Nasce da suggestioni oniriche la serie di arredi e complementi in mostra alla Galleria Giustini/Stagetti, lo spazio che da quasi dieci anni porta a Roma i grandi protagonisti del design internazionale. È il caso di Fernando e Humberto Campana, fratelli brasiliani operativi nella produzione industriale così come nell’edizione limitata, i cui lavori sono presenti nei musei di tutto il mondo, dal MoMA di New York al Centre George Pompidou e al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. Alle loro spalle una lunga serie di collaborazioni anche con aziende italiane del calibro di Edra, Alessi, Venini e un legame speciale con Roma. Qui, infatti, lavorano per molti anni a numerosi lavori su commissione, che hanno segnato un punto d’incontro fra la tradizione manifatturiera sudamericana e il patrimonio artistico della capitale, confluiti ad esempio nel 2010 in Estùdio Campana per la Galleria Stagetti – all’epoca Galleria O. – e nel 2011 nella Brazilian Baroque Collection, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Brasile.
UN GRADITO RITORNO
Si tratta di un ritorno, quindi, per il duo di designer, che con la mostra Notturno I presentano le due nuove collezioni Bacteria e Morbido. Dalle floor lamp in ottone, allungate su alti steli, che disegnano sulle pareti visioni caleidoscopiche, ai tappeti in lana e seta di banano dalle forme organiche fino alla poltrona realizzata con il materiale usato per gli orsacchiotti, la collezione è un’immersione nel mondo dorato, sognante e ipnotico del duo, da sempre attento alle sperimentazioni inedite così come ai materiali, sia pregiati sia di scarto.
A fare da contrappunto alla serie di complementi e arredi di design, che sarà ampliata nel corso del 2019, una selezione di disegni inediti realizzati da Fernando Campana. Cosmi onirici, che evocano atmosfere sospese nel tempo, schizzi realizzati con inchiostro colorato su cartoncino nero che costituiscono un corpus di lavori autonomi, esemplari unici di un linguaggio intimo e misterioso, fatto di forme primigenie e strutture amorfe.
IL PROGETTO
A Notturno I seguirà una seconda esposizione nel corso del 2019 per far luce su aspetti nuovi della produzione dei Campana, indagandone il processo creativo e le ricerche individuali. Continua così, dunque, il progetto curatoriale Privato Romano Interno di Emanuela Nobile Mino, avviato con gli interventi di Konstantin Gricic e Formafantasma, oltre agli stessi Campana, che mette in relazione il design più innovativo con le eccellenze della tradizione manifatturiera locale, per rileggere la nostra eredità culturale in chiave contemporanea.
‒ Isabella Clara Sciacca
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