Una pratica raffinata del taglia e incolla, sospesa tra ironia a accenti surreali, è al centro della ricerca dell’artista olandese Ruth van Beek (Zaandam, 1977), appassionata di micro architetture visive, da generare con l’arte della sovrapposizione, dell’accostamento e della rimodulazione formale. E sfilano frammenti di fotografie che diventano sculture, ritagli di giornale, vecchie foto di famiglia, piante esotiche, frutti, paesaggi, archivi di forme comuni e di memorie personali: il tutto ricombinato e risignificato con estrema delicatezza e con un gusto per l’incantesimo, sul filo dell’immaginazione.
Coi suoi lavori ha giocato il brand Marni, per la sua capsule collection Primavera/Estate 2017. Ne è venuta fuori una serie di T-shirt e top in jersey di cotone stampati, camicie in popeline, shopping bag in PVC e giacche a vento, che attraverso tagli, pieghe e accostamenti insoliti danno vita a immagini multilivello. Costante l’uso di colori pastello, come i riferimenti alla natura e gli innesti decorativi fra il geometrico e il floreale. Una galleria di creazioni ricercate, che diventano piccole opere d’arte da indossare. Disponibile nelle boutique Marni e su marni.com.
– Helga Marsala
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati