Romero Britto a Milano. Una casa tutta pop per le banane Chiquita

In occasione della Milano Design Week, l’artista brasiliano, fondatore dell’Happy Art Movement, firma l’allestimento della Chiquita House: un ambiente ispirato alla celebre banana che si anima con l’intervento dei visitatori

Romero Britto (Recife, 1968) non somiglia allo stereotipo dell’artista chiuso nella sua torre d’avorio. Se proprio dovessimo imbastire un paragone, a venire alla mente sarebbe piuttosto una rockstar, o l’emblema sorridente del self made manall’americana. A lanciare internazionalmente la sua carriera di icona del neo pop, nel 1989, dopo il trasferimento dal natio Brasile a Miami e una gavetta piuttosto dura, fatta di opere dipinte su fogli di giornale (le tele costavano troppo) e vendute per strada, fu una bottiglia di vodka del brand Absolut. Il produttore svedese, che aveva già avviato delle collaborazioni con artisti ultraquotati come Andy Warhol e Keith Haring, lo scelse per disegnarne l’etichetta in previsione di un lancio pubblicitario, proiettandolo così nel firmamento dell’arte che conta. Da allora, troviamo i suoi motivi inconfondibili e le sue campiture di colori saturi delimitate da una spessa linea nera su un’infinità di supporti diversi: quadri, naturalmente, ma anche sculture, elementi d’arredo e un’infinità di oggetti d’uso più o meno quotidiano, dalle tazze alle tavole da surf.

Romero Britto, Pop By Nature ©Chiquita
Romero Britto, Pop By Nature ©Chiquita

La Chiquita House a Milano: una serie di ambienti coloratissimi e interattivi

Quest’anno, invitato da Chiquita che gli ha affidato il design di una collezione di “Bollini Blu” d’autore in edizione limitata per le sue banane e la campagna Pop by Nature, con la creazione di una speciale opera d’arte e una serie di interventi di decorazione urbana in diverse città italiane, Romero Britto ha ispirato l’allestimento di una casa, la Chiquita House. Dedicata al frutto pop per eccellenza, la banana Chiquita, sta per aprire le sue porte al pubblico del Fuorisalone con un’infilata di stanze immersive e giocose, nello stile dell’artista, e una serie di installazioni con le quali i visitatori potranno (anzi, dovranno) interagire: tuffandosi in una piscina piena fino all’orlo di banane colorate, per esempio, o ancora dipingendo alcune pareti insieme a Britto per dare vita a un’opera d’arte collettiva. “È la prima volta che la mia arte diventa protagonista di un intero ambiente abitabile, a parte il mio studio di 5.500 metri quadri a Miami che ho interamente disegnato, il BRITTO Palace”, spiega l’artista. “L’arte per me è un mezzo per condividere il mio messaggio di felicità e ottimismo che ispira il mondo. Di solito la mia arte entra nelle case delle persone sotto forma di opere da appendere al muro o di prodotti per la vita di tutti i giorni, questa volta invece sono stato libero di creare uno spazio e riempirlo completamente con la mia arte ed è stato fantastico”. 

Gli interni di Romero Britto

L’ottimismo – una filosofia di vita per Britto che ha fondato l’Happy Art Movement dandosi la missione di “cambiare il mondo una persona alla volta” spargendo gioia e spensieratezza, come si legge sul suo sito – si riflette in questo progetto come negli interni in cui l’artista si muove abitualmente: la sua residenza e l’atelier dove realizza le sue opere. “Casa mia, come si può immaginare, è piena di quadri, non solo miei. Ho un sacco di «Brittos» ma anche parecchie opere di altri artisti che ho collezionato negli anni, come PicassoChagallKeith HaringRoy Liechtenstein e Andy Warhol. A parte questo l’arredamento è sui toni del bianco e dei colori chiari. Nel mio studio, invece, dove passo la maggior parte del tempo – anche nei fine settimana – tutto è colorato e vivace”, spiega ad Artribune. I padri nobili della pop art e il pioniere della street art sono tra gli artisti che più hanno influenzato la formazione di Britto; il loro influsso si combina però con un senso tipicamente tropicale e brasiliano per il colore che ha affinato già in giovane età, ammirando il lavoro di Francisco BrennandCicero Dias e Candido Portinari

Giulia Marani

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Giulia Marani

Giulia Marani

Giornalista pubblicista, vive a Milano. Scrive per riviste italiane e straniere e si occupa della promozione di progetti editoriali e culturali. Dopo la laurea in Comunicazione alla Statale di Milano si specializza in editoria a Paris X-Nanterre. La passione per…

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