Era febbraio 2019 quando l’annuncio della morte di Karl Lagerfeld, solo qualche settimana dopo la sfilata della collezione primavera-estate di Chanel che aveva già messo tutti in preallarme per la sua assenza, poneva fine a una vera e propria legacy del mondo della moda. Nato ad Amburgo nel 1933, lo stilista emigrato a Parigi in giovane età è stato anche artista, fotografo, designer. Al 1965 data l’inizio della sua collaborazione con Fendi, di cui sarà direttore creativo insieme a Silvia Venturini Fendi, al 1974 la creazione di un suo brand, ceduto nel 2005 a Hilfiger. Nel frattempo, nel 1983, entra nell’orbita della maison Chanel, a dieci anni dalla morte di Coco, diventandone direttore creativo.
KARL LAGERFELD, DAL MET A MACAU
È invece storia dei giorni nostri, anzi proprio delle cronache più recenti, l’omaggio tributato a Lagerfeld dal MET Gala(l’esclusiva e mondanissima serata di raccolta fondi per il Costume Institute del MET di New York), che ha scelto di dedicare l’edizione 2023, andata in scena il primo maggio scorso, allo stilista tedesco e al suo stile. All’evento è connessa la mostra annuale organizzata dall’Istituto, Karl Lagerfeld: A Line of Beauty (dal 5 maggio al 16 luglio), un percorso nell’universo di Lagerfeld attraverso 150 capi da lui ideati e schizzi che restituiscono la singolare pratica artistica dello stilista. Lagerfeld, insomma, è stato una creativo decisamente prolifico, e ha lasciato traccia evidente del suo carisma. Di più, ha scelto di non porre limiti alla propria creatività, e a più di quattro anni dalla sua morte l’imminente inaugurazione del The Karl Lagerfeld Macau non fa che confermarlo. Si concretizza infatti in Cina il primo e unico progetto per un hotel che porta la firma del couturiere tedesco, tra arredi stravaganti per le camere, grandi installazioni, accappatoi e lenzuola che rivelano lo stile Lagerfeld.
L’HOTEL THE KARL LAGERFELD MACAU
Ospitato all’interno del Grand Lisboa Palace Resort Macau, il lussuoso hotel aprirà le porte ai primi ospiti nel mese di giugno 2023, forte di un progetto di interior design che resterà unico nel suo genere: “Iconico, immersivo, visionario”, per usare le parole della maison. Per celebrarne il debutto, la proprietà dell’hotel (il gruppo alberghiero SJM Resorts S.A.) proporrà una serie di eventi a tema, distribuiti nell’arco di più giorni. Al momento trapelano però solo i primi dettagli sulla struttura, dotata di 271 camere, un ristorante – il Mesa Restaurant, affidato alla cucina di José Avillez – una Book Lounge con 4mila libri, una spa e un centro benessere con piscine interne ed esterne. Prima della sua scomparsa, Lagerfeld ha lavorato per anni in stretta collaborazione con SJM alla progettazione dell’hotel, e il risultato è una rivisitazione della moderna Chinoiserie combinata con l’artigianato tradizionale, valorizzato dall’approccio sartoriale dello stilista. In ognuna delle camere, quindi, si riconosceranno le influenze del design cinese classico, accanto però all’estetica occidentale ritrovato nelle espressioni più contemporanee dell’arte. Le testate dei letti create su misura, per esempio, sono ispirate ad alcune monete cinesi di buon auspicio che simboleggiano la fortuna, mentre i vasi di porcellana sono stati realizzati a mano a Jingdezhen e i divisori circolari delle stanze richiamano le tradizionali porte lunari cinesi. Gli arredi realizzati su commissione (di Lagerfeld), invece, comprendono sculture dell’artista olandese Marcel Wanders e dell’artista francese Jean-Michel Othoniel, oltre a lampadari Terzani. Il progetto porta la firma della maison Karl Lagerfeld, oggi affidata alla direzione creativa di Hun Kim. Del resto il gruppo alberghiero SJM Resort sembra essere sensibile alle collaborazioni con il mondo della moda: nella struttura tripartita del Grand Lisboa Palace Resort, scommessa immobiliare da quasi 1.900 camere, svetta, accanto alla torre di Lagerfeld, il primo Palazzo Versace Macau.
Livia Montagnoli
https://www.thekarllagerfeld.mo/en
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