La moda del futuro è pensata anche per proteggerci

Anche gli stilisti e i designer più noti iniziano a ragionare su abiti e accessori pratici e sicuri, pensati per vivere all’aria aperta e per affrontare perfino cambiamenti climatici e eventi estremi. Un po’ di esempi

Per chi? Da indossare dove? Ma soprattutto quando? Sono le prime domande che vengono in mente osservando molte tra le proposte dei fashion show milanesi per la presentazione delle collezioni uomo S/S 2024. Se l’obiettivo era quello di farsi notare dai media per le ormai tradizionali operazioni di branding, allora sì: le tute da worker realizzate in tessuto trasparente, la gamba nuda abbinata al più formale degli abbinamenti giacca, camicia e cravatta, persino le camisole-nude-look con pizzo, da sfoggiare su pettìni delicati sopra pantaloni a vita alta, di certo una loro utilità l’hanno avuta. Ma se è vero quel che dice Euromonitor, e cioè che il mercato globale dell’abbigliamento maschile dovrebbe valere 462 miliardi di dollari nel 2023 e crescere del 5% entro il 2024, se è vero che questa crescita sarà addirittura più rapida di quella femminile, allora il discorso si fa più complesso.

La moda del futuro è pensata per proteggerci

La moda del futuro è pensata per proteggerci

LA MODA DEL FUTURO E IL GORPCORE

Fuori dalle passerelle il fenomeno dilagante è in qualche modo la logica evoluzione del Gorpcore, la tendenza incarnata dai piumini The North Face, dagli impermeabili Arc’Teryx e dalle scarpe da trail Salomon, che ha travolto il mondo durante i lockdown. Il suffisso “Gorp” viene da “Good ol’ Raisins and Peanuts”, i classici snack a base di frutta secca che gli escursionisti si infilano in tasca prima di affrontare nuove salite. Terminati i lockdown in città siamo tornati in ufficio, ma il desiderio di aria aperta e spazi incontaminati non è svanito. Per questo alcuni designer stanno lavorano alla realizzazione di capi moda che funzionino tanto per l’una che per l’altra occasione. Su questa strada si sono avviati non solo i marchi di abbigliamento outdoor ma pure i brand del lusso più avvertiti.

Arc’Teryx man

Arc’Teryx man

LA MODA FUNZIONALE SECONDO I GRANDI BRAND

Gucci a fine 2020 ha predisposto una capsule in collaborazione con The North Face (parte del super gruppo per l’outdoor VF Corporation) mentre MM6 Maison Margiela (marchio di OTB di Renzo Rosso) si è alleato alla francese Salomon. Attenti come sempre, Miuccia Prada e Raf Simons lo scorso 18 maggio hanno proposto abbinamenti ultra fashion tra capi sartoriali e tecnici. Colori, forme, e stratificazioni inedite sono sempre più importanti per definire questo modo di vestire che si avvale anche di qualche logo “giusto” messo in evidenza. Certo si tratta di un esibizionismo non sovrapponibile a quello di chi ostenta un sandalo Dior come testimone di infinite possibilità economiche. Qui lo sfoggio utilizza il linguaggio di una tribù di appartenenza: quella che pratica una specifica disciplina sportiva, possibilmente in certi specifici luoghi, lontano il più possibile da folle e visite guidate. Perché un imper-mantellina Arc’Teryx comprato nella ormai carissima zona del Village a New York può avere la stessa funzione che aveva un tempo il pataccone-distintivo degli Yachting Club più ambiti da quel mondo.

La giacca origami e la bandana di seta di Setchu

La giacca origami e la bandana di seta di Setchu

MILANO FASHION WEEK: I DESIGNER EMERGENTI

Il vincitore del premio LVMH Satoshi Kuwata di Setchu, ha presentato la sua collezione SS24 lo scorso 17 giugno in Corso Como 10 a Milano. Una collezione che riunisce esperienze maturate nelle precedenti collaborazioni con Huntsman di Savile Row, con Givenchy a The North Face. I pezzi modulari di Kuwata sono progettati per la vita in città, ma con una funzionalità che potrebbe consentire attività all’aperto. Il designer londinese Jean-Luc A Lavelle ha invece lanciato la sua etichetta J.L-A.L dopo che il rivenditore milanese Slam Jam ha notato i suoi modelli sui social e gli ha commissionato di disegnare una capsule per l’A/W 2022. Ora ha circa 40 rivenditori in Asia, Europa e Nord America, tra cui Kith International e Farfetch.

Tote Bag Grey by Jean Luc A Lavelle

Tote Bag Grey by Jean Luc A Lavelle

I CAPI PER PROTEGGERE DI DAMES

Dames è un’etichetta con sede a New York che crea capi e accessori donna: a un primo sguardo appaiono sfacciatamente sexy, ma osservando con più attenzione si notano adattamenti tecnici non così comuni. Giacche in pelle capaci di trasformarsi in tessuti ad alta visibilità, tasche per contenere spray al peperoncino, moschettoni per agganciare un fischietto o un allarme di protezione. Dames è stato lanciato da Mary Katlyn O’Malley nel 2022, quando ha cominciato a sentirsi poco sicura nel suo quartiere di Chinatown. Una sensazione sempre più diffusa per chi vive a New York (10 milioni di abitanti), ma persino per chi vive nella piccola Milano. I capi di Dames sono pensati per proteggere: dalle intemperie così come dal crimine. Il recente smog arancione a New York, a seguito degli incendi in Canada, non fa che confermare le sue intuizioni.

La cenere degli incendi del Canada sopra il cielo di New York

La cenere degli incendi del Canada sopra il cielo di New York

DOVE STA ANDANDO LA MODA

Gli abiti che indosseremo sono destinati a cambiare davvero nei prossimi dieci anni: aumentano le temperature, divengono sempre più violente le condizioni meteorologiche e crescono ovunque nelle grandi città i problemi di sicurezza. Il futuro del nostro abbigliamento non può prescindere da questioni come queste. I cacciatori di celebrities da schierare in prima fila durante i fashion show dovrebbero cominciare a guardare in altre direzioni. Giovani, belli e sorridenti non sono solo tra rapper e blogger. Valentina Santoni ha 24 anni ed è il nuovo gestore del rifugio Nino Pernici, 1600 metri a Bocca di Trat, una meta ideale per il trekking o le escursioni in mountain bike. Valentina ha ottenuto di recente l’assegnazione per la gestione di questo piccolo paradiso: “Sinceramente non mi sarei mai immaginata di riuscire a vincere questo bando, l’ho fatto un po’ a cuor leggero, pensando che ogni occasione va sfruttata, e ora sono pronta a mettermi in gioco!”

Aldo Premoli

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Aldo Premoli

Aldo Premoli

Milanese di nascita, dopo un lungo periodo trascorso in Sicilia ora risiede a Cernobbio. Lunghi periodi li trascorre a New York, dove lavorano i suoi figli. Tra il 1989 e il 2000 dirige “L’Uomo Vogue”. Nel 2001 fonda Apstudio e…

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