È morto a 46 anni Davide Renne, neo direttore creativo di Moschino
Una vita interamente dedicata alla moda e alla costruzione di rapporti umani in un settore complesso. Gli amici lo ricordano come un “uomo gentile”, così come il Presidente Ferretti
Se circa un mese fa annunciavamo la nomina di Davide Renne come direttore creativo di Moschino, oggi prendiamo atto della sua prematura scomparsa all’età di 46 anni. La causa del decesso è un improvviso malore al cuore, per cui è stato operato il 6 novembre 2023 a Milano. Dopo alcuni giorni in terapia intensiva, non ce l’ha fatta.
Davide Renne e la moda
Triste pensare che un giovane uomo e stilista tanto devoto alla moda, dopo aver finalmente avuto la possibilità di emergere da dietro le quinte del settore, dove ha lavorato tra Alessandro Dell’Acqua e Alessandro Michele, non abbia potuto godere della giusta opportunità per farsi conoscere. “Un designer brillante e un essere umano speciale”, lo aveva definito tre settimane fa il Presidente Massimo Ferretti di Aeffe SpA che detiene Moschino, sottolineando che: “Franco (Moschino) diceva che le cattive maniere sono l’unico vero cattivo gusto e conoscendo Davide sono rimasto colpito non solo dal suo evidente talento ma dalla sua gentilezza, dalla sua sensibilità”. A noi piacerebbe che venisse ricordato per questo, e anche per la costante quanto ammirevole devozione all’arte della moda.
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Il cordoglio del Presidente e CEO del gruppo Aeffe SpA Massimo Ferretti
“Non ci sono parole per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico”, così si esprime Massimo Ferretti, unendosi al dolore di amici e parenti. “Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto”.
Giulio Solfrizzi
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