Coaching psicologico per giovani designer. “Design Mind”, la summer school ideata da Lorenzo Palmeri

Che cosa c’entra il coaching psicologico con la formazione dei giovani designer? E con la valorizzazione dei territori dimenticati dal turismo? Ce lo racconta Lorenzo Palmeri, progettista multidisciplinare per vocazione

Lorenzo Palmeri è una personalità poliedrica, che ha fatto della transdisciplinarità e della capacità di saltare steccati professionali il suo punto di forza: architetto, designer, docente al Politecnico di Milano e musicista apprezzato, ha da poco preso una seconda laurea in Psicologia. Questo nuovo bagaglio di conoscenze è stato immediatamente messo a frutto in Design Mind, una summer school sui generis rivolta a studenti di design co-fondata e co-organizzata da Lorenzo Palmeri e Paolo Casicci. L’idea di partenza è semplice: unire alla didattica tradizionale aspetti ancora poco esplorati come il supporto profondo e il coaching, per mettere gli allievi nelle condizioni di affrontare a viso aperto tutte le sfide che non riguardano direttamente gli aspetti progettuali, ma la sfera psicologica ed emotiva della professione. Ad esempio? Il fallimento, l’errore, l’insicurezza, il rapporto con i clienti, la richiesta economica. La prima edizione si è tenuta dal 16 al 22 luglio a Castellania Coppi, borgo dell’alessandrino dove vivono stabilmente 88 anime.

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La summer school Design Mind. Ph. Lorenzo Palmeri

Intervista all’architetto e designer Lorenzo Palmeri, ideatore di “Design Mind”

Iniziamo dalla location: perché proprio Castellania Coppi?
Ho preso una casa qui sei anni fa e mi sono innamorato di questo borgo immerso nei colli tortonesi, delle sue eccellenze enogastronomiche, naturalistiche e faunistiche. In questo momento, poi, il paese è al centro di una serie di interventi di trasformazione e riqualificazione, tra cui la piazza centrale per opera di Mario Cucinella Architects. Io stesso ho progettato il Museo delle Eccellenze, che speriamo possa essere realizzato nel prossimo futuro. In fondo Castellania Coppi rappresenta tutte quelle piccole realtà italiane che hanno possibilità interessantissime ma anche latenze progettuali e in Design Mind possono trovare un acceleratore ideale.

Il nome di questa prima edizione della summer school, This Land Is Your Land, sembra il titolo di un film. Come lo avete scelto e perché?
Si tratta della citazione del titolo di una canzone di Woody Guthrie. Lo ha proposto Paolo, è molto evocativo, un riferimento diretto all’idea che il luogo dove stai lavorando diventa il “tuo” posto, lo spazio dove compiere vere azioni di sostenibilità.

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La summer school Design Mind. Ph. Lorenzo Palmeri

L’avete definita una “sorta di scuola ateniese che lavora sulla progettualità come categoria”. Vogliamo sapere di più: come avete selezionato gli ospiti?
Abbiamo messo in atto una progettualità “straight based”, basata non tanto sull’osservazione delle criticità o dei difetti quanto sull’amplificazione dei talenti e delle possibilità, per questo gli ospiti che abbiamo invitato sono tutte figure con una forte componente progettuale ma non necessariamente afferenti al mondo del design. Abbiamo scelto una serie di creature aliene e, proprio per questo, necessarie: curatori di mostrenon convenzionali, inventori di rassegne musicali comunicate come festival di baci, psicologi esperti di realtà virtuale, designer anfibi che iniettano una missione sociale dentro poltrone da rivista.

L’output finale era lasciare una piccola eredità concreta, una mappa di indirizzo analogica. Siete soddisfatti del risultato ottenuto?
Molto! Volevamo avventurarci nella natura selvaggia del design, accettarne i rischi, uscirne salvi e con qualche piccola o grande certezza in più. Abbiamo lavorato intensamente per consegnare a Castellania Coppi e al suo sindaco un lavoro multilayer formato da un piccolo allestimento e da una mappa analogica che abbiamo chiamato “amplificatore territoriale”. Tre le proposte concrete: l’Ultimo Km, un muro di contenimento in cemento trasformato in contenitore di indicazioni, messaggi ed esperienze per ogni tipo di utente in movimento; un arredo urbano pensato anche come centro di scambio, informazione e servizio; e, infine, un’idea di festival nel nome di Fausto Coppi, nato proprio qui nel 1919, per raccogliere le diverse energie in movimento sul territorio.

Quali sono i prossimi progetti?
Le idee sono tante! Il nostro obiettivo è portare il design dove serve. Nel frattempo, quest’estate farà da momento di decantazione, per costruire i significati tratti da questa esperienza. Da settembre poi con Paolo inizieremo a mettere su carta gli sviluppi di questa bellissima storia.

Giulia Mura

www.designmind.it/
www.cieloterradesign.com
www.lorenzopalmieristudio.it

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Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

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