L’Haute Couture autunno/inverno 2022-23: è boom di marketing e messaggi inclusivi

Ecco come è andata l’ultima Fashion Week parigina dedicata all’Haute Couture, con le collezioni autunno/inverno 2022-2023: da Balencianga a Schiaparelli, da Chanel ad Armani (e non solo)

La stagione parigina dell’Haute Couture si è conclusa. La kermesse ha dimostrato, ancora una volta, il suo potere espressivo che, nell’ordine dell’Alta Moda, si traduce in abiti di alta sartorialità. Va sottolineato, però, che la moda è diventata baluardo comunicativo dei tempi che corrono, ponendo l’attenzione al messaggio – sempre più inclusivo – più che alla silhouette degli abiti. Ciò che è emerso è il ricorso a una comunicazione spietata sui Social con post sempre più diretti, visualizzati e commentati. Quest’arte è definita “boom del marketing”: l’attenzione si focalizza sulla missiva; si sprecano fiumi di inchiostro e intere pagine di giornale.

Dior Haute Couture Fall Winter 2022 2023

Dior Haute Couture Fall Winter 2022 2023

HAUTE COUTURE 2022-23. LA SFILATA DI BALENCIAGA

Ne sa qualcosa Balenciaga. Demna Gvasalia, dopotutto, è il mago dell’intrattenimento. Qualsiasi collezione lui firmi è commentata giorni e settimane. L’Haute Couture autunno/inverno 2022-23 è un omaggio, in sintesi, alla storia della griffe fondata da Cristóbal Balenciaga nel 1937. Per la prima volta, una collezione Haute Couture viene presentata see-now-buy-now, rendendo possibile acquistare, quasi in simultanea, alcuni capi presentati durante il défilé. Questo segna un nuovo passo dell’Alta Moda che scende dal suo piedistallo a favore della street culture. In passerella, ricavata negli spazi della nuova boutique parigina della griffe, sfilano capi adattabili alla vita quotidiana. Gli abiti di alta sartoria lasciano il passo a indumenti comodi, sicuramente meno leziosi. La 51esima sfilata del marchio vede sfilare quattro donne icona che meglio rappresentano l’estetica della griffe:Kim Kardashian, Nicole Kidman, Dua Lipa e Naomi Campbell. Olivier Rousteing torna all’Alta Moda dopo una breve parentesi in Balmain Haute Couture, presentata l’ultima volta nel 2020. Lo stilista francese risponde alla chiamata di Jean Paul Gaultier che dopo aver detto addio alle scene, ha pensato di offrire la possibilità, ad alcuni talenti della moda, di disegnare l’unica linea moda tenuta in attività: l’Haute Couture, appunto. La collezione è dedicata alla pop star degli anni Ottanta/Novanta, Madonna. “Era in anticipo sui tempi nel parlare di libertà di espressione”, dice di lei. Il progetto offre un excursus dell’intera storia della griffe, che esplose con Il Blond Ambition World Tour del 1990 sino alla collezione prêt-à-porter del 1994, quando lo stilista francese lanciò la moda dell’abito tatuato.

Haute Couture Parigi, autunno-inverno 2022/2023. BALENCIAGA 51, Look 56_Nicole Kidman

Haute Couture Parigi, autunno-inverno 2022/2023. BALENCIAGA 51, Look 56_Nicole Kidman

HAUTE COUTURE 2022-23. LA SFILATA DI SCHIAPARELLI

Ha fatto parlare molto di sé anche la collezione firmata da Daniel Roseberry per Schiaparelli.  “Negli ultimi anni, sembra che la moda abbia fatto di tutto per dimostrare di non essere sciocca”, fa sapere lo stilista attraverso un comunicato stampa. “La pressione che i designer sentono di dover esprimere sulla situazione politica, sul disastro climatico in corso, sulle disuguaglianze tra persone di razza e sesso diversi, in un’epoca di guerra, ha portato a lavori straordinari. Per non parlare del riavvicinamento del nostro settore alla cultura nel senso più ampio e interessante, di un vero coinvolgimento con la realtà globale”. Per Roseberry, l’inclusività (che abbraccia diversi territori) è il deterrente, un compromesso, per fare moda sensibilizzando l’opinione pubblica. Tra seni nudi e impalcature metalliche in oro, la moda anni ’50 incede a passo sicuro: comoda, femminile e leziosa come solo Schiaparelli sa offrire.

