrid (con replica da febbraio a giugno al Museo d’arte di Catalogna, a Barcellona), racconta la storia di uno dei più prolifici talenti del diciannovesimo secolo. Trecento pezzi, tra i quali mobili, tessuti, carte da parati, gioielli, vetri, ceramiche, ma anche dipinti, stampe, fotografie e molti libri, offrono l’opportunità di conoscere da vicino la poliedrica personalità dell’artista e scrittore William Morris (1834-1896). La sua raffinata estetica e le sue idee innovatrici hanno influenzato il lavoro di tanti artigiani ed architetti dell’epoca, appassionati seguaci del suo stile “eco-sociale”.
DESIGNER E IMPRENDITORE
Morris fu il fondatore delle arte decorative moderne e figura di spicco di intellettuale dell’età vittoriana, artista multidisciplinare e precursore dello spirito imprenditoriale contemporaneo. Noto ancora oggi per i meravigliosi motivi floreali e per il naturalismo elegante delle sue stoffe e delle sue carte da parati (del marchio Morris & Co, fondato nel 1861), fu anche scrittore, poeta e saggista, politico socialista ed ecologista, illustratore ed editore. Cresciuto nell’aurea romantica dei Preraffaelliti, amico intimo di Dante Gabriele Rossetti e di Edward Coley Burne-Jones, Morris fu discepolo di John Ruskin e influenzato grandemente dalle sue idee estetiche e sociali. Considerato un spirito rinascimentale in un’epoca di corsa alla modernità, il suo merito fu senza dubbio quello di potenziare con gusto lo sviluppo delle arti decorative e di elevare al rango di arti maggiori tecniche artigianali e materiali umili considerati da sempre minori, creando oggetti d’uso quotidiani dotati di semplice ma raffinato gusto estetico, ispirati a un funzionalismo ante-litteram.
ARTS&CRAFTS
Nell’Inghilterra vittoriana, immersa nei processi della rivoluzione industriale, proporre un rinnovato splendore dell’artigianato rurale poteva sembrare anacronistico e controcorrente. In realtà, la nascita e lo sviluppo della cosiddetta Arts&Craft, movimento che ebbe il suo apogeo tra il 1890 e il 1910, ebbe un’influenza fondamentale nella diffusione delle principali correnti estetiche della fine dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento, dentro e fuori Europa. Oltre a una copiosa documentazione e oggettistica prodotta dalla generazione di artisti e di architetti inglesi affiliati alla citata Arts & Crafts, la mostra madrilena si chiude con una sezione dedicata alle diverse connessioni tra il movimento britannico e le correnti dell’Art Nouveau francese, dello Jugendstil tedesco, del Modernismo catalano e dello stile americano di Frank Lloyd Wright.
– Federica Lonati
William Morris e compagnia
Madrid // fino al 21 gennaio 2018
Fondazione Juan March
Calle de Castelló, 77
www.march.esBarcellona // dal 22 febbraio al 21 maggio 2018
Museo Nazionale d’arte di Catalogna
Palau Nacional, Parc de Montjuïc
www.museunacional.cat
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