Lake Como Design Festival. La quinta edizione sarà nel segno della natura
Torna a settembre 2023 l’evento diffuso che fa dialogare la creatività internazionale con il patrimonio artistico della città lacustre. Il focus sarà sulla “Naturalis Historia” di Plinio il Vecchio, un famoso comasco del passato, e sul rapporto tra il design e la vita vegetale e animale
Sarà la natura, filtrata attraverso lo sguardo antico ma sorprendentemente fresco di Plinio il Vecchio e la sensibilità di designer e artisti contemporanei, il filo tematico che collegherà le diverse iniziative del Lake Como Design Festival, in programma tra il 16 e il 24 settembre 2023. Il titolo della rassegna, Naturalis Historia, coincide con quello dell’opera più importante dello scrittore e filosofo romano, nato proprio in riva al lago nel 23 d. C.: una sorta di enciclopedia ante litteram in 37 volumi che concentra in sé il sapere scientifico del tempo in diversi ambiti, dalla zoologia alla botanica e dall’astronomia alla mineralogia. “Quest’anno ricorre il bimillenario della nascita di Plinio, che trascorse i primi anni della sua vita a Como e, insieme al nipote e figlio adottivo Gaio Cecilio (conosciuto come Plinio il Giovane), ebbe un’influenza fortissima sul territorio, in particolare per quanto riguarda l’arte e l’architettura”, spiega il direttore artistico del festival Lorenzo Butti. “Il legame territoriale ci ha permesso di affrontare la natura, il più bel tema in assoluto su cui si possa lavorare secondo me, non soltanto dal punto di vista della sostenibilità ma in termini ispirazionali ed emozionali. Abbiamo voluto rinfrescare questa figura di eccezionale divulgatore, ancora oggi molto studiata nelle università di tutto il mondo, portandola alla gente come voleva lui, che scriveva in modo semplice e diceva di rivolgersi all’umanità intera”.
Lake Como Design Festival. Da Plinio al design contemporaneo
Come già nelle passate edizioni, il format dell’evento si basa sul dialogo tra contenitori locali – una serie di palazzi e luoghi storici inediti o raramente accessibili al pubblico sparsi per Como, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio artistico cittadino – e contenuti internazionali, all’insegna della contaminazione tra arte, architettura e design. Tra le mostre più attese è The Other Animals, una collettiva che metterà in scena all’interno del Palazzo del Broletto il censimento delle diverse specie di animali terrestri, acquatici e volatili operato da Plinio il Vecchio nel suo trattato affiancando a passaggi del testo selezionati da Massimiliano Mondelli (co-curatore e presidente dell’Accademia Pliniana) una selezione di oggetti, complementi d’arredo e opere d’arte a tema “bestiale”. “Sarà una mostra da leggere, che spazierà dall’artigianato romano ai lavori di Enzo Mari e Martin Parr mostrando come il ricorso alla natura come fonte di ispirazione sia costante attraverso le epoche e nonostante l’uso di tecniche produttive e materiali diversi”, chiarisce Butti. Tra gli artisti e designer esposti ci saranno anche Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Ettore Sottsass, Ico Parisi, Ilaria Cuccagna, Lucrezia Costa e Studio Formafantasma.
Lake Como Design Festival. Tutti i luoghi da scoprire o riscoprire
Tra le sedi investite e riattivate dal festival ci saranno anche due gioielli neoclassici: Villa Olmo, che con la collettiva Back to Nature tornerà a confrontarsi con il design a oltre sessant’anni dalla mostra Colori e forme nella casa d’oggi alla quale parteciparono, tra gli altri, Achille e Pier Giacomo Castiglioni e Marco Zanuso, e Villa Salazar, sede degli uffici stile di una nota azienda automobilistica e di solito inaccessibile, dove sarà esposta la selezione di design contemporaneo realizzata in collaborazione con Catawiki, quest’anno a cura di Giovanna Massoni. L’ex convento delle suore Orsoline di San Carlo, un edificio seicentesco nel cuore della città, ospiterà invece Between Art and Nature, con ottanta fotografie a tema botanico provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Sozzani di Milano. Ci sarà anche una chiesa sconsacrata, che dovrebbe accogliere un focus sui tessuti sul quale per il momento non trapelano molte informazioni. Le incursioni nell’arte contemporanea e nella fotografia d’autore, sempre più frequenti nelle ultime edizioni, sembrano indicare una scelta di campo. “In questi ultimi due anni abbiamo cercato di far dialogare maggiormente il design con l’arte”, spiega ancora il direttore artistico. “Abbiamo cominciato nel 2022 scegliendo di lavorare con Francesca Alfano Miglietti, una curatrice proveniente da quel mondo, ed è stata un’aggiunta che ha arricchito molto il progetto. D’altronde, oggi gli ambienti creativi sono fluidi e il design tende sempre più a uscire dalla logica industriale, fatta di grandi numeri, per avvicinarsi alle arti applicate e all’artigianato”.
Giulia Marani
Como // dal 16 al 24 settembre 2023
Lake Como Design Festival
Varie sedi
www.lakecomodesignfestival.com
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