10 mostre di design da vedere nel 2025 in Italia e all’estero
Dai mobili forgiati dalla cultura degli Shaker americani ai gioielli ibridati di Andrea Branzi, alla storia del mattone. Tra le tante esposizioni in programma nei prossimi mesi, ne abbiamo selezionate alcune che hanno tutte le carte in regola per conquistare appassionati del settore e curiosi
Per cominciare il nuovo anno col piede giusto, non c’è niente di meglio che programmare una serie di uscite culturali. Tra queste non possono mancare le grandi mostre dedicate al mondo del design in programma nei prossimi mesi nelle istituzioni italiane e internazionali, approfondendo temi di attualità e aspetti folcloristici della cultura italiana. Ecco una selezione.
La 24esima Esposizione Internazionale alla Triennale di Milano
Nello scatto realizzato dal fotografo sudafricano Johnny Miller liberando un drone nel cielo di un sobborgo di Buenos Aires, vediamo come le “villas miseria”, baraccopoli senza servizi né infrastrutture nate spontaneamente negli interstizi del benessere, costeggino letteralmente le ville con piscina dei residenti più abbienti. Il suo progetto basato sulle Unequal Scenes, scene che mostrano situazioni molto polarizzate dal punto di vista economico e abitativo, dà una lettura spaziale tanto immediata quanto efficace di uno dei problemi più pressanti del nostro tempo, quello delle diseguaglianze. Per Inequalities, che si preannuncia come uno degli eventi più importanti del 2025 (in programma dal 13 maggio al 9 novembre), si sono già messe in moto le energie di numerosi studiosi, curatori, artisti e ricercatori internazionali, da Gaia Vince a Telmo Pievani e da Hans Ulrich Obrist a Theaster Gates.
Inequalities, 24esima Esposizione Universale, Triennale di Milano
Dal 13 maggio al 9 novembre 2025
www.triennale.org
Un secolo di contaminazioni tra arte e industria all’ADI Design Museum di Milano
La mostra curata dallo scrittore e designer Stefano Casciani all’ADI Design Museum di Milano intende ricostruire gli intrecci tra arte e design dal 1915 al 2025. Un tema vasto e dalle moltissime ramificazioni che consente di riunire sotto lo stesso cappello ideale artisti prestati al design, progettisti interessati ai linguaggi delle arti visive – in particolare delle avanguardie – e figure eccentriche in equilibrio tra questi due mondi capaci di cogliere il meglio di entrambi. The Best of Both Worlds. Arte e design in Italia 1915-2025 aprirà al pubblico il 31 marzo 2025, a ridosso del Salone del Mobile.
The Best of Both Worlds. Arte e design in Italia 1915-2025, ADI Design Museum, Milano
Dal 31 marzo al 15 giugno 2025
www.adidesignmuseum.org
I gioielli di Andrea Branzi da 10 Corso Como a Milano
È già visitabile (e lo sarà fino al 16 febbraio) la retrospettiva dedicata ad Andrea Branzi (Firenze, 1938 – Milano, 2023) da 10 Corso Como, a Milano. Al centro c’è il rapporto del grande architetto e designer fiorentino con le arti applicate, e in particolare con i gioielli e gli oggetti preziosi in oro e in argento ibridati con materiali naturali come il legno e la pietra. Tra i pezzi più interessanti, in tensione tra natura e artificio, raccolti da Alessio de’Navasquez per Andrea Branzi. Civilizations without jewels have never existed, ci sono quelli appartenenti alle due serie realizzate in Belgio negli Anni Novanta, Silver & Gold e Silver & Wood. I primi sono ornamenti che incorniciano il volto e il corpo umano con motivi di fiori e foglie, i secondi compongono un servizio da tè in cui i bagliori lucidi dell’argento si ammorbidiscono grazie all’incontro con la solidità organica degli innesti in legno di betulla.
Andrea Branzi. Civilizations without jewels have never existed, 10 Corso Como, Milano
Fino al 16 febbraio 2025
www.10corsocomo.com
Tutto sul nuoto e dintorni al London Design Museum
Dal costume intero rosso da bagnina indossato da Pamela Anderson in Baywatch alle medaglie olimpiche, dall’avveniristico Speedo LZR Racer con inserti in poliuretano, alla piscina olimpica firmata da Zaha Hadid per le Olimpiadi di Londra nel 2012. La storia recente del nuoto è piena di oggetti rimasti per qualche motivo nella memoria collettiva. Splash! A Century of Swimming and Style, in programma in primavera al London Design Museum, ne presenterà oltre 200 selezionati dalla storica della moda Amber Butchart, autrice di documentari sulla BBC che esplorano le biografie di personaggi storici a partire dagli abiti che indossavano. Anche in questa esposizione, quindi, è lecito aspettarsi che il beachwear e la cultura materiale legata al mondo acquatico siano soprattutto il prisma attraverso il quale leggere l’evoluzione della società nel corso degli ultimi cento anni.
Splash! A Century of Swimming and Style, London Design Museum
Dal 28 marzo al 17 agosto 2025
www.designmuseum.org
Lo “stile Shaker” di ieri e di oggi in mostra al Vitra Design Museum in Germania
La loro estetica (nata come estensione di un credo religioso) ha influenzato il modernismo e continua a tornare di moda a ondate: sono gli Shaker, i seguaci della Società Unita dei Credenti nella Seconda Apparizione di Cristo, un ramo dei quaccheri nato nel Seicento in Europa e sbarcato negli Stati Uniti pochi decenni più tardi. Creatori di mobili semplici e funzionali, in linea con l’ideale di vita ascetica e comunitaria da loro perseguito, hanno ispirato con il loro lavoro alcuni dei grandi classici del design. La sedia con lo schienale a scala disegnata da un anonimo progettista Shaker, verso la metà dell’Ottocento, per esempio, è probabilmente servita da modello, conscio o meno, per la Ladder-Back Chair di Charles Rennie Mackintosh del 1903. La prossima estate, una mostra allestita al Vitra Design Museum dai Formafantasma – e organizzata insieme al Milwaukee Art Museum e all’Institute of Contemporary Art di Philadelphia – ricostruirà questa rete di corrispondenze, muovendosi tra l’America di due secoli fa e il mondo.
