La Milano Design Week sta per volgere al termine, eppure sono ancora molte le mostre e gli eventi che animeranno la città fino a domenica 21 aprile.
Tra questi spiccano le installazioni di 5Vie, nel centro storico di Milano, dove il Fuorisalone si sviluppa attorno al tema Unlimited Design Orchestra, dando vita ad un ensemble equilibrato ed armonioso, traendo ispirazione dalle opere dell’artista sudcoreana Jay Sae Sung Oh in mostra a Palazzo Litta.
L’India e il Giappone nelle opere in mostra a le 5Vie di Milano
Nella visita, partendo dal piano terra dell’headquarter di via Cesare Correnti 14, la prima nota che si incontra è quella suonata dalla designer indiana Gunjan Gupta, che dopo aver frequentato a lungo il mondo del collectible si è lanciata in un progetto più democratico. Al centro del suo Indian Tiny Mega Store costruito con la curatela di Maria Cristina Didero c’è il brand Ikkis – “ventuno” in lingua hindi – che traduce le forme tradizionali dell’artigianato del suo paese in oggetti contemporanei per la tavola. Il bicchierino di vetro in cui viene servito il chai, lo speziato tè al cardamomo, diventa per esempio un calice che non sfigurerebbe su un tavola raffinata senza perdere la memoria degli antichi rituali connessi alla consumazione della bevanda nel subcontinente indiano. Al piano superiore, c’è l’appartamento in cui il brand giapponese Alternative Artefacts Danto presenta le sue collezioni di piastrelle colorate in massa e la collaborazione con la designer India Mahdavi, quest’ultima messa in scena attraverso otto grandi scale a pioli rivestite di ceramica. Molto interessanti anche i lavori del collettivo Teruhiro Yanagihara Studio, di stanza a Kobe e ad Arles, in particolare le piastrelle Tray che possono essere utilizzate anche come piccoli vassoi.
Il gusto francese protagonista di una mostra alla Milano Design Week 2024
La chiesa di San Bernardino alle Monache fa da sfondo alla mostra Paris-Milan: il mobile mobile, che riunisce in una serie di vagoni attribuiti a un immaginario treno lunga percorrenza dei tempi in cui il bel mondo si spostava da una capitale all’altra d’Europa portando con sé mobili e suppellettili pezzi storici come il tavolo E1027 di Eileen Gray e creazioni più recenti di designer francesi. A promuovere l’esposizione incentrata sul gusto francese di ieri e di oggi sono Le Mobilier National, un organismo fondato sotto il regno di Luigi XIV che ancora oggi si occupa di ristrutturare e conservare gli arredi dei palazzi pubblici, e l’altrettanto storica Manifattura di Sèvres.
Le installazioni di Palazzo Litta a Milano
L’altro quartier generale del distretto è Palazzo Litta che, quest’anno, ospita alcune delle mostre e installazioni site-specific prodotte da 5Vie e un racconto corale sull’artigianato artistico e il design da collezione. Qui troviamo, tra gli altri, la nuova versione motorizzata del divano Bocca di Gufram, ingegnerizzata in modo da renderla capace di sorridere e atteggiare le labbra in un bacio, l’albero-carillon con lunghe fronde di passamaneria gialla immaginato da Sara Ricciardi e la fontana monumentale dove l’acqua circola continuamente frutto di una residenza del designer greco Kostas Lambridis a Torino. Negli showroom del quartiere, invece, si parla soprattutto il linguaggio della sostenibilità e del riciclo intelligente: l’azienda toscana Luce di Carrara, per esempio, ha realizzato in collaborazione con lo chef Davide Oldani una collezione basata sul recupero degli scarti di marmo della lavorazione di altri prodotti. Una mise en place in cui ogni pezzo è diverso dagli altri, ma il risultato è una perfetta armonia.
Giulia Marani
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