Fendi ridisegna Villa Medici a Roma tra arte antica e design
A curare il restyling degli interni dell’Accademia di Francia a Roma sono stati i direttori artistici della maison Kim Jones e Silvia Venturini Fendi, per un gioco di rimandi di colori e forme che coniugano passato e contemporaneità
Moda, design e valorizzazione del patrimonio sono alla base di una peculiare sinergia, un dialogo tra mondi distanti eppure accomunati dalla passione per l’arte. Nasce e si sviluppa da queste consapevolezze la collaborazione tra FENDI e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, per un progetto che ha visto la maison impegnata nel rinnovamento di sei Salons di rappresentanza di Villa Medici, tra cui il Grand Salon, attraverso la visione di Kim Jones, Direttore Artistico Couture e Linea Donna di Fendi, e Silvia Venturini Fendi, Direttore Artistico Accessori e Linea Uomo di Fendi.
FENDI RIDISEGNA GLI AMBIENTI DI VILLA MEDICI A ROMA
“È stata una grande sfida concepire il progetto perché fin dal primo momento in cui ho visto gli spazi di Villa Medici ho pensato che non potesse esserci nulla di più bello e perfetto”, racconta ad Artribune Silvia Venturini Fendi. L’idea è stata quella di immaginare un progetto che potesse fondersi e unirsi in armonia con gli spazi preesistenti, senza intaccare l’anima originale del luogo. Abbiamo inserito elementi nuovi insieme a quelli già presenti per creare una stratificazione di epoche e stili diversi”. A contraddistinguere l’estetica dei saloni rinnovati da Fendi è il dialogo tra antico e contemporaneo, che non crea contraddizioni visive o concettuali, anzi si integrano l’uno nell’altra: gli ambienti storici della Villa ospitano così interventi di designer contemporanei, con pezzi ideati dalla designer italiana Chiara Andreatti (le sedie Virgola nel Salon Bleu e nel Salon de Lecture) e dai francesi Noé Duchaufour-Lawrance (il tavolo Borghese, adattato per il Salon des Pensionnaires, e i tavoli per il Salon de Lecture e il Salon Bleu) Ronan ed Erwan Bouroullec (le sedie Belleville prodotte da Vitra, nel Grand Salon) e Toan Nguyen (il divano Sandia prodotto da Fendi Casa, nel Petit Salon), tutti integrati nell’ambiente che li ospita per via di rimandi cromatici. Questi nuovi arredi dialogano inoltre con quelli già presenti, come i mobili scelti o trasformati da Balthus, le parti dell’illuminazione geometrica di Richard Peduzzi e i calchi di opere classiche del XVIII secolo di precedenti artisti borsisti dell’Accademia, tutti provenienti dalle collezioni di Villa Medici.
L’INTERVENTO DI FENDI PEER VILLA MEDICI
In collaborazione con il Mobilier National (istituzione francese che sostiene le arti e i mestieri d’arte fin dal XVII secolo, garantendo la conservazione e il di arazzi, tappeti, mobili, orologi, lampadari, ceramiche e tessuti storici ecc.), a Villa Medici sono stati inoltre introdotti arazzi moderni e contemporanei di artisti quali Louise Bourgeois, Sheila Hicks, Aurelie Nemours, Alicia Penalba, Sonia Delaunay, Raoul Ubac, Edoardo Chillida e Patrick Corillon, tutti esposti nelle sale accanto agli arazzi delle collezioni dell’Accademia. Questi interventi sono stati preceduti da una serie di lavori di restauro, che ha interessato le decorazioni del Grand Salon, sotto la supervisione dell’architetto capo dei monumenti storici Pierre-Antoine Gatier, e gli arazzi del ciclo delle Quattro stagioni, restaurati dal laboratorio Bobin Tradition.
Desirée Maida
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