Sarà il complesso dei Musei Capitolini di Roma il sito che ospiterà la sfilata della collezione Cruise 2020 di Gucci, in programma il prossimo 28 maggio. Alessandro Michele, Direttore Creativo di Gucci, sceglie così un altro luogo intriso di storia e arte per esibire le sue nuove creazioni, come già accaduto con le collezioni Pre-Fall 2019, presentate all’interno dei parchi archeologici di Pompei, Ercolano e Selinunte.
LE COLLEZIONI CRUISE DI GUCCI
“Le collezioni Cruise”, come spiega Clara Tosi Pamphili in questo articolo, “una volta erano dedicate ad un abbigliamento da vacanza, dal termine che significa crociera; oggi rappresentano l’appuntamento più significativo nel mondo della moda. Sono eventi fondamentali per le maison che cercano ambientazioni sempre più importanti, dove la scenografia è fondamentale per accogliere un selezionato pubblico di stampa, clienti facoltosi e celebrità”. In linea con la vision di Alessandro Michele, che ha fatto della passione per l’arte il tratto distintivo della sua direzione creativa, le sfilate delle collezioni Cruise di Gucci trovano ambientazione in luoghi intrisi di storia e bellezza senza tempo e in spazi deputati alle arti e alla cultura: la Dia-Art Foundation a New York, i chiostri dell’Abbazia di Westminster a Londra, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze e l’antico sito degli Alyscamps ad Arles. In particolare, la Cruise 2018 era stata pensata per Atene, ma il rifiuto greco ha portato la maison a scegliere come “alternativa” la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Un successo che è stato suggellato anche da un hashtag creato ad hoc, ovvero #graziegrecia. La Cruise 2019 invece è stata presentata nella Promenade des Alyscamps ad Arles, luogo che ha ispirato Vincent van Gogh e Paul Gauguin, su una passerella di fuoco ispirata alla Divina Commedia di Dante.
L’IMPEGNO DI GUCCI PER I MUSEI CAPITOLINI
Nel corso dei prossimi due anni, Gucci contribuirà al progetto di recupero della Rupe Tarpea, la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio, dalla quale – secondo la tradizione – fino al I secolo d.C. venivano gettati nel sottostante Foro Romano i traditori della Patria condannati a morte, che in questo modo venivano simbolicamente espulsi dall’Urbe. Un impegno, questo, che Gucci si assume per promuovere e valorizzare uno dei complessi museali più antichi al mondo: risale infatti al 1471, a opera di papa Sisto IV, la nascita della prima raccolta pubblica di opere antiche, che comprende i celebri bronzi raffiguranti la Lupa Capitolina, lo Spinario, il Camillo e anche i frammenti del colosso di Costantino.
– Desirée Maida
www.gucci.com
www.museicapitolini.org
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati