La Gen Z è un interlocutore fondamentale nell’universo della moda. Secondo alcuni studi, i nati tra il 1995 e il 2010 rappresentano attualmente il 40% dei consumatori globali. Per questo motivo, i brand monitorano costantemente i gusti e le esigenze della generazione più chiacchierata, che ha un’influenza significativa sul fashion system, decretando cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, acquistando o ignorando. Perché la generazione Zeta non funge solo da destinataria ma anche da mittente dei nuovi stili, usando piattaforme social come TikTok e Instagram per fare tendenza attraverso like, commenti e condivisioni.
LE ESTETICHE PIÙ POPOLARI DI INTERNET
Nell’ultimo decennio si sono diffusi numerosi tipi di aesthetics, complici non solo le realtà della moda ma anche film e videogame che sfociano nella cultura pop, fatta di momenti virali e meme. Addirittura esiste un’enciclopedia digitale, sempre aggiornata, per raggruppare tutte le estetiche generate dai social. Questo fenomeno è riassumibile con il termine collettivo di “Internet Aesthetics”, che include riferimenti alla cultura di Internet e ai suoi linguaggi visivi. Perché le origini sembrano essere la democratizzazione degli strumenti di creazione e la condivisione di contenuti, che permette a chiunque di creare e diffondere immagini o video a una velocità tale da aver modificato la percezione del tempo. Oggi, infatti, l’essere umano è caratterizzato da un gusto volubile, specialmente in termini di abiti e preferenze stilistiche, confermato dalle tendenze in evoluzione.
COTTAGECORE
Parlando di trend, tra i più popolari e recenti si posiziona il Cottagecore (con le sue varianti Countrycore o Forestcore), che idealizza uno stile di vita semplice e pastorale in totale armonia con la natura. Gli abiti presentano colori naturali spesso caratterizzati da maniche a sbuffo o colletti alla Peter Pan, e i vestiti assumono un aspetto artigianale, ispirato al mondo delle fate o alla letteratura classica.
WAVE AESTHETICS E RETROWAVE
Un altro stile che in questi ultimi anni ha riscontrato una certa popolarità è la cosiddetta “Wave Aesthetics”, di cui fanno parte la sottocultura Vaporwave, corrente artistica che rappresenta con nostalgia un passato futuristico mai esistito, e la Synthwave o Retrowave, che rievoca l’estetica neon Anni Ottanta e le sue icone cinematografiche come Tron. Si passa poi alle varianti dello stile Dark Academia, che riprendono l’atmosfera delle accademie inglesi del XIX secolo, tra toni scuri come il bordeaux e materiali in tweed o tartan.
BLOKECORE
Totalmente opposto ai precedenti è il Blokecore, che propone le T-shirt delle squadre di calcio più note sia come abiti sia come alternative alle classiche magliette abbinate a jeans o pantaloni. Le celebrità di tutto il mondo l’hanno già consacrato come il trend dell’anno, e il pubblico l’ha accolto senza indugiare.
LA COMPLESSITÀ DELLE “AESTHETICS”
Ma il tratto caratteristico di queste estetiche è l’assenza di regole o limiti, che consente l’espansione in diversi ambiti: dalla musica ai video, dalla moda all’arte. Ognuna produce sotto-generi specifici e dettagliati, componendo un vasto universo. Alcuni esempi sono il Weirdcore, che usa immagini di bassa qualità per creare confusione e inquietudine, Liminal Spaces, che raffigura luoghi abbandonati claustrofobici e surreali, e il cosiddetto “Pamcore“, che celebra e riproduce il look Anni Novanta di Pamela Anderson. Ma la lista potrebbe continuare all’infinito: dall’ossessione per lo stile hiking e camping chic del Gorpcore al grottesco 2020core che romanticizza il periodo di lockdown del 2020, e gli stili giocosi alla Kidcore e Lovecore, che celebrano colorazioni estremamente sature. Il fine non è solo comprendere le peculiarità di questi micro o macro fenomeni modaioli, piuttosto è prioritario cogliere quanto sia importante per i giovani esprimere la propria identità, che si evolve di pari passo con il singolo individuo. Riflettendo la complessità e la varietà delle influenze culturali delle nuove generazioni, presenti nella convivenza di scelte stilistiche agli antipodi seppur accomunate dall’incertezza del gusto personale e dal bisogno di reinventarsi giorno dopo giorno, almeno su Internet.
Lara Gastaldi
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