Una galleria d’arte ricrea l’atmosfera dell’appartamento di Karl Lagerfeld a Monte Carlo
La mostra prende spunto dall'incontro tra due giganti della creatività contemporanea: il visionario Karl Lagerfeld e il brand Memphis, fondato da Ettore Sottsass. Per l'occasione saranno esposti anche otto ritratti inediti dello stilista firmati da Francesco Vezzoli

Erano gli inizi degli Anni Ottanta quando Karl Lagerfeld (Amburgo, 1933 – Parigi, 2019) si trasferì a Monte Carlo, stabilendosi nell’edificio Roccabella,progettato da Gio Ponti. Insoddisfatto all’idea di una casa ordinaria, lo stilista decise di arredare l’appartamento esclusivamente con pezzi dello Studio Memphis, fondato da Ettore Sottsass e rinomato per il suo stile audace, avanguardista e provocatorio. L’appartamento fu quindi reinventato e trasformato in uno spazio fuori dall’ordinario, in cui mobili, ceramiche, illuminazione e decorazioni si fondevano in un’estetica surreale e provocatoria.
Un’atmosfera particolare e piena di brio che diventa protagonista di Francesco Vezzoli presents: Karl goes to Memphis. Tribute to an historic encounter in Monte Carlo, la mostra ospitata negli spazi della Galleria Almine Rech di Monaco, fino al 24 maggio 2025. Il progetto espositivo riunisce gli oggetti di design originali della residenza dello stilista ponendosi in dialogo con gli otto ritratti realizzati per l’occasione da Francesco Vezzoli (Brescia, 1971).

La mostra dedicata a Karl Lagerfeld alla Galleria Almine Rech di Monaco
Le opere esposte includono capolavori di Memphis come la libreria Carlton diSottsass, il Tawaraya Ring, un “ring di boxe domestico”, che è al contempo uno spazio e un mobile firmato da Masanori Umeda, la lampada Super di Martine Bedin, il tavolo Pierre di George J. Sowden, la sedia First e la lampada da tavolo Oceanic di Michele De Lucchi, il tavolo Brazil di Peter Shire, il carrello Hilton di Javier Mariscal, il divano Dublin di Marco Zanini e il “grattacielo da interni” Plaza di Michael Graves. Oggetti che permettono al pubblico di immergersi in una delle visioni più eccentriche e creative del design che ha segnato gli Anni Ottanta.

I ritratti di Karl Lagerfeld di Francesco Vezzoli in mostra a Monaco
A dialogare con i capolavori di Memphis ci sono otto ritratti di Karl Lagerfeld ricamati di Francesco Vezzoli, esposti in opulenti cornici barocche. Ispirate alle fotografie alle prime foto dello stilista, queste opere offrono una rara prospettiva sul suo io più autentico e spontaneo, diverso dalla figura ampiamente riconosciuta oggi: un individuo che amava i locali notturni, la scena sociale e gli scambi culturali che hanno caratterizzato la sua epoca.
Karl Lagerfeld: tra irriverenza e curiosità
“Tre qualità definivano Karl”, spiega Paloma Picasso nel suo testo di accompagnamento alla mostra. “Una cultura enciclopedica che coltivava instancabilmente, essendo una di quelle persone che necessitano di appena quattro o cinque ore di sonno; un amore per il presente che lo spingeva costantemente in avanti, senza mai fermarsi a guardare o tornare indietro; e infine, ma non meno importante, un innegabile senso dell’umorismo, evidente in tutte le sue creazioni, così come nella sua concezione della vita e nel modo in cui la esprimeva. Per me, il tratto distintivo di Karl era il suo umorismo caustico e irriverente, che permeava tutto ciò di cui si occupava”.
Valentina Muzi
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