È da una “luminosa e potente esplosione stellare”, una supernova, che viene generata la collezione autunno – inverno 2023/24 di Marco Rambaldi, presentata in passerella il 22 febbraio durante la Milano Fashion Week. Così lo spettatore viene catapultato tra “il buio e le infinite possibilità dell’anima”, momento in cui il giovane stilista riflette sull’erotismo del nuovo millennio rifugiandosi in cristalli Swarovski, pellame avvolgente e trasparenze. Tutti elementi tipici della vita notturna dei club. Ma quell’idea moderna di sensualità, portata avanti da Rambaldi, oggi trova sfogo in un casting più inclusivo, composto da corpi diversificati ed autentici. Ieri, invece, veniva spiegata da “Pensiero stupendo” di Patty Pravo, che ha concluso la sfilata e accompagnato per l’ultima volta le modelle e i modelli nel mondo post-esplosione stellare creato da Marco. Libero da qualsiasi costrizione.
CHI È LO STILISTA MARCO RAMBALDI
Marco Rambaldi nasce a Bologna nel 1990 e si laurea in Design della Moda all’Università IUAV di Venezia nel 2013. Il debutto nel calendario della moda di Milano avviene circa un anno dopo, quando vince il concorso Next Generation. Dopo essersi fatto conoscere dagli addetti, non si ferma e nel 2017 si posiziona tra i finalisti di Who Is On Next?, progetto di fashion scouting ideato e realizzato da Altaroma con Vogue Italia. Ad oggi è tra gli stilisti emergenti più discussi ed apprezzati, anche sostenuto da grandi brand come Valentino di Pierpaolo Piccioli.
LA COLLEZIONE AUTUNNO – INVERNO 2023/24 DI MARCO RAMBALDI
Dalle stelle del cosmo fino ai cuori su maglieria, abiti ed accessori, i riferimenti alla supernova e all’amore sono espliciti. Lasciando il giusto spazio al mondo del bondage, che si oggettivizza in pellame, corpi scoperti, calze a rete e corpetti. I colori che dominano sono il nero, il bianco, il lilla e il rosso, accompagnati da motivi animali e tessuti trasparenti. Formale e informale convivono: blazer e cappotti sofisticati accostati a tanti elementi della movida notturna, dai crop-top con minigonne agli abitini, fino ai pantaloni cargo anni Duemila e alle calzature in collaborazione con Dr. Martens. Non mancano neanche glitter e ricami raffiguranti serpenti. Ma Rambaldi, noto per la sua abilità nel comunicare con donne di qualsiasi età e forma fisica, non si è limitato alla moda femminile e ha abbracciato l’uomo fluido, anch’esso bisognoso di amore (e di trasgressione). Il risultato? Un’ode all’erotismo, contemporanea quanto nostalgica del clubbing di vent’anni fa. Ma più consapevole delle diversità che ci caratterizzano.
Giulio Solfrizzi
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