Design e diritti. A Firenze l’ottava edizione del Premio Nazionale delle Arti

Organizzata da ISIA Firenze, l’ottava edizione del premio dedicato alle eccellenze delle scuole di design italiane celebra il rapporto virtuoso tra design e diritti

Design bene comune. Guarda alla missione sociale, comunitaria e virtuosa della progettazione l’ottava edizione del Premio Nazionale delle Arti – Sezione Design, competizione nata sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) per raccogliere e valorizzare i progetti più significativi realizzati dagli studenti di Accademie e scuole italiane di design, pubbliche e private. Organizzata per il 2018 da ISIA Firenze, l’esposizione si dota per la prima volta di un tema conduttore – Design e diritti, tracce per una qualità civile del progetto–, pensato dal Presidente di ISIA Firenze Marco Bazzini (curatore, insieme a Giuseppe Furnalis, del concept dell’iniziativa) come un’occasione per ribadire il legame a doppio filo che fin dalle origini lega il design al cambiamento sociale. Non solo una ribalta per i lavori di tesi che scarsa o nulla visibilità hanno solitamente presso il pubblico di amatori e professionisti, dunque: piuttosto, un modo per sottolineare come il valore della giurisprudenza non risieda esclusivamente in un corpus di leggi scritte, ma prenda corpo e si infonda in una più vasta serie di oggetti, interfacce e servizi che della nostra cultura civica sono, oltre che testimoni, portatori vivi.

Igea

Igea

IL DESIGN DEL FARMACO

Spogliati della loro immediata valenza seduttiva, quella che spesso è legata a un superficiale esercizio di restyling, ma non per questo privi di un fattore di desiderabilità che molto deve alla ricerca dei bisogni ed aspettative degli utenti, gli oggetti in mostra presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio (con un allestimento di Biagio Cisotti) si focalizzano su aspetti diversi dell’inclusione sociale, quali il design per la persona e la collettività, la difesa dei diritti, la tutela del patrimonio culturale. Tra questi, c’è chi come Augustina Cocco Canuda (ISIA Urbino, vincitrice della sezione Design per i Diritti) si focalizza sul design dell’informazione del packaging farmaceutico, tentando di rendere l’organizzazione tipografica del contenuto più appetibile a un target con scarsa alfabetizzazione o in età avanzata. Ancora, sempre nel campo medicale, il progetto Igea (altro vincitore della sezione Design per i Diritti, sviluppato da un gruppo di studenti di ISIA Firenze in collaborazione con l’Università di Trieste) guarda al difficile campo della prevenzione delle patologie croniche, sviluppando quattro dispositivi che permettono di analizzare e monitorare lo stato di salute di pazienti diabetici, ipertesi, affetti da osteoporosi precoce o disturbi del sonno.

REINVENTARE L’ARTIGIANATO ITALIANO

Cora

Cora

Spaziando invece tra chi con il proprio lavoro ha valorizzato il patrimonio artigianale italiano attraverso nuove chiavi applicative, il progetto della barca Cora (di Nicole Giavaldi e Lorenzo Waller, entrambi studenti di NABA Milano, qui vincitori del premio della sezione Design per la Cultura e lo Sviluppo), offre un kit di autoassemblaggio per una imbarcazione portatile, realizzata ispirandosi alle tecniche dell’antica arte della cesteria italiana. Infine, non mancano i progetti dedicati non tanto allo sviluppo di un prodotto, quanto al problem-solving di uno scenario complesso. È il caso di Universo su Roma, progetto di ricerca condotto da ISIA Roma per la valorizzazione del patrimonio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che ha indicato strategie ed opportunità per la brand-awareness e la promozione dell’Istituto tra gli stessi romani, diffondendone la ricchezza di archivi e infrastrutture anche attraverso strumenti multimediali.

– Giulia Zappa

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Giulia Zappa

Giulia Zappa

Laureata in comunicazione all’Università di Bologna con una tesi in semiotica su Droog Design, si specializza in multimedia content design e design management a Firenze e New York. Da oltre dieci anni lavora come design&communication strategist, occupandosi di progetti a…

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