Nelle sale del Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie, fondato nel 1960, e collocato all’interno di un’antica palazzina di inizio Novecento si apre la mostra intitolata Tobia Scarpa: design e gusto della tavola italiana.Un’operazione che vede, tra le diverse sezioni dedicate dalla geologia all’età dei metalli, fino all’età del ferro, un’attenzione tra passato e modernità, storia, tecniche artistiche, architettura e design.
Tobia Scarpa tra cibo e design
L’esposizione, a cura di Cintya Concari e Roberto Marcatti e in collaborazione con lo Studio Scarpa, presenta due caratteristiche che mettono in mostra sia una passione che la professione di Scarpa, come il design culinario e quella visione architettonica e progettuale che ha segnato un’epoca con originalità, gusto ed eleganza sia livello nazionale che sul piano internazionale.
Ecco chi era Tobia Scarpa
Veneziano, classe 1935 Tobia Scarpa, figlio d’arte del padre Carlo, propone tra le opere in mostra oggetti funzionali di uso quotidiano come stoviglie, sedie, tavoli, lampade e posate, accostaste alle tavole progettuali firmate dall’autore stesso, assieme a un’ampia libreria e a una zona dedicata alla proiezione del documentario del 2004 intitolato L’anima segreta delle cose. Tra i tanti progetti, cantieri e mostra ricordiamo alcune opere iconiche come il divano Soriana di Cassina (progettato insieme alla moglie Afra Bianchin), l’applique Foglio di Flos e la sedia Pigreco di Tacchini, giusto per fare qualche nome.
Giuseppe Amedeo Arnesano
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