Schiaparelli Haute Couture Parigi, autunno-inverno 2022/2023

Schiaparelli Haute Couture Parigi, autunno-inverno 2022/2023

HAUTE COUTURE 2022-23. LA SFILATA DI CHANEL

Più rilassata è, sicuramente, la proposta di Chanel. Virginie Viard sembra davvero comoda nel suo, che non riesce a valicare la sua comfort zone. Rifacendosi alla moda anni Trenta, l’ex braccio destro di Karl Lagerfeld e oggi direttore creativo della Maison dalla doppia C, propone una serie di abiti dalla linea scivolata e il punto vita che scende qualche centimetro in più, rispetto l’ordinario. La nuova flapper girl. ““In questa nuova collezione – sostiene Viard – ci sono completi, abiti lunghi così come furono immaginati da Mademoiselle Chanel nel 1930: aderenti al corpo pur avendo delle spalle strutturate, plissettati come l’abito nuziale”. Grande forza espressiva per il pizzo che, assieme all’iconico tweed, si propone di dare ritmo alla collezione; questo è stato “intagliato e rilavorato, non ricamato bensì ridipinto”. Conclude Virginie, “gli abiti restano leggeri, femminili, disegnati per essere indossati. Io per prima non saprei fare altrimenti“.

HAUTE COUTURE 2022-23. LA SFILATA DI ARMANI

Alla vigilia del suo ottantottesimo compleanno, Giorgio Armani (Piacenza – 11 luglio 1934) si regala una sfilata rigorosa nella sala per concerti Salle Pleyel. Fedele alle origini, il re indiscusso della moda italiana propone i suoi iconici capi, riletti in chiave contemporanea. La sfilata Giorgio Armani Privé Autunno Inverno 2022-23 offre una fuga nei sogni e nella creatività. Giacche sofisticate e allungate che si adornano di ricami;  i pantaloni abbracciano forme curvilinee per poi stringersi alla caviglia;  abiti lunghi senza spalline sono luccicanti e quasi senza peso. I motivi optical degli abiti da giorno sono interrotti da macchie di colore brillante che accendono la tavolozza di bianchi, neri e blu con accenni di blu e rosa intensi. La luce rifratta dal ricamo prende il sopravvento in un persistente movimento magico che trasmette un messaggio di pura energia femminile.

Dior Haute Couture Fall Winter 2022 2023

Dior Haute Couture Fall Winter 2022 2023

HAUTE COUTURE 2022-23. LE SFILATE DI DIOR E FENDI

Il manifesto femminista continua a essere il vero fil rouge nelle sfilate di Christian Dior. Maria Grazia Chiuri, per la collezione Haute Couture autunno/inverno 2022-23, si ispira a un’artista ucraina, Olesia Trofymenko, facendo eco ai gravissimi fatti di cronaca internazionale. È evidente che la moda, in questo determinato contesto storico, divulghi solidarietà al popolo ucraino. Lo scambio artistico si traduce in ricami folkloristici e con un dettaglio che unisce tutti i popoli e religioni, l’Albero della Vita. Un messaggio di lotta e di positività attraverso ricami leggiadri, perline tridimensionali e strutture interne che rendono gli abiti, una corazza glamour. A chiudere la kermesse, la griffe romana Fendi, con abiti lingerie, dal peso impalpabile. Kim Jones, co-direttore creativo del marchio, porta in passerella abiti eterei e dalla linea minimale. La silhouette sobria è enfatizzata da tagli a sbieco e ricami realizzati a mano. La collezione è uno scambio culturale con il Giappone: i contrasti del tessuto, infatti, sono stati realizzati con lembi di seta recuperati dai kimoni e riadattati dagli artisti artigiani di Kyoto.

– Stefania Carpentieri

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Stefania Carpentieri

Stefania Carpentieri

Studi umanistici e la passione per la moda che racconta, sin dal suo debutto nell'editoria, su testate giornalistiche nazionali. Dopo un lungo periodo impegnato al rifacimento di un'importante opera enciclopedica, lancia il suo progetto editoriale. Il suo mantra è Memento…

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