Bergamo oltre il Covid-19. Dimoredesign si sposta sul web per un’edizione-tributo alla città
19+1 designers ripopolano i palazzi storici, che non riaprono al pubblico ma sono visibili attraverso una narrazione virtuale. Un omaggio alla città così duramente colpita dal virus e un “best of” del primo decennio di vita dell’iniziativa.
Nello straordinario salone di Palazzo Moroni a Bergamo Alta la zattera di Alessandro Mendini fluttuava sulla superficie marmorea del pavimento portando con sé alcuni oggetti simbolici, le icone di alcuni momenti importanti della vita di uno dei Maestri del design italiano. Era il 2013, e Mendini spiegava così il suo intervento in un’intervista con il curatore di DimoreDesign, Giacinto Di Pietrantonio: “La zattera significa che c’è un flusso della vita che ti trascina e tu non lo comandi. Pertanto i tuoi punti fissi sono mobili in una situazione che non governi. Una situazione di dramma permanente. Per questo avevo chiamato l’installazione in questione Design alla deriva. Se pensi alla moralità del progetto, noi che lavoriamo in una situazione di grande privilegio, cerchiamo di fare delle cose che abbiano positività nei confronti di chi le deve usare […]”. È iniziata così, il 19 giugno 2020, la narrazione virtuale che ripercorre le installazioni di 19+1 designer italiani, scelti tra gli oltre quaranta che hanno partecipato al progetto tra il 2011 e il 2019 connettendo due facce del patrimonio culturale italiano: gli splendidi palazzi storici di Bergamo e la creatività contemporanea. Gli approfondimenti avranno cadenza settimanale e il racconto si chiuderà il 30 ottobre, quando l’ultima puntata verrà pubblicata sul sito di DimoreDesign.
DIMOREDESIGN: I PROTAGONISTI E LE PROSSIME PUNTATE
Oltre ad Alessandro Mendini, Paola Navone, Fabio Novembre, Aldo Cibic, Franco Raggi, Italo Rota, Alessandro Guerriero, FormaFantasma, Luigi Baroli e Giulio Iacchetti sono solo alcuni tra i progettisti di fama coinvolti nell’iniziativa Designers for Bergamo, un viaggio nel tempo che ripercorre gli interventi realizzati da progettisti di fama internazionale per promuovere la conoscenza e la condivisione di luoghi storici della città più colpita dal Covid-19: Bergamo. Una perla del nostro patrimonio nazionale ancora oggi ferita profondamente dalle numerosissime perdite subite a causa della pandemia. Come disse lo stesso Mendini in tempi non sospetti, la cultura ha il potere di realizzare utopie che sollevino gli animi dalle difficoltà quotidiane, “Il labirinto e la foresta oscura dove vedi la luce in fondo che non riesci o sai come raggiungere è anche una sorta di zattera e la luce in fondo è l’utopia.” La causa di Designers for Bergamo è stata sostenuta da molti enti e istituzioni:CNAPPC Consiglio Nazionale degli Architetti, OAB Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo, GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Accademia Carrara, Accademia di Belle Arti di Brera, IED Istituto Europeo di Design, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Superstudio.
DIMOREDESIGN: IL PROGRAMMA
Le prossime interviste saranno con l’architetto e designer Stefano Giovannonia Palazzo Agliardi (disponibile dal 17 luglio), con Riccardo Blumer e Aldo Cibic di nuovo a Palazzo Moroni (rispettivamente dal 24 e dal 31 luglio), tutte virtuali nel rispetto delle norme anti-Covid, come vuole il format di questa edizione. “Ho cercato di creare una sorta di dialogo tra il passato e il presente in un luogo in cui le persone possono anche non esserci…“ dice l’artista e designer Anna Gili, protagonista dell’ultimo contributo caricato sul sito e responsabile nel 2013 dell’”invasione” di Villa Grismondi Finardi da parte di uno stuolo di opere ispirate ad animali “ma noi speriamo di poter tornare presto a ripopolare questi luoghi incantati, portandoci dietro un quid in più”.
– Flavia Chiavaroli
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