Il Fuorisalone di Milano ha bisogno di nuovi distretti: “Altrove” porta il design al Giambellino
Prima edizione del progetto che esce dai confini territoriali del Fuorisalone. Si parte dal quartiere Giambellino, con una mappatura di luoghi di tutti i giorni che ospitano una selezione di giovani designer
I luoghi quotidiani protagonisti del Fuorisalone. È questo il concept della prima edizione di Altrove che debutta alla Milano Design Week 2023 presentando il quartiere del Giambellino dal punto di vista della progettazione. L’iniziativa è presentata da Tortona Rocks che esce dall’headquarter storico di Opificio 31 per dare vita ad un progetto satellite per delineare inaspettate geografie urbane. In collaborazione con MilanoSecrets, la piattaforma che racconta Milano attraverso i suoi indirizzi più insoliti ed esclusivi, sono stati individuati dei luoghi significativi nel quartiere Giambellino, che mantengono la loro identità e attività di tutti i giorni e che ospitano una selezione di oggetti di design a firma di giovani talenti. Vediamoli nel dettaglio.
Claudia Giraud
https://www.fuorisalone.it/it/2023/percorso/111/altrove
GOGOL & COMPANY
Gogol & Company è un luogo di cultura e di condivisione indipendente, un posto speciale dove rimanere e dove comunicare con gli altri: un sito che è molti luoghi insieme, con la caffetteria, lo spazio espositivo e la libreria, cuore del progetto. Ad opera di quattro giovani studenti del Politecnico di Milano, Cartabianca è un’istallazione, un percorso, un’idea. L’intervento site specific è volto a esplorare i processi cognitivi che si innescano nel momento in cui ci si ritrova a formulare un pregiudizio, come il giudicare, ad esempio, un libro dalla copertina. L’itinerario si sviluppa come un flusso di esperienze concettuali per suscitare una reazione in chi è disposto ad ascoltare, a non fermarsi alla mera superficie materica, ma ad andare oltre. Liberarsi dai pregiudizi per lasciare carta bianca alla ragione.
Gogol & Company, via Savona, 101
https://www.gogolandcompany.com/
TRILLINO SELVAGGIO CENTRO D’ARTE
Tanta arte da Trillino Selvaggio, un concept che mette al centro il bambino e il ragazzo, portandolo a partecipare a itinerari creativi ed espressivi che aiutano la crescita. Lo spazio è un altro motivo di visita: una ex fabbrica di galalite, ristrutturato per diventare un centro dove scoprire le proprie vocazioni artistiche e stimolare la creatività di ciascuno.Uroboro è un progetto pensato apposta da Filippo Zambelli per il Trillino Selvaggio. L’oggetto vuole essere la sintesi delle pratiche creative attivate al Trillino: formato da elementi multipli legati tra loro a formare un serpentone snodabile desidera dare libertà di modulazione all’utente. Le figure geometriche semplici che lo compongono sono poco pretenziose, quasi scontate e basilari, così da non concentrarsi sulla forma, ma più sulla modalità d’uso.
Trillino Selvaggio Centro d’Arte, via Tolstoi, 14/A
https://www.trillinoselvaggio.it/
FARMACIA TOLSTOI
Da Farmacia Tolstoj si trovano tinture, oli essenziali e tisane, in un ambiente confortevole e ritagliato a misura d’uomo. Il proprietario, appassionato di antiquariato (alcuni pezzi d’epoca sono dislocati nella farmacia) e di accoglienza, ha dato un tocco davvero unico e familiare a un luogo che merita di essere vissuto. Ogni goccia conta è un’installazione interattiva nata dall’incontro della designer Evelina Sanna con l’associazione Amici del Policlinico Donatori di Sangue, attiva dal 1974 al Policlinico di Milano. A fare da protagonista è il vero e proprio simbolo della donazione: la sacca del sangue, tristemente associata alla malattia piuttosto che alla cura, viene maneggiata solamente da medici e infermieri mantenendo un alone di tabù. All’interno di questa installazione, la sacca diventa, invece, una celebrazione del dono e dell’aiuto ormai alla portata di tutti, oltre che l’inizio di un nuovo dialogo volto a coinvolgere soprattutto i più giovani.
Farmacia Tolstoi, via Tolstoi, 17
https://www.farmaciatolstoi.com/
EL VINATT
La Pasetti e il René sono i due protagonisti di una bottega storica della città: El Vinatt è il perfetto esempio di quella Milano di un tempo, che non c’è più. Il quartiere ha scelto questo luogo come suo punto di riferimento e con l’arrivo delle figlie della coppia l’enoteca si è trasformata, rimanendo se stessa. El Vinatt ospita due oggetti che si calano perfettamente nel luogo. Realizzato dalla designer Alice Barki, Blossom è un porta bottiglie cinetico, il cui movimento permette ai “petali” che lo caratterizzano di avvolgere la bottiglia, schiudendosi al sollevarsi e richiudendosi al riposizionarsi della stessa. Un portabottiglie artistico, creato in stampa 3D, che anima la tavola grazie alla tecnica applicata. Completa l’esposizione Ygró, cavatappi di design e oggetto funzionale che si distingue per le sue forme inaspettate ed eleganti, ideato da Emiliano Colombo.
