Dove si trova la felicità? Il Fidenza Village anima la Milano Design Week con una mostra all’Università Statale

Fidenza Village partecipa alla Milano design week con l’opera immersiva e fluttuante “Oasis of Happiness” del duo francese Pangea, ovvero la fashion designer Colombine Jubert e l’artista Läetitia rouget

Fidenza Village è sempre più protagonista nel panorama internazionale del design e della creatività. Lo conferma la sua terza partecipazione alla mostra-evento curata da Interni (mensile di design di Mondadori) quest’anno intitolata CRE-ACTION, pensata per la Milano Design Week e ospitata nello spazio espositivo della sede di Via Festa del Perdono dell’Università degli Studi di Milano fino al 17 aprile.

La mostra di Fidenza Village all’Università di Milano

Così, la cittadella dello shopping di lusso (targata The Bicester Collection) nel cuore dell’Emilia, a un’ora d’auto da Milano, dopo essere diventata un palcoscenico per l’arte urbana, ora presenta presso il chiostro dell’Università Statale di Milano Oasis of Happiness, un’opera frutto della collaborazione con Pangea, il visionario duo francese formato dalla fashion designer Colombine Jubert e l’artista della ceramica Läetitia rouget: insieme costruiscono spazi per sognare.

Oasis of Happiness. Photo Federico Avanzini
Oasis of Happiness. Photo Federico Avanzini

L’opera del duo Pangea “Oasis of Happiness”

E lo fa attraverso installazioni immersive e colorate come Oasis of Happiness, ispirata al tema conduttore dell’edizione di quest’anno di Interni. Ci sono sia l’AZIONE – una struttura in costante movimento, attivata dall’aria che circola, che invita i visitatori a entrare, esplorare e farsi coinvolgere – sia la REAZIONE, un potente contrasto con l’architettura dell’università, che suscita curiosità e sorpresa. Gli archi cinquecenteschi del chiostro sono rivestiti di tessuti fluttuanti che invitano il pubblico ad attraversare otto porte simboliche per passare da uno spazio all’altro, ma anche da uno stato d’animo all’altro, grazie ai simboli ricamati a mano sulle stoffe.

Oasis of Happiness. Photo Federico Avanzini
Oasis of Happiness. Photo Federico Avanzini

I simboli ricamati sulle porte fluttuanti

Ogni elemento ha un significato: la mano rappresenta le relazioni umane, l’atto di tendere la mano, creare legami e condividere momenti di unione; la pianta incarna il mondo naturale, fonte di armonia e rinnovamento, e ci ricorda che la gioia deriva dall’essere in sintonia con la vita al di là di noi stessi; la luna e le stelle evocano la vastità del cosmo, simboleggiando le infinite possibilità di connessione e di scoperta di sé. E poi ancora il fagiolo racchiude l’essenza della trasformazione, un piccolo ma potente seme di potenziale e cambiamento; il sentiero e le costellazioni tracciano i legami invisibili che uniscono persone, luoghi e idee. Una dimostrazione che felicità si trova nelle relazioni tra gli individui, la natura e l’universo.

Dopo la Design Week “Oasis of Happiness” si sposta a Fidenza Village

Dopo la Design Week, a partire dal 25 Aprile, Oasis of Happiness si sposterà a Fidenza Village, dove verrà presentato in una veste nuova. Le porte si trasformeranno in elementi interattivi, invitando i visitatori a stupirsi del movimento dei tessuti, dei giochi di luce e dell’interazione dinamica tra arte e persone.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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