Quando si parla di food design, i pensiero va ai. progetti più innovativi e anche ai grandi chef stellati, alle loro splendide cucine ed i loro ristoranti più o meno avvicinabili… e se questa sapienza culinaria arrivasse direttamente sulle nostre tavole?L’idea è venuta a Paolo Barichella e Mauro Olivieri, creativi pluripremiati che nel 2006 insieme a Ilaria legato, Marco Pietrosante e Francesco Subioli hanno creato il brand I Food Designer, consolidatosi proprio durante la quarantena. La pandemia ha rappresentato un difficile banco di prova per tutti i ristoratori, che hanno messo in campo una miriade di proposte di delivery, più o meno elaborate, per cercare di rimanere a galla. Non sempre, però, la formula del take-away fa onore all’impegno speso per il piatto che degustiamo. Questa constatazione, unita alla consapevolezza che la funzionalità e la capacità di venire incontro ai bisogni del consumatore sono condizioni imprescindibili per il successo di un prodotto di design (e la progettazione degli atti alimentari non fa eccezione a questo principio), li ha portati all’ingegnerizzazione di un sistema di preparazione e finitura in due tempi, e di un menu, sviluppati esclusivamente per la consegna a domicilio nel capoluogo lombardo.
FOOD DESIGN: ULTIMO TOCCO
Nasce così “Ultimo Tocco”, il delivery de I Food designer con una specificità: i piatti, consegnati in contenitori monoporzione, necessitano del contributo dell’utente finale per prendere vita e, quindi, possono essere consumati anche a distanza di tempo. Minimo sforzo, massima resa: guidati da dettagliate istruzioni, “armati” di microonde o di una pentola in cui bollire l’acqua, in pochissimo tempo sulle nostre tavole potremo sfoggiare aperitivi gourmet a base di Spritz destrutturato, cestini di pasta frolla (i Toc) con diverse guarnizioni, paste all’uovo con condimenti freschissimi e risotti degni, per l’appunto, dei grandi chef. Dai cucchiai per il finger food al giusto abbinamento vinicolo, dagli ingredienti a km 0, o quasi, ai contenitori in polipropilene riciclabile o riutilizzabile, nulla è lasciato al caso.
ULTIMO TOCCO: LA START UP DIETRO AL PROGETTO?
Affettami Srl, la start up ideatrice del progetto, è stata fondata nel maggio del 2019 da Simone Lioci, Mauro Olivieri e Food Lifestyle Srl, altra start up innovativa che fa riferimento al Food Designer Paolo Barichella, e si occupa da anni di R&D e Food Innovation nel settore della ristorazione contemporanea. Del resto, I Food Designer nel 2014 presero parte alla Commissione Tematica dell’ ADI – Associazione per il Disegno Industriale e parteciparono alla redazione di un manifesto del Food Design (ADI Food Design Manifesto), il primo nel suo genere, che in undici punti definì la disciplina facendola rientrare tra le categorie della prestigiosa associazione.“Se il design è l’arte di usare la scienza con ingegno e creatività – spiegano Paolo Barichella e Mauro Olivieri –, noi Food Designer ci sforziamo per fare in modo che questi principi possano essere applicati anche nel settore alimentare. Progettare nel Food Design significa proporre soluzioni alimentari efficaci in un contesto dove il prodotto sia funzionale all’esigenza dell’utente in diversi momenti e situazioni di consumo”.
– Flavia Chiavaroli
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