The Shakers: A World in the Making, Vitra Design Museum, Weil am Rhein (Germania)
Dal 7 giugno al 28 settembre 2025
www.design-museum.de
La Biennale di Saint-Etienne nel segno dell’esplorazione delle risorse
Si intitola Ressource(s), présager demain, una delle due mostre ufficiali che animeranno la Biennale di Saint – Etienne in Francia la prossima estate. Il progetto, a cura di Laurence Salmon, vede il contributo di nove designer-curatori, i quali approfondiranno il ruolo del progetto nella messa in moto del cambiamento economico e ambientale e nella creazione di nuovi mondi e immaginari.
Ressource(s), présager demain, 13esima Biennale Internazionale di Design di Saint-Etienne, Francia
Dal 22 maggio al 6 luglio 2025
www.citedudesign.com
Il focus sull’energia solare al MUDAC di Losanna
Dall’equinozio di primavera a quello d’autunno, il museo svizzero dedicato al design contemporaneo e alle arti applicate accoglie un approfondimento legato alla seconda edizione della Solar Biennale, l’evento legato all’energia solare nato in Olanda per iniziativa dei designer Pauline Van Dongen e Marjan Van Aubel. Con il titolo Soleil°s, la mostra costruisce un discorso collettivo sul tema attraverso installazioni, opere d’arte, materiali audiovisivi e progetti di design che sfruttano il sole in modi diversi. Il “registratore” ideato da Katharina Mischer e Thomas Traxler, i fondatori dello studio viennese Mischer’Traxler, nell’ambito del progetto The idea of a tree, per esempio, tiene traccia delle variazioni nell’intensità dei raggi nel corso della giornata e incorpora questi dati in una serie di tessuti dai pattern sempre diversi con cui ricoprire pouf e panche.
Soleil°s, MUDAC – Musée de design et d’arts appliqués contemporains, Losanna (Svizzera)
Dal 21 marzo al 21 settembre 2025
www.mudach.ch
Il mattone nell’architettura e nel design al CID del Grand-Hornu in Belgio
Il sito belga del Grand-Hornu, un ex complesso minerario che oggi ospita un interessante centro per l’innovazione e il design, ha nei mattoni rossi la sua cifra distintiva. La mostra in programma il prossimo maggio intende mettere al centro proprio l’elemento del mattone, raccontandone la storia recente attraverso il lavoro di 50 progettisti che lo usano nella maniera tradizionale, lo ricreano con materiali di origine biologica (o derivati da scarti industriali) o ancora lo decontestualizzano regalandogli nuove funzioni. Il titolo, What do you want Brick?, riprende una citazione dell’architetto statunitense Louis Kahn, il quale era convinto che i materiali portassero già in sé il proprio destino.
What do you want Brick?, CID-Centre d’innovation et de design du Grand-Hornu, Belgio
Dal 25 maggio al 28 settembre 2025
www.cid-grand-hornu.be
I progetti “game changer” al MoMA di New York
Che cosa hanno in comune i Post-It, il primo personal computer con mouse e interfaccia grafica lanciato da Apple nel 1983 e il logo I love New York col cuore disegnato da Milton Glaser nel 1976? Sono oggetti che hanno saputo fare quello che il design dovrebbe porsi sempre come obiettivo: risolvere problemi in maniera non convenzionale, applicando il pensiero laterale. Così nasce Turning Points in Design, la mostra dedica agli oggetti “rivoluzionari” progettati nel corso dell’ultimo Secolo, a cura di Paola Antonelli, e ospitata negli spazi del MoMA di New York dal prossimo 26 gennaio 2025. “Ogni oggetto ha una storia. Alcuni, inoltre, fanno la storia oppure la cambiano”, spiega la curatrice Antonelli. “Il design può aiutarci a orientare la rotta in una direzione positiva rendendoci consapevoli di eventuali comportamenti negativi e aiutandoci a correggerli. Può anche inventare nuovi comportamenti che incarnano nuovi obiettivi, per esempio la sostenibilità e la giustizia sociale”.
Pirouette: Turning Points in Design, The Museum of Modern Art, New York (USA)
Dal 26 gennaio al 18 ottobre 2025
www.moma.org
L’arte italiana del caffè in mostra in Brasile
Contraddistinta da rituali di preparazione e degustazione, l’arte italiana del caffè è stata da sempre oggetto d’interesse di diversi designer, spingendoli alla ricerca di nuove funzionalità e forme. Le caffettiere-icona, in particolare, sono tantissime, dalla mitica moka targata Bialetti alla Pulcina di Michele De Lucchi per Alessi (2015), passando per la Cupola di Aldo Rossi, con il fascino di una microarchitettura da tavola, l’Oggetto Banale disegnato da Alessandro Mendini con il gruppo Alchimia (1980) e le napoletane di latta di Riccardo Dalisi. Passione italiana: l’arte dell’espresso, il percorso tematico curato da Elisabetta Pisu attraverso gli oggetti di design italiano legati al caffè, attualmente al Museu do Café di Santos, in Brasile, nei prossimi mesi farà tappa anche a San Paolo.
Passione italiana: l’arte dell’espresso, Museu da Imigração do Estado de São Paulo, Brasile
Dal 21 febbraio al 26 maggio 2025
Epstudio.eu
Giulia Marani
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