Fino al 28 ottobre si svolge in Giappone DesignArt, che per la sua seconda edizione ha radunato una serie di eventi e personalità con l’obiettivo di ridefinire i confini del design, tra applicazione e funzione. I fondatori (tra cui: Akio Aoki (MIRU DESIGN), Shun Kawakami (artless), Hiroshi Koike (NON-GRID),Okisato Nagata (EXS), Astrid Klein e Mark Dytham (Klein Dytham architecture)), hanno rivitalizzato specifiche aree della capitale attraverso 70 mostre ed eventi con lo scopo di delineare una nuova piattaforma per talenti affermati o in via di affermazione.
IL PROGRAMMA
Tra le presenze certe sono inclusi gli architetti Sou Fujimoto e Johnny Chiu, così come la designer Bethan Laura Wood, Satoshi Itasaka e Kazunori Matsumura. Da segnalare e da esplorare la sezione Under-30, un programma espositivo di spazi disseminati in città, dove scultori, soffiatori di vetro, designer high-tech e artisti (come il collettivo Epistroph) presentano una celebrazione del mondo giapponese grazie a un’installazione melange tra cibo, musica, proiezioni, sfilate. Fra gli Under-30 non mancherà anche la presenza della designer italiana Laura Sattin, con i suoi oggetti che riprendono l’antica tecnica delle officine del vetro di Murano e Burano, mentre l’artista emergente Shoto Hayakawa presenterà nello studio Francfranc Aoyoma il film interattivo Meet up at 9 p.m..
LE AZIENDE (ANCHE ITALIANE)
Fra i vari eventi e le varie aziende chiamate non si può non citare Cassina ixc ed HAY le quali introdurranno prodotti specificatamente progettati per Designart Tokyo 2018. Cassina ixc presenterà un sistema di divano modulare dal titolo Soft Props di Konstantin Grcic nel negozio di Aoyoma; simultaneamente verrà inaugurata in una galleria privata Resonance, una mostra degli artisti Shigeno Ichimura e Atsuo Ogawa, anch’essi supportati dal brand Cassina.
Inoltre la mostra itinerante The Flow of Time (già presentata alla Design Week Milanese) ha inaugurato al Grand Seiko come evento di debutto del festival: la mostra è segnale di apertura internazionale di questa manifestazione che intende anche valorizzare i 150 anni di relazioni diplomatiche tra il Giappone e la Svezia: all’interno del World Kita-Aoyama Building si festeggeranno infatti i 20 anni di Ung Svensk Form attraverso i progetti di 29 designer.
–Ginevra Bria
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