Paola Navone cura il nuovo allestimento di Eataly Smeraldo per la Milano Design Week
La designer torinese ha ideato con il suo studio milanese un’installazione aerea dedicata alla pasta al pomodoro. Ma in città ha recentemente realizzato anche la caffetteria temporanea BiMstrò, esempio della versatilità con cui passa dalla progettazione architettonica al design di prodotto
Mentre entra nel vivo l’Art Week modulata intorno alla fiera miart, Milano già si prepara a celebrare una nuova edizione della Design Week, attesissimo evento diffuso che porta in città i temi, i protagonisti e le tendenze del Salone del Mobile. Dal 17 al 23 aprile saranno numerose le iniziative dedicate al genio creativo, ospitate in spazi più o meno convenzionali. Sul binomio tra cibo e design si concentra, per naturale attitudine, Eataly Smeraldo: le sede meneghina dello store gastronomico, in piazza Venticinque Aprile, non è nuova a proporsi come cassa di risonanza degli eventi culturali cittadini (del resto ha ereditato gli spazi dello storico teatro Smeraldo).
100% Pasta, EATALY, Interni DEsign REvolution by Paola Navone OTTO Studio
PAOLA NAVONE PER EATALY SMERALDO
E dal 17 aprile svela al pubblico l’installazione aerea realizzata in collaborazione con la designer Paola Navone, omaggio alla pasta al pomodoro. 100% Pasta, com’è stata ribattezzata l’opera, è infatti strettamente connessa alla ricetta personale della pasta al pomodoro della designer, che per l’occasione ha allestito scenografici elementi realizzati dalla Fondazione Carnevale di Viareggio, con spaghetti appesi al soffitto che sorreggono ingredienti oversize – pomodori, aglio, peperoncini – e strumenti di cucina, dallo scolapasta alla forchetta. L’intervento è parte della mostra INTERNI Design Re-volution (evento diffuso che, nell’ambito del Fuorisalone, presenterà installazioni in sei diversi contesti, tra cui appunto Eataly Smeraldo), e sarà visibile fino al primo maggio; la presentazione ufficiale del progetto è però in programma per giovedì 20 aprile (alle 18), quando Paola Navone racconterà il senso dell’opera e illustrerà il rapporto tra design e cibo, soffermandosi sulla storia della sua Pasta Paola, che contestualmente sarà realizzata da uno chef di Eataly (e il piatto sarà anche presente per qualche giorno come fuori menu nei ristoranti dello store). Ad accompagnare l’allestimento, un montaggio di spezzoni cinematografici e citazioni pop dedicate alla pasta al pomodoro, che scorrerà in loop su grandi ledwall, accompagnato dalle Note di cibo, playlist a tema realizzata da OTTO Studio. Anche la cavea, intorno al palco centrale, si tinge di rosso, con tavoli e sedute di design contemporaneo (Alias, Midj, Chaises Nicolle). Da tutti i piani e in tutti i punti di affaccio si avrà una prospettiva diversa sull’installazione di Paola Navone, che qui celebra l’italianità e la qualità della materia prima, attingendo a una tradizione familiare “piemontese e minimalista, che privilegia i sapori veri e la semplicità”.
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Eataly Milano Smeraldo
IL BIMSTRÒ DI MILANO BICOCCA
La fondatrice di OTTO Studio, del resto, rivendica uno stretto rapporto tra il suo fare creativo e l’immaginario gastronomico: “Il rapporto tra il mio design e il cibo è molto stretto. Per me realizzare un progetto è come preparare una frittata. Devi scegliere gli ingredienti con cura speciale. La preparazione va fatta con attenzione e rigore, ma anche fantasia e flessibilità”. Non sarà un caso, dunque, ritrovarla in un altro quadrante della città, a Milano Bicocca, sempre alle prese con uno spazio gastronomico – per quanto fuori dagli schemi – nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana affidato allo Studio Piuarch, che entro il 2026 porterà al completamento del complesso BiM. Al civico 3 di viale dell’Innovazione, è infatti già operativo il BiMstrò, caffetteria temporanea che resterà aperta fino a settembre 2024, affidata alla gestione di Fuorimano: il progetto di allestimento e interior design è stato curato proprio da Paola Navone, con inconfondibile approccio colorato, pop e informale. “Sono sempre stata affascinata dall’idea dell’effimero” spiega lei nel video che introduce l’intervento “Un giorno questo spazio sparirà o si trasferirà altrove, dunque i materiali sono quelli che si utilizzano in un cantiere, lo scotch, i pali innocenti, la colla da piastrelle, rullate sul muro che realizzano un pattern. È qualcosa a cavallo tra un gesto di disturbo e un gesto di accoglienza: lo stile è estraneo a tutto il resto”.
Paola Navone. Photo Enrico Conti
CHI È PAOLA NAVONE
Nata a Torino nel 1950, Paola Navone è una delle designer più apprezzate al mondo. Dopo la laurea in architettura nel 1973 al Politecnico di Torino, con una tesi sull’Architettura Radicale, inizia a collaborare con la rivista Casabella, e partecipa al Gruppo Alchimia, accanto a personaggi come Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Alessandro Guerriero, mossa da ideali anti-accademici e da una visione all’avanguardia (paladina dell’antidesign). Nel 1983 riceve il primo premio della sua carriera, l’Osaka International Design Award, e dalla fine degli Anni Ottanta intensifica i suoi rapporti professionali con l’Estremo Oriente (a Hong Kong aprirà uno studio). Con OTTO Studio si insedia a Milano dalla fine degli Anni Novanta. Estremamente versatile, nell’arco dell’intera carriera si è divisa tra il design di prodotto, l’architettura, il design di interni, la scenografia, senza mai precludersi opportunità di sperimentare, lavorando tanto con brand esclusivi quanto con grandi gruppi (emblematico il McDonalds a Gare d’Austerlitz, Parigi). Cura mostre, progetta negozi e ristoranti, insegna, organizza eventi, in Italia e nel mondo. Tra gli oggetti iconici, la Ghost chair per Gervasoni, la lampada a sospensione Brass, la collezione di piatti Prova prima per Richard Ginori, le ceramiche declinate in moltissime varianti.
Livia Montagnoli
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