Altaroma riparte dal PratiBus District. Fra talenti emergenti e maison storiche
Dal 24 al 27 gennaio torna la kermesse capitolina dedicata alla moda che sceglie un nuovo headquarter di 5mila metri quadrati nel quartiere Prati, restando fedele alla mission ormai consolidata di vetrina per i designer emergenti. Senza dimenticare l'incontro con l'arte e il savoir faire degli storici atelier capitolini, mentre Clara Tosi Pamphili e Alessio de' Navasques presentano “A.I. The Artist's Table”, il nuovo progetto creativo che è un viaggio nel mondo dell'artigianalità e del “fare”.
Dalle suggestioni da set di Cinecittà, che nella scorsa edizione estiva hanno incantato stampa e buyer, al PratiBus District di viale Angelico, spazio multifunzionale simbolo di riqualificazione urbana dell’ex deposito Vittoria dell’Atac trasformato per l’edizione invernale della kermesse Altaroma, in programma dal 24 al 27 gennaio, nel nuovo quartier generale della moda capitolina. E se la manifestazione punta come di consueto alla valorizzazione e promozione dei talenti emergenti, l’incursione delle maison storiche (e non) è la ciliegina sulla torta fra le tante proposte dei new talent che calcheranno le passerelle a colpi di creatività, estro e, si spera, ricerca estetica e stilistica. La maison Gattinoni, con il direttore creativo Guillermo Mariotto, sceglie per la presentazione della collezione alta moda primavera-estate 2019 il Macro Asilo, progetto sperimentale ideato da Giorgio de Finis, che ha trasformato il museo d’arte contemporanea di via Reggio Emilia in un organismo vivente “ospitale”.
Vertigo è invece la performance di Sylvio Giardina al Mattatoio di Testaccio, tra visioni oniriche e fascino couture, mentre ritornano in calendario Giada Curti, Nino Lettieri a Palazzo Brancaccio e Sabrina Persechino, quest’ultima con la sua collezione Dynamic.
Grande assente il maestro Renato Balestra. Arte, artigianato e fashion design sono i fiori all’occhiello del progetto espositivo A.I. Artisanal Intelligence, curato da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasques, che con la nuova avventura The Artist’s Table invita a sedersi a tavolino per ammirare e imparare il lavoro e il pensiero di quattro maestri contemporanei.
E condividere l’esperienza della creazione attraverso la comunicazione visiva e la tessitura collettiva con Livia Crispolti. Novità? L’edizione sarà aperta dalla cerimonia di premiazione del progetto, promosso dal Parco Archeologico del Colosseo e da Altaroma, dedicato alle accademie e alle scuole che hanno realizzato le divise per il personale tecnico e di vigilanza del parco.
I GIOVANI
Grazie al sostegno dei soci (Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Risorse per Roma e Città metropolitana di Roma Capitale) con il supporto del Mise e di Ice Agenzia, Altaroma continua la sua vocazione verso l’internazionalizzazione del made in Italy anche all’estero. In particolare per i giovani. Nella sezione Fashion Hub, che ospita gli emergenti, al via la terza edizione di Showcase, che coinvolgerà numerosi brand per gli accessori e l’abbigliamento con la visione più ampia di sostenere i nuovi talenti non solo in Italia. Tra i vari nomi che presenteranno le loro creazioni in questa stagione, solo per citarne alcuni, ci saranno Adrianhats, A-Lab Milano, Cordien, Dream Yourself, Gaetano Pollice, Gaiofatto, Giulia Boccafogli (24 gennaio), Camera Creativa, Co.Ro, Damiano Marini, Dassù Y Amoroso, Hibourama, Michele Chiocciolini, Obligé, Rossorame (25 gennaio). Poi 0770, Adelaide C., Alessandra Micolucci, Carla Sorrenti, Ecletta, Federica Berardelli, Federico Cina, Giulia Barela Jewelry, Lalla’s, Les Jeux du Marquis, Maria Lamanna, Morfosis (26 gennaio). E ancora 011eyewear, Bav Tailor, Beblasé, Caterina Moro, Gala Rotelli, Italo Marseglia, Saisei, Yekaterina Ivankova (27 gennaio). Negli spazi espositivi sarà possibile ammirare le cinque collezioni dei finalisti dell’ultima edizione del concorso di scouting di Who Is On Next?, promosso da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia, con Delirious Eyewear, Maissa, Woobag per gli accessori e MTF Maria Turri (vincitrice WION? 2018) e Cancellato per l’abbigliamento. Gli ex finalisti di WION Angelia Ami, Leo Studio Design, MRZ – Simona Marziali, invece, porteranno sulla catwalk le loro collezioni ready to wear autunno-inverno 19/20 accanto a, tra gli altri, Asciari, Edithmarcel e Martina Cella, designer provenienti anche da Showcase. Non mancherà il focus sulla formazione con i final work dell’Accademia Costume e Moda, dell’Accademia Koefia, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dell’Accademia Moda Maiani, dell’Accademia del Lusso e ci sarà un’installazione dell’Accademia Altieri Moda e Arte.
DAL MONDO
Uno sguardo sul mondo arriverà con la sfilata collettiva International Couture, promossa dall’Istituto Culturale Italo Libanese, che ha l’obiettivo di rafforzare le sinergie con altri Paesi grazie al comune linguaggio della moda, e World of Fashion a cura di Nino Graziano Luca. Torna l’appuntamento con Portfolio Review, giunto alla sua ottava edizione, sotto la supervisione di Sara Sozzani Maino (deputy editor di Vogue Italia e Head of Vogue Talents) e Simonetta Gianfelici (talent scout e Head of project Who Is On Next?), dedicato ai creativi che, per la prima volta, hanno un approccio con il mondo della moda e desiderano che i propri lavori possano essere valutati dall’occhio critico degli esperti. Quaranta progetti di wearable technology provenienti da 14 Paesi (Argentina, Francia, Turchia, Usa, Venezuela e altri) daranno vita alla Fashion Digital Night, iniziativa promossa da Fondazione Mondo Digitale che proporrà anche Fashion Hub 4.0: un percorso espositivo temporaneo realizzato con biomateriali e uno spazio di digital fabrication con live show e produzione di accessori personalizzati. Ospite del talk “Roman’s Romance” all’Auditorium del Maxxi, quinto incontro confidenziale con personalità di spicco del fashion system volto a sottolineare l’amore per la Capitale, sarà Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e ceo di Biagiotti Group. Da non perdere il 24 gennaio, alle ore 19 nella Sala 2 del PratiBus District, la proiezione di Love, Cecile, documentario sul costumista e fotografo Cecil Beaton e l’incontro con la regista Lisa Immordino Vreeland, che in passato ha diretto Diana Vreeland: The Eye Has to Travel, intenso biopic sulla storica direttrice di Vogue America.
‒ Gustavo Marco P. Cipolla
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