Identitalia a Roma. La mostra sui marchi più mitici dell’impresa Made in Italy
Design d’autore, invenzioni pubblicitarie rimaste nella storia, competenze tecniche e tecnologiche. Sono le qualità delle imprese riunite a Palazzo Piacentini, sede storica del Ministero dell’Industria
Nelle teche allestite per l’occasione nell’atrio di Palazzo Piacentini, sede romana del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le locandine che negli Anni Cinquanta pubblicizzavano l’invenzione della Moka Express di Bialetti (brevetto del 1933) coesistono con i manifesti futuristi dedicati alla Cedrata Tassoni, e con l’iconico logo disegnato da Carlo Cattaneo nel 1971 per la cartiere Fabriano, nate nel 1264 e ancora attive in terra marchigiana. E, ancora, con gli sketch più iconici del Carosello, o con le prime pubblicità illustrate delle penne stilografiche Aurora, manifattura nata nel 1919 a Torino che ha intrecciato la storia del suo successo internazionale con le creazioni di noti designer (del 1947 è la penna modello 88 di Marcello Nizzoli; nel 1970 Marco Zanuso disegnò HASTIL e THESI, i primi strumenti di scrittura a essere esposti al MOMA di New York).
Identitalia a Roma. L’omaggio ai marchi storici italiani
Di storie come queste, testimonianza della longevità e del prestigio dell’impresa italiana, ancora oggi rappresentata nel mondo da numerosi marchi storici, la mostra Identitalia, The Iconic Italian Brands fa il suo vanto. Il progetto, a cura di Carlo Martino e Francesco Zurlo – rispettivamente docenti di Design all’Università La Sapienza di Roma e al Politecnico di Milano – si concretizza in concomitanza con le celebrazioni per i 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio industriale, progettuale e materiale Made in Italy. Si direbbe un concetto abusato dal Governo in carica – che in schieramento nutrito, in sede di inaugurazione, ha sostenuto l’iniziativa ospitata al Mimit, con il ministro Adolfo Urso a fare gli onori di casa – proprio di recente bocciato in merito al progetto di un liceo incentrato sul Made in Italy, fortemente sponsorizzato nei mesi scorsi, ma rivelatosi piuttosto fumoso: solo 375 iscrizioni, pari allo 0,08% del totale delle iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2024-25, sono state raccolte per il suo debutto.
La storia dell’impresa Made in Italy in mostra
Eppure, con l’auspicio che l’operazione riesca a scongiurare proclami nazionalisti, esibire la qualità delle realtà che hanno fatto (e fanno) la storia dell’impresa italiana è certamente un’iniziativa che poggia su basi concrete. La mostra di Palazzo Piacentini, visitabile solo previa prenotazione online fino al prossimo 6 aprile, riunisce 100 aziende simbolo del Made in Italy e parte del vivere quotidiano nei settori più disparati, dall’abbigliamento alla cura della persona, ad arredamento, automotive e agroalimentare, ospitalità turistica e tessile. L’allestimento articola il percorso come fosse una giornata da vivere in tutte le sue fasi, dal risveglio fino alla buonanotte, scandite dalle “invenzioni” in esposizione, che si tratti di mezzi di trasporto, prodotti alimentari (tra le categorie più rappresentate), strumenti tecnologici. Da Amarena Fabbri ad Artemide, da Bassetti ad Alfa Romeo, a Brunello Cucinelli, Disaronno, Feltrinelli Editore, Giotto, Motta, Moleskine, Nonino, Mulino Bianco, Pirelli, Sammontana, Telepass, Ferrovie dello Stato (dunque, entrano nel novero anche alcune partecipate statali). Ma c’è spazio anche per gestori telefonici (TIM) ed emittenti radiofoniche come RTL 102.5, selezionata per aver lanciato in Italia la radiovisione, a partire dal 2007. Le aziende si mostrano condividendo i propri archivi, attraverso disegni originali, pezzi rappresentativi, fotografie e documenti storici, spot e video d’epoca.
Design, pubblicità, hi tech. I valori dell’impresa italiana
Non sfugge, in questa carrellata, il ruolo fondamentale della pubblicità, strumento che molte delle imprese in questione hanno saputo utilizzare con intelligenza, propiziando nuove forme di comunicazione e coinvolgendo artisti, illustratori e designer di fama. Sul fronte del design, non di rado i marchi rappresentati – in gran parte riuniti nell’Associazione Marchi Storici d’Italia, partner del progetto – hanno sollecitato l’interesse dell’ADI-Associazione per il Disegno Industriale, accedendo all’albo del Compasso d’Oro. Si omaggiano quindi la visione imprenditoriale e culturale, ma anche le competenze tecniche e tecnologiche all’origine di questi successi: “Identitalia è una mostra sull’identità produttiva italiana” sottolinea Urso “Il passato è quello che ci ha consentito di essere produttori di eccellenza globale e ci indica la strada per nuovi traguardi”. A marzo, nel contesto dell’iniziativa, il Ministero emetterà un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica sulle Eccellenze del sistema produttivo ed economico, dedicato all’Associazione Marchi Storici d’Italia.
Livia Montagnoli
Roma // Fino al 6 aprile 2024
Identitalia
Mimit, Palazzo Piacentini
Solo su prenotazione all’indirizzo [email protected]
il venerdì pomeriggio dalle 17 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 20
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