Negli Stati Uniti il Walker Art Center avrà una sua Triennale di Design da autunno 2026
Obiettivo del museo d'arte contemporanea e di design di Minneapolis, in Minnesota, è quello di aprire un “forum dinamico” per indagare le modalità con cui il design influenza le nostre vite. Primo curatore è “l’italiano” Joseph Grima, insieme ad Asli Altay

Una celebrazione del design attraverso mostre, pubblicazioni e un public program: l’annuncio del Walker Art Center, prestigioso museo d’arte contemporanea e di design di Minneapolis, in Minnesota, del lancio di una nuova Triennale di Design dall’autunno 2026 aggiunge un nuovo tassello nel panorama del design negli Stati Uniti. L’idea è quella di creare un “forum dinamico” per indagare le modalità con cui il design influenza le nostre vite – tra oggetti tangibili, ambienti e sistemi interconnessi –, offrendo una lente attraverso cui osservare l’evoluzione delle narrazioni e dell’etica del design nel tempo.
Grima e Altay a capo della Triennale di Design del Walker Art Center
La Triennale ha quindi scelto di affidarsi, per la prima curatela, al famoso architetto britannico Joseph Grima, fondatore dello studio di architettura Space Caviar (che lavora all’intersezione tra design, tecnologia, teoria critica e sfera pubblica) nonché cofondatore di Alcova, l’appuntamento del design che si tiene ogni anno durante la Milano Design Week e Miami Art Week. Già editor in chief di Domus e direttore di Storefront for Art and Architecture a New York, Grima (che ha base a Milano) ha co-curato la prima Chicago Architecture Biennial nel 2014 e co-diretto la prima Istanbul Design Biennial nel 2012, curando mostre di primo piano e facendo parte di giurie internazionali (tra cui la Biennale di Architettura di Venezia del 2010); ha lavorato alla Triennale di Milano come Chief Curator of Design e dal 2017 è direttore creativo della Design Academy di Eindhoven. Ad affiancarlo sarà la responsabile del Design, della Comunicazione e dei Contenuti del Walker, nonché direttrice artistica della Triennale stessa, Asli Altay, già creative director di Apple e direttrice e fondatrice di Future Anecdotes, studio di design leader a Istanbul. Sempre nella capitale turca ha lavorato nella Istanbul Design Biennial, oltre ad aver seguito negli scorsi anni una mostra itinerante sull’architettura sovietica e la collezione permanente del Van Abbemuseum.

La nuova Triennale di Design del Walker Art Center dal 2026
La prima Triennale di Design del Walker Art Center sarà, secondo Grima, “una piattaforma incredibile per riflettere sulle opportunità e le sfide uniche che i designer devono affrontare oggi, e per sperimentare la profondità delle voci che emergono in risposta a questi contesti”. L’idea è che l’appuntamento getti luce sulle correnti trasformative del design, in primis il trend che, negli ultimi anni, ha visto molti designer allontanarsi dalla produzione di massa tornando a processi artigianali e pezzi unici: verranno presentate quindi opere singole e in edizione limitata tra mobili, illuminazione, tessuti e oggetti al confine con l’arte, e saranno accolti talenti locali e internazionali tra interessi comuni e diversi approcci concettuali e tecnici.
Il Walker Art Center tra arte e design
Il Walker Art Center nasce come galleria d’arte all’interno della casa del magnate del legname Thomas Barlow Walker, nel 1879. La sua villa su Hennepin Avenue a Minneapolis era, al tempo, l’unico luogo dedicato all’arte in città. Con gli anni la collezione crebbe fino a comprendere (grazie a un ampliamento della casa) 14 diverse gallerie tematiche, con dipinti appesi dal pavimento al soffitto, sculture classiche, mobili antichi e tappeti orientali. Dopo aver acquistato un terreno noto come Lowry Hill, Walker vi costruì un museo per ospitare le opere: nel 1927 aprirono ufficialmente le Walker Art Galleries, nel terreno che poi avrebbe accolto l’attuale Walker Art Center. Nei decenni il museo ha ampliato la propria collezione arrivando a 16mila opere, mentre il campus ha raggiunto i seimila metri quadri d’ampiezza con tanto di teatro, cinema e spazio verde collegato a un grande giardino di sculture, che accoglie tra le altre le celebri Twin Cities Spoonbridge e Cherry di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen. Proprio in questi anni inizia anche la storia del design al museo, con il primo direttore Daniel Defenbacher che avviò progetti innovativi come le Idea Houses I e II (1941, 1947), che presentavano le innovazioni nell’architettura domestica, nel design di prodotto e degli interni. Nel ’46 aprì quindi la Everyday Art Gallery, che offriva ambiziose mostre sul design creando un ponte tra i prodotti della vita moderna e il mondo (meno familiare) dell’arte moderna. Nell’autunno del 2023 il Walker ha lanciato Idea House 3, una nuova piattaforma di vendita al dettaglio (fisica e digitale) che ha portato nel contesto museale oggetti di design unici, pezzi di arredamento e testi essenziali sul design.
Giulia Giaume
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati