Milano Design Week 2025: cosa vedere a Brera

Installazioni immersive che sfruttano la capacità generativa dell’intelligenza artificiale, collettive di designer stranieri, interventi site-specific, mostre dedicate ai materiali, nuove aperture: vi raccontiamo in anteprima alcune tra le oltre 300 iniziative che animeranno il quartiere degli artisti durante il Fuorisalone di aprile

Il distretto di Brera, uno dei più longevi della design week milanese – quest’anno in programma dal 7 al 13 aprile – segue come al solito la direttrice tracciata dal Fuorisalone con il quale condivide la regia. Spazio, quindi, al ragionamento intorno al tema dei Mondi connessi e a un dialogo tra reale e virtuale che però, pur accogliendo l’intelligenza artificiale tanto di moda, non rinuncia né alle relazioni umane né al fascino dell’esperienza tattile e dell’incontro con la materia. I numeri sono come sempre da capogiro: nel dedalo di vie del quartiere ci sono già oltre 200 showroom permanenti, ai quali si aggiungeranno moltissime altre location temporanee per arrivare a un totale di oltre 300 eventi organizzati nei giorni clou della seconda settimana di aprile.  Ecco quelli che secondo noi sono gli appuntamenti da non perdere, almeno sulla carta.

Il Brera Design Apartment secondo Zanellato e Bortotto

L’appartamento che è anche la “casa” del distretto tornerà protagonista con un nuovo progetto di interior a cura del duo creativo formato da Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto. I designer hanno concepito le diverse stanze come altrettante scatole cromatiche accomunate da un filo tematico: l’orizzonte. “Di solito rappresenta una linea di demarcazione, per noi invece vuole essere un tratto che unisce. In più, non ha una localizzazione precisa o una misura certa, lo vediamo in maniera diversa a seconda di dove ci posizioniamo”, spiegano. Ogni ambiente si ricollega a un’immagine che li ha ispirati nel loro percorso progettuale e creativo, dal caìgo – la nebbia fitta che a Venezia può anche far sparire l’orizzonte ammantando il paesaggio di mistero – al tramonto visto da un aereo in volo, passando per la campagna fotografata da Luigi Ghirri, le pendici dell’Etna e il deserto della Namibia. Questo progetto sarà visitabile fino alla fine di maggio.

Via Palermo, 1

Tokujin Yoshioka per Grand Seiko

La manifattura giapponese porterà in Italia uno dei più importanti designer del paese: Tokunin Yoshioka, conosciuto per le sue sperimentazioni visionarie con diversi materiali che hanno come comune denominatore la trasparenza. Sono sue, per esempio, le panchine simili a blocchi di ghiaccio che dal 2011 riflettono le sfumature dei capolavori impressionisti del Musée d’Orsay, a Parigi. La sua installazione a Palazzo Landriani, che immaginiamo spettacolare, si concentra sull’acqua con una scultura luminosa pensata per trasformarsi nel tempo come se fosse un blocco di ghiaccio.

Via Borgonuovo, 25

Glo For Art con l’artista Michela Picchi

Il nuovo capitolo del progetto di mecenatismo altruistico di Glo è basato sulla collaborazione con l’artista Michela Picchi, classe 1987, con un passato a Hong Kong. A lei e al suo universo scanzonato e pop è stato affidato il compito di invadere il cortile di un elegante palazzo al 18 di via della Moscova con un “mare” di onde coloratissime delimitate da campiture nere. “L’arte è un potente strumento di connessione, capace di arricchire la nostra esperienza umana, promuovendo l’empatia e l’inclusività”, dichiara Picchi “L’opera di quest’anno invita il pubblico a partecipare attivamente, creando un momento di unione e riflessione collettiva”.

Via della Moscova, 18

Mario Cucinella al Corriere Della Sera

Il cortile sul quale si affaccia la sede dello storico quotidiano, che si appresta a festeggiare i suoi 150 anni di vita nel 2026, ospiterà un’installazione di Mario Cucinella Architects con grandi bolle fluttuanti (in realtà cupole geodetiche) all’interno delle quali prenderà forma la Città Paradiso, una città del futuro ideale disegnata dall’intelligenza artificiale in base ai desideri espressi dai milanesi.

