Fuorisalone 2022: le foto della rassegna Alcova, la fiera di ricerca in un ex ospedale militare
La rassegna inventata da Valentina Ciuffi e Joseph Grima cresce di anno in anno e invede gli spazi di un affascinantissimo ex ospedale militare nella periferia di Milano. Subito presa d’assalto dalle prime ore. Però siamo riusciti a fare qualche bella foto
Dopo il successone del 2021, la rassegna Alcova fa di nuovo scoprire uno spazio abbandonato della città dove allestire la più scanzonata ma approfondita mini-fiera di design durante la Settimana del Mobile di Milano. Nelle prime due edizioni fu una fabbrica di panettoni in zona NoLo, questa edizione – come la precedente -si svolge in zona Inganni, nel giardino affascinante di un ospedale militare. Un parco semi-abbandonato, i padiglioni novecenteschi dove c’era la lavanderia o la casa delle suore, le finestre degli spazi che danno su cedri, palme e rampicanti. Un luogo magico testato nel 2021 e nel 2022 confermato con un significativo allargamento degli spazi mediante l’utilizzo di nuovi edifici e padiglioni.La rassegna inventata da Valentina Ciuffi e Joseph Grima quest’anno è infatti cresciuta molto con un tempo di visita che non richiede meno di due o tre ore (ma tranquilli: anche i servizi bar sono stati incrementati e c’è da divertirsi) attraverso progetti che restano di alta qualità mantenendo un equilibrio tra progetti di ultranicchia e qualcosa di più establish.
ALCUNI DEI PROGETTI DI ALCOVA 2022
Su un terrazzo sono allestite le realizzazioni di Chmara.Rosike che rivoluzionano il design della cucina; l’Het Nieuwe Institute di Rotterdam in un chiosco prepara la spremuta con un sistema di spremiagrumi esclusivamente alimentato in maniera solare anche per lanciare una grande mostra sul solar design a settembre; c’è – anche se in piccolo – la fiera di editoria indipendente I Never Read che tante volte abbiamo visto a Basilea. E poi parecchi progetti dedicati all’arte contemporanea: le urne cinerarie d’artista di Urne.Rip(ne abbiamo parlato qui), la carta da parati di CARTEdition realizzata da grandi nomi dell’arte contemporanea e poi un progetto particolare di Pictalab con Nicolò Castellini Baldissera che recupera dei disegni di Piero Portaluppi trasformandoli anche qui in una straordinaria carta da parati.
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