El Vinatt, via Tolstoi, 49
https://www.elvinatt.it/
TU MI FAI GIRAR – POLLERIA DI QUARTIERE
Tu Mi fai Girar è una gastronomia e polleria di quartiere nata durante il lockdown, dimostrando come anche nei momenti più duri si possa cambiare pelle e fare impresa, rimanendo fortemente radicati nel luogo. Lisa, la proprietaria, dopo aver lavorato tanto nel mondo dei viaggi ha, infatti, deciso di dedicarsi a questa nuova attività che ora ospita il progetto Alles wird Hut (Andrà tutto bene) – gioco di parole tedesco sulla somiglianza fonetica tra Hut, cappello, e Gut, bene – di Susanne Schmitt (Schmitthut) che mostra come dei vecchi registri di cassa, gli iconici libri gialli della casa editrice tedesca Reclam, i manifesti teatrali e le borse Ikea diventino oggetti inaspettati.
Tu mi fai girar – Polleria di quartiere, via Vespri Siciliani, 30
https://www.facebook.com/polleriatumifaigirar/
LAC LABORATORIO DI ANTROPOLOGIA DEL CIBO
LAC è il laboratorio di antropologia del cibo voluto da una giovane e determinata ragazza che mette insieme cuochi dalle provenienze più disparate, migranti di seconda e terza generazione, rifugiati e richiedenti asilo, ma anche musicisti, artisti, badanti, ristoratori e cuochi: ciascuno racconta le proprie origini attraverso la cucina di casa sua. Il progetto ospitato ridà vita agli “avanzi” della lavorazione del legno, in particolare, quelli generati per la collezione Now&Then realizzata da Cono Design Studio in collaborazione con Dale Italia. Il progetto si lega inevitabilmente allo scenario del cibo dialogando con il contesto espositivo (LAC) e facendo proprio l’approccio del “riutilizzo degli avanzi” tipico del mondo culinario. Specializzato nella lavorazione della ceramica, Studio Biskt presenta, invece, TULUMBA, una collezione di vasi connotati dalla forma a churros – i tipici dolci spagnoli – che definisce un’estetica accattivante.
LAC Laboratorio di antropologia del cibo, via Privata Metauro, 4
https://laboratoriodiantropologiadelcibo.it/
PASTAMORDOLCE
Pasticceria e pasta fresca sono il cuore di Pastamordolce sin da quando hanno aperto nel 1991. Tra Turchia ed Egitto, i designer Aslı Özden e Mohamed Gamal Zaky celebrano l’amore per la pasta e la sua importanza nelle loro vite nel progetto Mani in Pasta, un’installazione che si suddivide in due fasi. La prima è composta da una serie di immagini che visualizzano la connessione tra la pasta e le mani. Ogni riferimento diretto all’alimento è volutamente escluso, preferendo evidenziare il processo artigianale di pastificazione. La pasta è qui plasmata da mani che la lavorano, che la mangiano e che, allo stesso tempo, esplorano i limiti della creatività. La seconda parte del progetto rende omaggio a due industrie manifatturiere italiane di eccellenza, la pasta e l’arredamento. Modelli di design iconici realizzati a mano utilizzando diversi formati di pasta inventano così un nuovo e divertente rapporto tra oggetti quotidiani e design.
Pastamordolce, via Privata Metauro, 11
https://www.pastamordolce.com/
CAMPAGNOLO MILANESE
Campagnolo Milanese è un mercato con le bancarelle tutte a righe colorate in un bellissimo cortile. Frutta, verdura, fiori, latticini e cibi caratteristici sono tutti a portata di mano: si fa self-service e poi si passa a pesare e pagare alle casse. Attraverso una collezione di borse ricavate da vele riciclate il collettivo Fulcro Design riflette sulla bellezza e sulla fragilità dell’ecosistema marino. Assieme a Bolina Sail, artigiani con base a Lignano Sabbiadoro, è stata confezionata una collezione che dona nuova vita a vele che hanno solcato mari e oceani, per porre l’attenzione sulla versatilità dei materiali e le narrazioni che ogni oggetto porta con sé. “Ogni borsa è una vela, ogni vela ha una storia“.
Campagnolo Milanese, via Tagiura, 5
https://www.facebook.com/campagnolomilanese/
TAGIURA
Il circuito espositivo, e di scoperta del quartiere, si conclude presso il ristorante Tagiura, un luogo senza tempo, dove si può andare a fare colazione, a mangiare un panino al volo o dove cenare con gli amici con calma. E lo fa con una mostra fotografica ad opera dell’artista francese Bernard Iachella che racconta il quartiere attraverso i suoi scatti.
Tagiura, via Tagiura, 5
http://www.tagiura.it/
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