Prosegue l’attività, prossima ai vent’anni, del format creato da Gisella Borioli, nell’ormai collaudato binomio con l’art director Giulio Cappellini, così come è confermato il suo manifesto programmatico, riassumibile nella formula “meno fiera, più museo”. Lo spazio ‒ 13mila mq espositivi, suddivisi in due location ‒ è collettore di esposizioni eterogenee, rappresentativo di una diversità che affianca grandi brand del design ad autori emergenti, progetti e soluzioni futuribili per l’ambiente a prodotti già in commercio, così come aziende del made in Italy con quelle dei Paesi che si affacciano al design o che a questo arrivano dopo un’attenta rielaborazione del proprio patrimonio artigianale. Abbiamo selezionato cinque proposte da non perdere:
CITTÀ INTELLIGENTI
Torna la mostra Smart City: People, Technology & Materials, curata dall’architetto Giulio Ceppi, questa volta negli spazi di Superstudio 13, in via Forcella 13 / via Bugatti 9. Scandita da un ampio calendario di workshop, conferenze e dibattiti, ha come tema La via latina alla smart city, basato sull’analisi dei cambiamenti che stanno interessando la nostra vita quotidiana e sull’utilizzo della tecnologia come strumento di simbiosi ed empatia. Uno dei panel, curato da Starching, si occupa di un tema assai poco battuto: la sostenibilità dei cantieri e l’impatto che una cantierizzazione intelligente può avere sulla città.
PROGETTAZIONE 3D E SOSTENIBILITÀ
Con Design in the Age of Experience, quest’anno Dassault Systèmes, società di software per la progettazione 3D, mostra come le innovazioni possano trasformare le nostre città, il nostro modo di spostarci e di usare l’energia, creando un mondo più ecosostenibile e autorigenerante.
DIALOGO E INTEGRAZIONE NEI PADIGLIONI NAZIONALI
La Korea Craft & Design Foundation dedica al tema delle emozioni il progetto Monochrome Monologue, promosso dal governo coreano. Uno spazio bianco e nero nel quale trionfa la bellezza del vuoto, seguito poi da una collettiva di opere artigianali realizzate da venticinque artisti nazionali, che l’art director Kuho Jung, direttore della Seoul Fashion Week, ha scelto per rappresentare idealmente il dialogo e l’integrazione fra le arti. Torna al Superstudio l’Indonesian Contemporary Art and Design by Artura, la mostra che unisce i migliori artisti dell’Indonesia, per promuovere la loro maestria artigianale in un contesto contemporaneo, mentre nell’esposizione Essential Jakarta, sostenuta dal governo di Jakarta, ogni area dei petali del Kembang Goyang (“fiore danzante”) è un universo interattivo creato per far conoscere la cultura dell’autoctono popolo batavo.
PAROLA D’ORDINE, CONTAMINARE
All’insegna dell’ibridazione tra arti visive e design, la mostra allestita dal brand danese Normann Copenaghen per celebrare i suoi vent’anni di attività presenta le opere di dieci artisti internazionali, pensate per integrare l’arte nella vita di tutti i giorni.
HOTEL ITALIA
Se l’anno scorso aveva accolto i visitatori in un Superloft, una casa ideale arredata di tutto punto dai top brand made in Italy, quest’anno Giulio Cappellini lancia Superhotel, un luogo internazionale ma con profonde radici italiane che mixa prodotti industriali e di alto artigianato, realizzati appositamente per l’occasione. A comporre l’hotel ideale e personalizzato i grandi nomi italiani del mondo del progetto, per confermare che “only the best” è il principio che continua a ispirare gli spazi di Superstudio.
‒ Isabella Clara Sciacca
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #48 ‒ Speciale Design 2019
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