Intervista a Nicolò Beretta, l’enfant prodige delle calzature italiane

Si ispirano all’arte e alle donne le creazioni del giovane e promettente designer. Aiutato da un grande nome del Made in Italy

Nicolò Beretta (Milano, 1995) ha dato vita alle sue prime creazioni calzaturiere a soli 17 anni, stregando pubblico, stampa e addetti ai lavori. Sostenuto addirittura da Franca Sozzani, vincitore di premi e riconoscimenti tra cui il “Who is on Next” nel 2015, oggi il designer lancia la prima collezione del marchio che porta il suo nome. Supportato da un mentore molto speciale.

Nicolò Beretta. Photo Mattia Zoppellaro

Nicolò Beretta. Photo Mattia Zoppellaro

INTERVISTA A NICOLÒ BERETTA

Quando e come la moda è entrata nella tua vita?
Sono da sempre attratto dal bello in tutte le sue forme. Da bambino leggevo le riviste di moda di mia madre e già sapevo in cuor mio che avrei lavorato nel settore. Ho trascorso gran parte della mia adolescenza studiando costume da autodidatta, spinto dall’entusiasmo che tuttora accompagna il mio lavoro. A 15 anni ho avuto la grande opportunità di mostrare alcuni miei bozzetti, già focalizzati sul mondo della calzatura, a Franca Sozzani. La sua approvazione mi ha spinto a fondare il mio primo marchio, Giannico, a soli 17 anni, e il successo è arrivato molto in fretta. Avrei voluto continuare a studiare alla Central Saint Martins di Londra, ma ho deciso di dedicarmi totalmente al progetto imparando sul campo e all’interno di calzaturifici prestigiosi. Scelta di cui non mi sono pentito.

Il tuo nuovo progetto vede la sponsorizzazione di un grande maestro italiano, Giuseppe Zanotti. Come è nata la vostra collaborazione?
Giuseppe Zanotti è un grande maestro al quale mi sono sempre ispirato e che ho avuto la fortuna di conoscere, prima in amicizia e poi come partner nel lavoro. Quando sono uscito dal mio primo marchio, ho sentito la necessità di continuare il percorso creativo con una nuova consapevolezza e soprattutto una diversa maturità. Ho raccontato a Giuseppe le mie idee e ho ottenuto il suo grande supporto. Lavorare con una realtà dal know-how unico e con una figura come Giuseppe, che ha veramente contribuito alla storia della moda e dell’imprenditoria del Made in Italy, è un’opportunità straordinaria.

Courtesy Nicolò Beretta

Courtesy Nicolò Beretta

ARTE E DESIGN SECONDO BERETTA

Cosa ti ispira maggiormente durante il processo di creazione?
Sicuramente l’arte: penso che dare vita a una scarpa sia a volte come creare una scultura. Non di meno, sono influenzato dalle donne che mi circondano e che da sempre indossano le mie calzature. Inizialmente non avevo un occhio commerciale, pensavo solo alle emozioni che poteva suscitare un prodotto senza curarmi del cliente finale. Con il passare degli anni, ho acquisito un punto di vista più completo, anche se con questa nuova avventura sto ritrovando più che mai la voglia di stupire.

Qual è il DNA della tua nuova collezione?
Voglio conservare il DNA che mi ha caratterizzato in passato, cioè quello di un’estetica molto femminile e giocosa, ma rendendolo più attuale. Sicuramente le mie creazioni saranno più irriverenti e proiettate verso il futuro.

E c’è un pezzo di punta?
Punto molto sullo stivale Andra, che ha una particolarissima allacciatura sopra il ginocchio. Amo la sexyness futurista di questa calzatura, non a caso mi ricorda la meravigliosa scultura di Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio.

Valeria Oppenheimer

https://www.nicoloberetta.com/

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Valeria Oppenheimer

Valeria Oppenheimer

La moda è la sua grande passione e il fil rouge del suo percorso professionale. Dopo aver calcato le passerelle di mezzo mondo, ha appeso i tacchi al chiodo per passare alla tv e alla radio come reporter, autrice e…

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