Ingresso da via Solferino, 26

L’installazione immersiva di Evastomperstudio in Piazza Gae Aulenti

Susciterà senz’altro curiosità anche la struttura percorribile in layher disegnata dallo studio Evastomper (fondato nel 2007 dall’architetto Giovanni Capri e dalla stylist Annalisa Nieddu) e popolata da piante con la consulenza del botanico Stefano Mancuso. La Portanuova Vertical Connection, questo il nome dell’installazione, si ricollegherà al tema dei Mondi Connessi in virtù del ruolo che l’AI avrà nell’esperienza dei suoi visitatori: sarà lei, infatti a tradurre in immagini e suoni proiettati su un videowall gli input da loro inviati attraverso pulsanti interattivi e sensori.

Piazza Gae Aulenti 

Formica (R)Evolution 

La formica, il laminato plastico brevettato da Daniel J. O’Conor nel 1913, ha un posto nel cuore di chiunque abbia una certa età. Nel periodo compreso tra gli Anni Quaranta e Settanta, infatti, è stato il materiale d’eccellenza per la fabbricazione di tavoli, sedie e cucine. Una mostra presentata da Formica Group nello spazio di FENIX Scenario ne racconterà la storia attraverso arredi iconici e pezzi da collezione.

Via Quintino Sella angolo Foro Bonaparte

Nel segno della materia

Chi si interessa alla ricerca materica avrà pane per i suoi denti. Materia 2.0, una realtà nata a Como e trainata dai social dove le sue moodboard hanno un grande successo, aprirà a Milano la più grande enciclopedia italiana dedicata ai materiali con oltre 1200 campioni. Tra piazza San Marco e i suoi chiostri, invece, tornerà dOT-design Outdoor Texture con la sottosezione dOT Materica, uno spazio curatoriale curato da Sabina Antonini e Alessandra Coppa con i concept di microspazi monomaterici realizzati da quattro studi di progettazione tra i più quotati (ATI Project, Lombardini22, Progetto CMR e Studio Marco Piva) e pensati per attività ricettive tipo glamping immerse nella natura.

Via Marco Polo 9 e piazza San Marco

Molteni&C nel suo nuovo palazzo e al Museo Poldi Pezzoli

La design week può essere l’occasione giusta per visitare Palazzo Molteni, il nuovo hub dell’azienda di design da poco inaugurato in via Manzoni del quale abbiamo parlato qualche settimana fa (link?). La dimora neoclassica trasformata da Vincent Van Duysen nella casa di un collezionista non sarà però l’unica location in cui ritrovare Molteni&C, che avrà anche una installazione dal titolo Letters to Milan al Museo Poldi Pezzoli, solo qualche numero civico più in là.

Via Manzoni, 9 e 12

House Of Swizerland, i creativi svizzeri 

Torna anche la collettiva di designer svizzeri alla Casa degli Artisti, una proposta che l’anno scorso ci era piaciuta per il modo in cui aveva riempito di colore e di ottimismo l’edificio storico di corso Garibaldi senza però snaturarlo. Questa volta il filo rosso sarà diverso, ma sempre improntato a una visione “positiva” e costruttiva del progetto: il focus sarà infatti sulle connessioni (seguendo le linee guida del Fuorisalone e del distretto) e sulla collaborazione come motore dello sviluppo del paese.

Via Tommaso da Cazzaniga angolo corso Garibaldi 89/A

Le collaborazioni tra moda e design

Lo avevamo già visto negli ultimi anni: i grandi brand della moda sono sempre più presenti negli eventi dedicati all’arte e al design. A Brera ci saranno Gucci, con i suoi Bamboo Encounters, una mostra curata da 2050+ nei chiostri di San Simpliciano con sette progetti realizzati da designer contemporanei e basati sull’uso pionieristico del bambù, e Loro Piana con La Prima Notte di Quiete, la riproduzione immersiva di un interno, con ogni probabilità raffinatissima, immaginata insieme a Dimoremilano.

Piazza Paolo VI e via della Moscova, 33

Giulia Marani

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Giulia Marani

Giulia Marani

Giornalista pubblicista, vive a Milano. Scrive per riviste italiane e straniere e si occupa della promozione di progetti editoriali e culturali. Dopo la laurea in Comunicazione alla Statale di Milano si specializza in editoria a Paris X-Nanterre. La passione per…

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