Presidente e Direttore Creativo della azienda che porta il nome di Ottavio e Rosita Missoni la terzogenita Angela è oggi alla guida dell’azienda fondata alla metà del secolo scorso, per l’esattezza nel 1953, che deve la sua fortuna alla produzione di modelli non convenzionali di maglieria. Il padre Ottavio amava dire di essere stato capace di far lavorare i telai tedeschi del suo maglificio in modo sbagliato. I tecnici della casa madre che li producevano se ne andavano ogni volta dallo stabilimento di Sumirago (in provincia di Varese) scuotendo la testa per il disappunto. Ma questo è storia, ormai già forse leggenda.
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MISSONI: LA STORIA DELLA AZIENDA
Sotto la direzione di Angela ora l’azienda fattura circa 150 milioni di euro ogni anno esporta il 75% della sua produzione e impiega approssimativamente 300 dipendenti. All’inizio di questo maggio 2020 da Missoni è arrivato Livio Proli in qualità di Amministratore Delegato arruolato per sviluppare il business di Missoni, anche alla luce delle nuove condizioni sociali, economiche e finanziarie che si andranno a ridefinire sui mercati internazionali per gli effetti della pandemia. Proli proviene dal Gruppo Armani dove ha ricoperto le cariche di Direttore Generale e Consigliere Delegato di Giorgio Armani Spa, di Presidente e AD delle società GA Retail Srl e GA Operations Spa, nonché la Presidenza di Olimpia Basket Milano.
ANGELA MISSONI: IL FUTURO DEL FASHION
Si trova ora insieme ad Angela ad affrontare una situazione imprevista e imprevedibile almeno sino allo scorso 22 febbraio quando Angela ha fatto uscire in passerella le sue modelle per la sua ultima sfilata milanese. Ora per le collezioni uomo di luglio (già ufficialmente sospese ovunque) e – almeno stando alle previsioni di Angela – anche per quelle di settembre gli interrogativi sono molti e complessi. E le soluzioni nessuno sembra averle in tasca. Fedele allo spirito del clan Missoni anche in questo podcast Angela parla a cuore aperto, senza inutili peli sulla lingua. Concreta il giusto, preoccupata il giusto, ma tuttavia per niente pessimista, indica parecchi nodi da sciogliere: pure quelli non esclusivamente creati al settore maledetto virus, che di certo a causa sua hanno però subito un’accelerazione. Anche il messaggio conclusivo – solo apparentemente leggero – Angela lo lancia con grande spontaneità. Se non altro fa bene al cuore.
– Aldo Premoli
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