Homo Faber a Venezia. Un viaggio nelle fasi della vita attraverso l’artigianato 

La Fondazione Cini riunisce il meglio dell’artigianato contemporaneo sull’Isola di San Giorgio. Quest’anno con la direzione artistica di Luca Guadagnino

All’ingresso e poi nel giardino, ma anche all’interno degli spazi della Fondazione Giorgio Cini, sono gli specchi ad accompagnare il visitatore per tutta la visita di questa edizione di Homo Faber,  la rassegna che fino al 30 settembre raccoglie sull’Isola di San Giorgio, nella laguna veneziana, il meglio dell’artigianato internazionale. Come un fil rouge simbolico, gli specchi – innegabilmente social-friendly – continuano a ricordarci, man mano che ci addentriamo nell’esposizione principale, che siamo noi i protagonisti di The Journey of Life, tema scelto per la kermesse. Un viaggio nelle varie fasi della vita (sia dell’individuo che collettiva e culturale), attraverso l’artigianato che, in un presente in cui progresso tecnologico mette in discussione il ruolo della manualità e della creatività dell’uomo come mai prima d’ora, sembra porsi in una posizione antitetica alla direzione globale. 

Dreams, Giulio Ghirardi © Michelangelo Foundation
Dreams, Giulio Ghirardi © Michelangelo Foundation

Homo Faber: l’artigianato di tutto il mondo si incontra a Venezia 

Con la curatela del regista Luca Guadagnino e dell’architetto Nicolò Rosmarini, il progetto espositivo nasce da un’idea di Hanneli Rupert, vicepresidente della Michelangelo Foundation, e offre all’osservatore un viaggio nel percorso della vita umana. Ad accoglierci è il labirinto di siepi della Fondazione Cini, che ci conduce simbolicamente all’inizio di questo pellegrinaggio esistenziale, svelando la prima sezione della mostra: la nascita, allestita nel chiostro, e poi l’infanzia, rappresentata con un allestimento immersivo che ricorda la stanza di un bambino. Al suo interno, giocattoli d’autore firmati dai migliori artigiani, sono esposti quali alla rinfusa nella cornice di una sala attentamente decorata con un drappeggio azzurro che vuole essere un tributo al grande architetto Carlo Scarpa. Si prosegue con la celebrazione: una maestosa tavolata che riunisce oggetti di ogni genere, dai servizi più fantasiosi a dei dessert sintetici.  

Circus, Carsten Nilsson, Artisan Alexandre Vazquez © Michelangelo Foundation
Circus, Carsten Nilsson, Artisan Alexandre Vazquez © Michelangelo Foundation

Le fasi della vita in “The Journey of Life” di Homo Faber 

A seguire, uno spazio multimediale invita l’osservatore a riflettere sul tema dell’eredità, sia individuale che culturale, nazionale e ancestrale, mettendo in evidenza le influenze antiche raccolte dagli artigiani nel corso dei secoli. Sboccia poi l’età dell’amore, raffigurata dai curatori attraverso una selezione di fragili e sgargianti composizioni floreali in vetro o in pietre e metalli preziosi. E poi ancora il viaggio, e il ritorno alla natura. Di spettacolare impatto è la sala dedicata al sogno, una dimensione mistica sospesa tra realtà e finzione: su uno specchio d’acqua fluttuano delle figure femminili, tutte vestite con lo stesso abito lungo, di diversi colori. Ai lati della sala, una schiera di maschere surreali di ogni tipo. Si arriva così all’aldilà, esaminato attraverso le modalità in cui viene interpretato dalle diverse civiltà: qui troviamo gli oggetti e gli strumenti rituali utilizzati nelle diverse culture, in tutto il mondo, per accompagnare l’essere umano in questo passaggio.  

Le parole di Luca Guadagnino 

Il mio lavoro, da sempre”, ha dichiarato Luca Guadagnino, il cui sguardo cinematografico e scenografico permea ogni angolo della rassegna, “è quello di raccontare una storia partendo dalle coordinate che mi vengono date. Questo concetto meraviglioso di ‘The Journey of Life’, diretto e universale, ci ha davvero spinto a scoprire come avvolgere al meglio il pubblico nell’architettura incredibile della Fondazione Cini, facendo in modo che le opere esposte non venissero sopraffatte dal contesto ma dando comunque grande rilevanza alla struttura. È stata un’esperienza straordinaria di riflessione su molte delle grandi ispirazioni che hanno fatto nascere le nostre idee, a partire da Carlo Scarpa fino alla storia di Venezia in quanto città d’arte”, ha concluso il regista.  
 
Laura Cocciolillo 

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Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo

Laura Cocciolillo (Roma, 1997), consegue la laurea triennale in Studi Storico-Artistici presso la Sapienza di Roma. Si trasferisce poi a Venezia, dove consegue la laurea magistrale in Storia delle Arti, curriculum in Arte Contemporanea. Specializzata in arte e nuove tecnologie…

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