Tutto sul Salone del Mobile di Milano 2019. Focus su Leonardo e l’ingegno italiano
Presentato a Milano il format dell’edizione 2019, in programma dal 9 al 14 aprile. A cinquecento anni esatti dalla nascita di Leonardo Da Vinci, designer ante litteram, l’omaggio al suo genio poliedrico va in scena anche in città con un’installazione che ridà vita al “suo” naviglio.
Milano al centro. Questo è il primo tema sottolineato dalle istituzioni avvicendatesi nella presentazione della ricca programmazione del Salone del Mobile, che aprirà le porte il 9 aprile 2019 presso la Fiera di Rho. E non solo. Quest’anno il Salone sviluppa il concetto già introdotto dal Fuorisalone ed egli stesso si diffonde nella città con eventi e mostre, ma soprattutto con partnership d’eccellenza. Oltre alla Triennale di Milano, che l’8 aprile aprirà le porte del suo Museo Permanente del Design diretto da Joseph Grima, parteciperanno attivamente anche la Pinacoteca di Brera e la Fondazione Teatro alla Scala. Quest’ultima, sempre l’8 aprile, ha in programma un grande concerto diretto dal maestro Riccardo Chailly per promuovere e valorizzare il talento della Filarmonica ed avvicinarsi ai giovani, come afferma il sovrintentente e direttore artistico Alexander Pereira.
Milano è ecosistema ricco per la filiera del legno arredo. Queste le parole con cui il presidente di Federlegno Arredo Eventi Emanuele Orsini anticipa il suo annuncio in anteprima assoluta: la prossima inaugurazione di una nuova sede Federlegno aperta a tutti dove presentare il design italiano. Non solo ADI con il suo Museo del Compasso d’oro, dunque, o la Triennale, ma una nuova architettura progettata da Michele de Lucchi si farà strada nella capitale del design.
IL PROGRAMMA
Entrando nel vivo della 58° edizione della Fiera, e dei suoi eventi collaterali, ritroviamo alcuni pilastri affiancati da new entry: come ogni anno dispari ritornano Euroluce e Workplace 3.0. La prima, in particolare, ospiterà 421 espositori in 4 padiglioni con tutte le novità del mercato in termini di “intelligenza adattiva” della luce a servizio dell’uomo (Human Center Light). La fiera dedicata all’ufficio, invece, si trasforma in accordo con i cambiamenti negli stili di vita e la sempre maggiore compenetrazione tra vita privata e lavoro mettendo in scena spazi “liquidi” e versatili in cui le aziende esporranno, sì, mobili da ufficio, ma anche soluzioni pensate per i momenti di svago e socializzazione. Immancabile è anche il SaloneSatellite il cui talent scouting quest’anno sfida i progettisti sulla rivoluzione alimentare odierna con Food as a Design Object. La michetta sarà l’ospite d’onore (come omaggio a Milano) e Paola Antonelli presiederà per il decimo anno consecutivo la giuria del SaloneSatellite Award che annuncerà i suoi tre finalisti il 10 aprile. Nuovo, invece, è S. Project che in due padiglioni e con numerosissimi partecipanti di prestigio esplora il tema dell’interior design e decoration creando uno spazio poliedrico in cui dialoghino progettisti, retail e aziende. Milano città che si comunica, e ingegno è la parola d’ordine. Diretto erede del genius latino, l’ingegno è la chiave di volta delle opere di Leonardo Da Vinci, maestro che ci ha insegnato l’importanza della operosità e del rischio della sperimentazione. In occasione del cinquecentenario della sua morte, il Salone sarà l’apripista del palinsesto di eventi nazionali dedicati alla celebrazione leonardesca e gli dedicherà un’installazione di Marco Balich, il progettista tra le altre cose dell’Albero della vita all’Expo2015.
SI PARLA DI LEONARDO
AQUA. La visione di Leonardo inaugurerà il 5 aprile presso la Conca dell’Incoronata, uno dei sistemi di chiuse che Leonardo studiò e che per l’installazione si trasformerà in una quinta scenica: lo specchio d’acqua del canale, riempito per l’occasione, culminerà in un totem led che unirà alle immagini luce e suoni, mentre sotto al suo letto si aprirà un foyer in cui il progetto leonardesco verrà messo a confronto con l’opera multimediali che rifletteranno sul tema dell’acqua. La progettualità di Leonardo ed il saper fare delle botteghe artigiane a lui contemporanee che resero la città, che lo accolse con afflato per 20anni, dinamica allora come lo è oggi, è solo una delle tematiche che affronterà l’installazione immersiva De-Signo. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo, curata dal Presidente del Salone Davide Rampelli e progettata dall’arch. Alessadro Colombo. 400mq di monumentale scenografia che legge il segno come forma e Mediolanum, ovvero Milano, anello di congiunzione tra ieri ed oggi nel mettere in luce quel saper fare che ancora oggi rende il Made in Italy unico. Rapporto umano e scenografia, città come teatro dell’accoglienza, questo rende Milano ed il Salone unici. L’invito è, dunque, a cogliere la provocazione dell’architetto Steven Holl che invita a vedere il Salone come spazio per la sperimentazione di idee che ad oggi sembrano irrealizzabili ma che un domani si riveleranno concrete ed attuali. Fare sistema oggi per far sì che il progetto, “dal cucchiaio alla città”, sia sostenibile non solo di per se stesso, ma abbastanza da garantire la circolarità della nostra economia.
-Flavia Chiavaroli
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