Il design mutageno che racconta la trasformazione di ambiente e società attraverso il progetto

Un’indagine sul potenziale trasformativo del design: attraverso Spazio Espositivo, iniziativa filantropica di Artribune che promuove fotografia e arte contemporanea, artisti e fotografi esplorano nuove relazioni tra ambiente, tecnologia e società

Ridefinire il presente per immaginare futuri possibili: è questo il cuore di “Design mutageno”, la nuova edizione di Spazio Espositivo, iniziativa filantropica di Artribune che promuove il lavoro di artisti e fotografi contemporanei. Il progetto indaga il ruolo del design come strumento di trasformazione sociale e ambientale. Attraverso nuove tecnologie e sguardi transdisciplinari, sette artisti e fotografi reinterpretano spazi urbani, oggetti quotidiani e scenari naturali. Vediamoli.

Dario Miale

Dario Miale
Dario Miale

È un fotografo pugliese attivo nel campo della fotografia commerciale e della ricerca visiva. Nel 2013 ha co-fondato, insieme al ceramista Giorgio Di Palma, il progetto multidisciplinare Sano/Sano, che affronta tematiche sociali con un approccio ironico. Il suo lavoro è stato pubblicato su riviste nazionali e internazionali e presentato in numerose mostre collettive.

Beni Bischof

Beni Bischof
Beni Bischof

Nasce in Svizzera e realizza lavori che si distinguono per un linguaggio intuitivo e ironico. Attraverso collage e interventi su materiali stampati, rielabora immagini tratte da libri, riviste e pubblicità per riflettere in chiave critica sulla banalità della quotidianità. Le sue opere sono state esposte in istituzioni come il Museum of Contemporary Art di Bordeaux e Sommer & Kohl a Berlino.

Lisa Jahovic

lisa jahovic Il design mutageno che racconta la trasformazione di ambiente e società attraverso il progetto
Lisa Jahovic

Vive e lavora a Londra. La sua ricerca si concentra sull’antropomorfismo, esplorando la dimensione performativa della fotografia e il rapporto tra oggetti quotidiani e narrazione visiva. Alternando fotografia, cinema e scultura, crea composizioni in cui il banale assume nuove connotazioni poetiche. Tra i suoi progetti recenti figurano la mostra personale The Third Drawer alla Flowers Gallery e la partecipazione a Photo London e Paris Photo nel 2024. Il suo lavoro è stato pubblicato su testate internazionali come The Guardian, British Vogue e Zeit Magazine.

Xavi Bou

Xavi Bou
Xavi Bou

Nato a Barcellona, Xavi Bou ha un background in Scienze Naturali e Fotografia. Dopo aver lavorato per 15 anni nella fotografia di moda e pubblicità, ha sviluppato il progetto Ornithographies, che dal 2015 esplora le traiettorie invisibili degli uccelli in volo attraverso un metodo innovativo di visualizzazione. Il suo lavoro, a metà tra arte e scienza, è stato esposto a livello internazionale e pubblicato da riviste di prestigio. Attualmente sta ampliando la sua ricerca verso nuovi soggetti e tecniche, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali.

Gregoire Grange

gregoire grange Il design mutageno che racconta la trasformazione di ambiente e società attraverso il progetto
Grégoire Grange

Racconta la realtà senza artifici, lasciando che l’ordinario si esprima con naturalezza. Fotografo di Bordeaux, non cerca di trasformare il quotidiano in qualcosa di straordinario, né di renderlo più vivace o surreale. Il suo sguardo si posa sulle cose semplici: auto parcheggiate, caffè vuoti, dettagli apparentemente insignificanti come un bicchiere di McDonald’s abbandonato durante un viaggio negli Stati Uniti. Nulla viene enfatizzato o idealizzato, e proprio in questa sincerità risiede la forza delle sue immagini. Perfettamente composte, restituiscono frammenti di vita che ci appartengono, rivelando la bellezza discreta dell’ordinario.

Fabrizio Albertini

Fabrizio Albertini
Fabrizio Albertini

Regista e fotografo nato nel 1984, Fabrizio Albertini si è diplomato in Regia e Produzione al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano. I suoi lavori sono stati selezionati da festival cinematografici internazionali, tra cui il Festival del Film di Locarno e il Solothurner Filmtage, e le sue serie fotografiche esposte presso istituzioni come Aperture Foundation (New York) e SK Stiftung Kultur (Colonia). Ha pubblicato diversi libri fotografici, tra cui Diary of an Italian Borderworker (2016) e Il Giardino (2024). Il suo lavoro si muove tra documentario e finzione, indagando il rapporto tra immagine e narrazione.

Nico Palmisano

Nico Palmisano
Nico Palmisano

Si avvicina alla fotografia nel 2015, dedicandosi allo studio della comunicazione visiva. Laureatosi in Fotografia presso lo IED di Roma, attualmente frequenta la specialistica in Progettazione Grafica ed Editoriale per la Fotografia all’ISIA di Urbino. Palmisano utilizza la fotografia per indagare fenomeni sociali e territoriali, esplorando la relazione tra paesaggio, identità e trasformazione dello spazio.

Alessia Caliendo

Le puntate precedenti di Spazio Espositivo:

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Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

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