Sportmax compie 50 anni e festeggia il suo brand con le vetrine del regista Robert Carsen
In concomitanza con la Fashion Week, la storica collezione casual della famiglia di mega collezionisti Maramotti viene celebrata con otto speciali vetrine che dalla Rinascente si affacciano sulla piazza del Duomo a Milano. Il modello di ispirazione sono gli anni ’70.
Una nuova linea di abbigliamento, un nuovo libro e otto vetrine dedicate: Sportmax, fondato nel 1969 da Achille Maramotti come collezione più sperimentale del gruppo Max Mara, giunge al traguardo dei 50 anni e ripercorre la propria storia attraverso l’arte e la moda. La capsule collection, nei color brillanti del verde, rosso e blu, si chiama #SportmaxAnniversary, ed è ispirata allo stile di abbigliamento anni ‘70 con dettagli tipici, come la cucitura-décor con effetto sfumato. Il libro, edito da Assouline, raccoglie la narrazione del curatore francese Olivier Saillard, un testo critico del giornalista inglese Luke Leitch e tante foto di repertorio, a partire dai primi inventari che venivano scritti a mano su un taccuino.
LE VETRINE DI SPORTMAX
Rappresentano un ponte diretto tra l’attualità e gli anni Settanta, il decennio in cui Sportmax vide la luce, le otto vetrine di Rinascente che si affacciano sulla piazza principale di Milano. Firmate da Robert Carsen (Toronto, 1954), che ne ha curato il design, si ispirano non solo alle geometrie vigenti nella moda di quel periodo, ma anche al minimalismo dei più celebri artisti americani come Ellsworth Kelly, Kenneth Nolan, Barnett Newman e Brice Marden, che scardinarono le regole vigenti del fare arte. “Sportmax compie cinquant’anni!” dichiara Carsen. “Nel riflettere su come rendere giustizia e valorizzare i colori carichi di energia e le linee decise della capsule collection che ne celebra l’anniversario, mi è venuto in mente il potente minimalismo dei dipinti astratti del movimento Hard-Edge, sviluppatosi proprio in contemporanea con gli albori di Sportmax agli inizi degli anni Settanta”. Il contributo diretto della famiglia Maramotti al mondo delle arti è noto grazie alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia e anche all’importante premio annuale Max Mara Art Prize. Carsen figura di spicco nel mondo dell’opera e del teatro, ha quindi prodotto dei “window display” diversi tra loro, che riprendono le tonalità di rosso, blu e verde su cui si fonda la collezione e creano bande orizzontali, verticali e circolari al centro dei quali troneggiano i manichini. Il regista, noto per le sue produzioni che si ispirano a opere storiche rivisitate da grandi compositori come Mozart, Verdi e Wagner, ha solcato i palchi dei teatri più importanti al mondo, Italia compresa: dall’inizio della stagione, infatti, ha realizzato Giulio Cesare in Egitto a Milano, Don Carlo e La traviata di Verdi a Venezia, l’Idomeneo di Mozart e l’Eugenio Onegin di Tchaikovsky, a Roma.
-Giulia Ronchi
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