Ecco chi ha vinto il Compasso d’Oro 2024 che compie 70 anni
Il più prestigioso premio italiano per il design industriale compie 70 anni e annuncia una nuova edizione internazionale in occasione di Expo 2025 Osaka. Tra i premiati anche la Fondazione Rovati con Mario Cucinella per l’allestimento museale
Venti prodotti premiati (311 quelli inclusi nel catalogo) e undici riconoscimenti alla carriera assegnati ad altrettante personalità (nove italiane e due internazionali) che si sono distinte nel mondo del design. Cui si aggiungono i premi a 3 prodotti long seller–successi di design presenti sul mercato con una carriera ultradecennale – e le trentanove Menzioni d’onore a prodotti scelti per le loro qualità. È questo il bilancio del XXVIII Compasso d’Oro ADI, la cui cerimonia di premiazione si è svolta a Milano lo scorso 20 giugno,nella piazza Compasso d’Oro antistante l’ADI Design Museum.
Nasce il Compasso d’Oro Internazionale per Expo 2025
Un’edizione, quella 2024, che coincide con l’annuncio di una importante novità per lo sviluppo futuro di uno dei più importanti riconoscimenti del design italiano: in vista di Expo 2025 Osaka, infatti, ADI lancia un’edizione internazionale del Premio in partnership con il Commissariato Generale per l’Italia all’Esposizione Universale. Un’iniziativa che avrà il compito “di presentare su un palcoscenico mondiale i principi di qualità del design e di responsabilità sociale che hanno consolidato in 70 anni di storia il valore del Compasso d’Oro, sviluppando attraverso il design il tema centrale dell’Expo 2025, ‘Progettare la società futura per le nostre vite’”.
Compasso d’Oro 2024. La giuria e i temi premiati
Nell’edizione dei suoi 70 anni – il Premio nasceva nel 1954, da un’idea di Gio Ponti – il Compasso d’Oro si è affidato al giudizio di una giuria composta da Maria Cristina Didero, autrice e curatrice indipendente, Luciano Galimberti, designer e presidente ADI, Francisco Gómez Paz, designer, Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Toshiyuki Kita, designer e Ambassador del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, che ha rilevato nella selezione dei prodotti premiati l’applicazione di tecnologie avanzate funzionali a raggiungere “una particolare maturità poetica”, ed evidenzia, come elemento di particolare interesse, “la conferma sempre più convinta da parte dei soggetti pubblici a usare il design nella costruzione di un nuovo rapporto con il cittadino”. A queste notazioni si aggiunge la soddisfazione di rilevare un’attenzione crescente della progettazione alla sostenibilità e alla sicurezza sul lavoro.
Compasso d’Oro 2024. I prodotti premiati
Spiccano, tra i prodotti premiati, la sedia Farfallina disegnata da Alvaro Siza per Sozzani, puntando su un uso parsimonioso della materia, la lampada – scultura filiforme – Anima di Davide Groppi, il divano sostenibile ZA:ZA di Zanotta – che adotta materiali riciclati e riciclabili ed elimina l’uso di colle – e innovazioni avanguardistiche come EMSI, tuta spaziale intelligente della startup pugliese REA.
Il Compasso d’Oro per l’allestimento museale a Fondazione Luigi Rovati e Mario Cucinella
Tra i premiati, anche Fondazione Rovati con Mario Cucinella Architects, per il per il progetto “Museo d’Arte Fondazione Luigi Rovati” (a Milano), cui viene riconosciuta la qualità di un “allestimento museografico e museologico realizzato attraverso il design, che prende spunto dal rapporto con la tradizione della scultura, realizzando un ambiente emotivamente coinvolgente e sottolineando il rapporto tra fruitore e patrimonio culturale”. “Importante traguardo frutto di un grande lavoro creativo di squadra”, sottolinea Cucinella (peraltro protagonista anche a Expo 2025, chiamato a progettare il Padiglione Italia “La città ideale”). Sempre in ambito museale, spetta invece ai Musei Reali di Torino una Menzione d’Onore per l’allestimento della Galleria Archeologica, a cura di Tortelli Frassoni Architetti Associati.
I Compassi d’Oro alla carriera, da Piero Lissoni a Tadao Ando
Prestigioso anche il parterre dei premi alla carriera, che quest’anno riconoscono un fondamentale impatto sul mondo del design a Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMa di New York; Umberto Cassina, presidente di Mdf Italia; Anna Ferrino, ad dell’aziende leader nell’outdoor Ferrino & C.; Roberto Gavazzi di Boffi/DePadova; Piero Lissoni, architetto e designer; Francesca Planeta, presidente di Planeta Estate; Maurizio Riva, presidente di Riva 1920; l’architetto, designer e imprenditore Paolo Rizzatto; Roberto Ziliani, founder di Slamp; l’architetto giapponese Tadao Ando e la fondatrice di Comme De Garçon Rei Kawakubo. Tre, invece, i prodotti classici sotto i riflettori, tutti dovuti alle intuizioni di Gio Ponti: la Superleggera per Cassina (1957), la Collezione Blu Ponti per Ceramica Francesco De Maio (1960) e la poltrona D.154.2 per Molteni (1953).
La mostra del Compasso d’Oro all’ADI Design Museum
I progetti insigniti con il Premio Compasso d’Oro e con Menzione d’Onore, come consuetudine, entrano a far parte della Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI dichiarata dal Ministero dei Beni Culturali Soprintendenza Regionale per la Lombardia “di eccezionale interesse artistico e storico”, e saranno protagonisti fino al 16 settembre 2024 della mostra allestita all’ADI Design Museum, che presenta al pubblico 174 tra i prodotti di questa edizione del premio (progetto espositivo di Perla Gianni Falvo e Carlo Malerba).
In occasione della cerimonia ADI e Fondazione ADI hanno anche ricordato alcune figure recentemente scomparse, che si sono distinte per il grande contributo alla cultura del progetto, con la consegna di una targa speciale. Il riconoscimento è andato a Manlio Armellini, scomparso nel 2020, che con FederlegnoArredo fu tra i creatori e i promotori del Salone del Mobile di Milano, e ai designer Gaetano Pesce e Italo Rota.
Livia Montagnoli
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