A Slice of Happiness: la mostra della design gallery di Milano che celebra la gioia del cibo
È la galleria di “slow design” che ha trovato casa nella portineria di un ex convento a Brera. Apre (per il momento online) con una mostra di illustrazioni che affetta il cibo per incuriosirci con i suoi dettagli. A Slice of Happiness di Maria Walter Nielsen da Meme Gallery.
“Un silos creativo”: così Maria Angela Di Pierro definisce la design gallery dedicata alle sperimentazioni nel mondo delle illustrazioni e dell’alto artigianato che ha fondato a Brera un anno fa. Ubicata nell’ex portineria di un vecchio convento – un silos di nome e di fatto, grazie ai suoi sette metri di altezza ripartiti su tre piani – la sua Meme Gallery esce dai format più prevedibili delle gallerie di mobile e complemento in edizione limitata e guarda alla grafica come a uno strumento per raccontare il presente e la sua multiforme antropologia. Con approcci freschi e trasversali, d’autore, possibilmente legati dal filo dell’ironia.
A SLICE OF HAPPINESS: LA MOSTRA DI MEME GALLERY A MILANO
Dopo i tappeti Cartomanzia di Federico Pazienza e la serie di disegni Trattamento di Bellezza di Gala Fernandez sulla design community milanese presentati durante i Milano Design Days, la galleria propone un nuovo progetto dedicato al cibo e alla sua rappresentazione. Nato durante la prima fase della pandemia, A Slice of Happiness della fashion graphic designer danese Maria Walter Nielsen si presenta come una carrellata di ritratti alimentari che vengono raccontati non tanto con piglio iperrealista, quanto assecondando un’attitudine pop che rilegge con levità e umorismo queste presenze consuete della nostra tavola. A Slice of Happiness è un progetto che celebra le piccole gioie quotidiane. Un tributo al cibo: nulla di più fondamentale, quotidiano e spesso dato per scontato. Il cibo come memoria, come gioia della tavola, come sentimento e piacere. “Mai come oggi, infatti, sentiamo il bisogno di ricevere e condividere una ‘fetta di felicità’”, racconta Maria Nielsen ad Artribune.
LA FONDATRICE DI MEME GALLERY MILANO RACCONTA A SLICE OF HAPPINESS
Un gioco ipnotico sulla rappresentazione della materia, il suo, che risponde peraltro alla vocazione lenta di scoperta, incontro e vendita – “in piena privacy”, è definita – promossa da Maria Angela Di Pierro. Che ci racconta: “se avessi voluto dedicarmi a un mero commercio al minuto mi sarei messa a lavorare nel negozio storico della mia famiglia, il Frutteto Garibaldi, di cui seguo solo la comunicazione. Ho preferito invece puntare su un commercio in cui la relazione è meno labile e veloce, il commercio di un bene forse più superfluo del food ma necessario al benessere psicologico. Mi piace offrire la possibilità di acquistare la bellezza, la felicità e qualcosa che ci dia uno status symbol”, ci dice, citandoci l’incipit di una poesia di Rodari che di questo slancio ottimistico si fa ambasciatrice. “Se io avessi una botteguccia / fatta di una sola stanza / vorrei mettermi a vendere / sai cosa? La speranza”. Nell’attesa, e nella speranza, appunto, che la fase più critica della seconda ondata pandemica passi in fretta e che i luoghi dedicati all’arte possano riaprire, la designer e la gallerista hanno organizzato un vernissage online sui loro canali Instagram e contano di utilizzare, a partire dal 10 novembre, lo spazio della Meme Gallery su Etsy per esporre e vendere le opere.
-Giulia Zappa
Meme Gallery
Viale Francesco Crispi, 3 Milano
https://www.instagram.com/memegallery19/
Le opere in vendita su Etsy
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