Design senza frontiere. L’installazione sul confine è il progetto di design dell’anno.

Le altalene rosa di Rael e San Fratello si aggiudicano il Beazley Design of the Year 2020 del Design Museum di Londra - categoria design - spezzando la barriera tra Stati Uniti e Messico e presentando il gioco come atto di resistenza.

La barriera tra gli Stati Uniti e il Messico ha una lunga storia alle spalle, quasi quanto i suoi 3145 chilometri di estensione, ed è una delle frontiere simbolo della clandestinità di migliaia di migranti che ogni anno cercano di oltrepassare illegalmente i confini del proprio paese. Inaugurato durante la presidenza di George H. W. Bush (Bush Senior) nel 1990, con la costruzione dei primi 23 chilometri, il cantiere proseguì sotto Clinton, Bush Jr. e Obama, fino alla stretta voluta da Donald Trump nell’ultimo quadriennio.

ARTE CONTRO LE BARRIERE

Dove ci sono coercizione e ingiustizia sociale, fortunatamente, spesso fioriscono esperimenti artistici che sfruttano i diversi linguaggi dell’arte – dalla performance alla street art, passando per fotografia e realtà aumentata – e che, in questo caso, hanno trasformato il muro in una tela bianca. Ana Teresa Fernández ha iniziato nel 2011 a “cancellare la frontiera” (Borrando la Frontera/Erasing the Border) tra Tijuana e San Diego dipingendola dello stesso colore del cielo. Nel 2017 lo street artist JR ha fatto affacciare la gigantografia di un bimbo al confine californiano rivolgendo il suo sguardo curioso verso Tecate (Messico). Il regista Alejandro G. Iñárritu in “Carne y Arena” ha portato al LACMA ed in Fondazione Prada a Milano tra il 2017 e il 2018 un’installazione che sfruttava la realtà aumentata per aiutarci a comprendere le insidie e difficoltà incontrate dai clandestini latino americani nel tentativo di attraversare i confini americani. 

LE ALTALENE-PONTE

Questi sono solo alcuni dei più famosi casi di interventi sul tema, e uno in particolare, ha ricevuto il prestigioso Beazley Design of the Year Award assegnato dal Design Museum di Londra. Ronald Rael, professore di architettura presso la University of California e Berkley, e Virginia San Fratello, professore associato di design presso la San José State University, nel 2019 hanno scelto di rompere il border, il confine imposto dal muro, facendo attraversare la cancellata da tre altalene rosa. Teeter-Totter Wall, questo il nome dell’opera, aveva come intento il costruire ponti là dove c’è un muro pensato come invalicabile, ha spiegato il duo fondatore dell’Architectural studio Rael San Fratello, che in un’intervista rilasciata al Guardian, rilegge l’azione alla luce dell’attualità: “I muri non hanno impedito alle persone di entrare nel Campidoglio, non hanno impedito ai virus di diffondersi. Dobbiamo soffermarci su come possiamo entrare in connessione e convivere senza ferire nessuno”. Il tratto interessato dall’installazione è quello che corre tra El Paso, Texas, e Ciudad Juárez in Messico. La scelta del rosa rimanda proprio ai memoriali per i femminicidi tenutisi a Ciudad Juarez. Il progetto si è distinto tra 70 diverse candidature e, nonostante la sua breve durata (solo 40 minuti) ha avuto risonanza mondiale.

GLI ALTRI PREMI

Il Design of the Year Award prevede altre sei categorie in gara. Per la categoria “prodotto” ha vinto l’Impossible Burger 2.0 (vegano) mentre la graficizzazione che tutti conosciamo del Covid-19 disegnata da Alissa Eckert e Dan Higgins ha conquistato il premio per la grafica. Per la moda si è distinta la pelle vegana “gender neutral” di Telfar Bag, mentre il collettivo indiano Social Design Collab con Modskool ha vinto l’architectural prize. Tornano le tematiche femministe anche nella categoria digital dove si aggiudica il podio il Colectivo Lastesis cileno che protesta da anni contro le violenze sessuali influenzando donne in tutto il mondo, dall’India al Messico al Kenya. Dulcis in fundo, la People’s Choice è andata ai protestati di Hong Kong che, con i loro archi di mattoni, hanno rallentato la corsa dei veicoli dei poliziotti durante le proteste pacifiche del 2019.

-Flavia Chiavaroli

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Flavia ChiavarolI

Flavia ChiavarolI

Architetto, exhibition designer e critico freelance. Osservatrice attenta e grande appassionata di architettura ed arte moderna e contemporanea riporta la sua esperienza nell’organizzazione di workshop, collabora con artisti e fotografi e aggiornando i principali social network. Dal 2012 si occupa…

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