Île Flottante: le designer Studiopepe mettono in vendita oggetti vintage e di design su Instagram
Il duo creativo che ha fatto del colore e degli accostamenti inattesi la sua cifra stilistica, ha approfittato della pausa introspettiva rappresentata dalla quarantena per lanciare una galleria di design online specializzata in pezzi unici e “objects trouvés” da collezione
Due designer milanesi, la cui partnership ha dato prova, nel tempo, di una potenza creativa, una raffinatezza e un gusto estetico unici e impeccabili, hanno scelto di trasformare la loro casa in una personalissima isola del tesoro. In una quarantena che ha messo a dura prova anche i creativi più brillanti, le fondatrici dello studio di interior design e consulenza creativa milanese Studiopepe, Arianna Lelli Mami e Chiara di Pinto, hanno lanciato il progetto Île Flottante. Una galleria di design online che, come il suo nome (per inciso lo stesso di un dolce a base di meringa della tradizione culinaria francese) sembra suggerire, lascia i visitatori liberi di fluttuare da un oggetto vintage a un manufatto come se fossero altrettanti ricordi riportati da un viaggio.
IL PROGETTO ÎLE FLOTTANTE
“Ogni casa raccoglie in sé moltissime presenze che spesso dimentichiamo” spiegano le due creative. Nella loro Île Flottante si materializza visivamente un mondo altro, personale, in cui gli oggetti, “che sono gli abitanti silenziosi ma non passivi delle nostre case, hanno il potere di evocare e raccontare, e allo stesso tempo sono incarnazione di ossessioni, croce e delizia di ogni collezionista”. I criteri adottati da Arianna Lelli Mami per selezionare i pezzi da esporre virtualmente vengono da una visione ispirazionale del collezionismo, da sempre cavallo di battaglia delle designer. I requisiti fondamentali erano “[che gli oggetti fossero] pezzi unici e non in produzione. Allo stesso tempo non volevamo che fossero pezzi antichi o con una connotazione temporale troppo smaccata. Ci piace pensare che siano tutti legati a una contemporaneità allargata”. Quando abbiamo chiesto loro di individuare un oggetto a testa che incarnasse e rappresentasse questa cronistoria emozionale, Chiara di Pinto ha scelto: “la bottiglia olandese bianco e blu perché è un oggetto quotidiano, divertente, un po’ kitsch, che racconta di viaggi e flea market, è un po’ un simbolo di tante esperienze. E poi amiamo le bottiglie come perfetto oggetto di design.”
UNO SGUARDO RIVOLTO AD ORIENTE
Lo sguardo di Arianna Lelli Mami, invece, si è rivolto verso Oriente: “i due candelabri marocchini che sono realizzati da una popolazione del deserto del Magreb, nella tipica argilla smaltata di verde. Hanno una valenza scultorea molto forte, sono oggetti senza tempo che raccontano di deserto, simboli e misteri”. Il progetto è destinato a crescere, o almeno questa è la volontà delle sue curatrici, strutturandosi in nuove sezioni tematiche nella speranza che “crescendo il numero dei nostri sostenitori ed acquirenti questa galleria possa trovare un luogo fisico, anche una piccola vetrina allestita a tema ogni mese!”. Studiopepe invita a riscoprire lo spazio domestico come un luogo non statico, ma vivo e dinamico, in cui è l’interazione del soggetto con gli oggetti del quotidiano ad aprire squarci di senso. Forse la risposta a quali siano i nuovi modi dell’abitare, che tutti i designer cercano, non si cela dietro ad analisi di mercato e logiche del consumo forsennato, ma nella capacità di soffermarci su ciò che nel tempo ha attirato la nostra attenzione, nella nostra ricerca personale fondatrice di visioni futuribili (almeno ai nostri occhi).
– Flavia Chiavaroli
Link Instagram
@_ile_flottante_
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