Sodalizio importate, nel segno dell’identità britannica, celebrando la grande tradizione scultorea del ‘900 e la classicità sartoriale: arte e moda insieme, per la fashion week londinese, dove ha debuttato la nuova collezione Burberry, brand simbolo dell’eleganza sobria, borghese e minimale made in UK. L’ispirazione arriva dalle sculture di Henry Moore, nato nel 1898 a Castelford, la stessa città dello Yorkshire in cui si trova lo stabilimento che produce il mitico trench coat.
Celebre per le sue forme pure, morbide, in cui i pieni e i vuoti definiscono l’enigma della figura umana, Moore ha messo a punto un’astrazione personalissima, che lascia risuonare un arcaismo dolce, proiettandosi al contempo verso la sintesi anti-narrativa della modernità.
UNA COLLEZIONE DI CAPPE GIOIELLO
Burberry e la Henry Moore Foundation, lo scorso 27 febbraio, hanno dato vita a un insolito show, presso la splendida Makers House di Soho. Da un lato una mostra, dal titolo Henry Moore: Inspiration & Process, che ha raccolto alcune delle sue sculture più note, una serie di bozzetti e di maquette; dall’altro la passerella, in cui 78 esclusive mantelle d’alta sartoria, realizzate a mano, hanno sfilato tra suggestive scenografie e richiami all’iconografia di Moore.
Tutti i modelli, costruiti a partire da una riflessione sulla scultura modernista, restituiscono la forza espressiva di forme sontuose, candide, aristocratiche, fra intarsi, pieghe, balze, rouches, gorgiere vittoriane, piumaggi, perle, merletti, tagli asimmetrici nuvole di organza… Una bellezza prepotente e austera, che non esclude il sogno, il senso della meraviglia, la curva del corpo e la luce spirituale.
Dopo il debutto londinese la mostra farà tappa in altre città, tra cui Parigi, Tokyo e Los Angeles, mentre i modelli esclusivi Burberry sono tutti acquistabili sul sito della maison.
– Helga Marsala
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