Dove nasce il Made in Italy a Milano e dintorni? La risposta a questo interrogativo è tutt’altro che univoca: nel capoluogo e nei dintorni, ci sono molte realtà – laboratori artigianali, atelier, botteghe dal sapore vintage ma anche Fab Lab impegnati in processi di fabbricazione digitale di ultimissima generazione – che vivono del loro “saper fare” e producono oggetti di qualità declinando in maniere differenti il concetto di manifattura. Un’iniziativa promossa dal Comune di Milano in collaborazione con il World Manufacturing Forum, in corso in questi giorni a Cernobbio, permette di visitare alcuni di questi luoghi. Ad aprire le porte sabato 29 settembre, nell’ambito di Manifatture Aperte 2018, saranno 70 realtà, cittadine ma non solo (il perimetro interessato dall’operazione si estende fino alla Brianza e alla provincia di Novara). Per tutta la giornata, i visitatori potranno approfittare di una serie di visite guidate, laboratori e workshop pensati per conoscere meglio attività che spaziano dall’artigianato artistico e da mestieri antichi come la legatoria d’arte o la pelletteria al design e alle nuove tecnologie.
ARTIGIANI DIGITALI
Gli organizzatori hanno predisposto anche una serie di percorsi tematici. Gli appassionati di Fabbricazione digitale, per esempio, potranno approfondire il ruolo che la tecnologia sta assumendo in molti ambiti tradizionali della manifattura, mescolandosi alle tecniche della grande tradizione italiana, e scoprire come robot e stampanti 3D stanno cambiando il modo di progettare le cose. Questo itinerario tocca per esempio diversi Fab Lab o makerspace, laboratori di fabbricazione digitale che permettono ai makers – gli artigiani digitali – di condividere spazi e attrezzature attivando sinergie profittevoli. Da WeMake, per esempio, si potrà vedere in azione un braccio robotico antropomorfo modificato per intrecciare la pelle realizzando accessori di moda, mentre nello spazio di Opendot, altra realtà molto attiva, il focus è sulle applicazioni all’ambito educativo, dai kit per le scuole primarie e secondarie agli oggetti didattici autocostruiti.
LE FABBRICHE DEL DESIGN
Il percorso costruito intorno alle Fabbriche del design conduce alla scoperta di stabilimenti industriali e altri luoghi dove si è realizzato quell’incontro felice tra imprenditoria e creatività che è stato così importante per le sorti del design italiano a partire dal Dopoguerra, dalla “fabbrica sull’acqua” di Fantini sulle rive del lago d’Orta ai distretti brianzoli del mobile. Sempre all’interno di questo percorso è possibile visitare la library di materiali e processi produttivi più ricca di Milano, con oltre 7500 voci suddivise per categorie, negli spazi di Material ConneXion. L’itinerario dedicato alle botteghe d’arte accompagna i visitatori all’interno di alcune storiche botteghe di Milano per assistere alla genesi di borse, cappelli, tessuti, gioielli, libri e ceramiche, mentre quello sulle Officine di passioni porta alla scoperta dei segreti di un artigianato più di nicchia, scoprendo per esempio come nascono le chitarre in alluminio di Noah Guitars, amate da musicisti di fama internazionale come Ben Harper e Lou Reed.
FORMAZIONE E DESIGN
Altri percorsi non riguardano un particolare tipo di prodotto o una famiglia di tecniche, ma piuttosto una vocazione: Dove si impara la manifattura esplora i luoghi della formazione, toccando per esempio le storiche accademie di moda e di design cittadine, i laboratori del Politecnico e il Museo della Scienza, Donne e manifattura si concentra sull’imprenditoria femminile e i luoghi della manifattura diretti da donne e Manifattura e inclusione propone una serie di progetti sociali che usano il fare come strumento per creare autonomia, sviluppare talento e consapevolezza o rinsaldare i legami sociali.
-Giulia Marani
Milano//29 settembre 2018
Manifatture Aperte 2018
70 luoghi tra atelier, botteghe, fabbriche e laboratori
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