Intervista alle due sorelle ideatrici di un brand di profumeria dedicato alle stelle
Due sorelle e tante fragranze ispirate alle costellazioni. Perché “l’astronomia è il perfetto connubio tra arte e scienza”. Di cui ci hanno parlato, tra le tante cose, la direttrice artistica e il naso della maison italiana di profumeria In Astra
In Astra è una maison italiana di profumeria artistica nata nel 2020, le cui fragranze, ispirate alle costellazioni, sono curate dalle sorelle Fabiola e Sofia, rispettivamente direttrice artistica e naso della casa, alle quali abbiamo fatto un po’ di domande per saperne di più sulla loro visione e la loro attività.
Intervista alla maison di profumeria artistica In Astra
Si parla spesso di “sorellanza universale” e la vostra è a tutti gli effetti una fusione di intenti e di sangue. Ma la profumeria artistica è davvero orientata verso business al femminile?
Confermiamo. Negli ultimi anni si sta valicando lo stereotipo del naso, creatore di fragranze al maschile, ma anche nell’ambito dirigenziale annesso al settore. Se pensiamo alla prima e alla seconda metà del Novecento, le donne potevano davvero essere contate sulle dita di una mano. Per fortuna la virata è percepibile e l’apertura alla visione femminile si vede anche dall’ascesa della formazione settoriale.
Sofia, tu sei diplomata al Grasse Institute of Perfumery. Quanto è importante formarsi nell’ambito della profumeria artistica e quali sono i passaggi che deve affrontare un naso per definirsi tale?
Nell’ambito della profumeria artistica si tende a peccare di approssimazione professionale, e non vi è nulla di più sbagliato. Il naso è simile a un alchimista e il training per esserlo è serrato: una vera e propria palestra quotidiana che dissocia la mente dall’olfatto. Vi è bisogno della conoscenza delle materie prime e delle reazioni generate dalle varie formule. Si tratta di un lavoro laboratoriale con chiare linee guida.
Parlate di esperienze trascendentali ed evocazioni; le vostre fragranze sono addirittura in grado di guidare verso viaggi interstellari. Ma restando sulla Terra dove vorreste condurre chi vi sceglie?
Il profumo deve essere un luogo sicuro e intimo per ogni consumatore. L’olfatto è un senso primordiale, tocca le varie corde della memoria e dell’anima quindi ci piace l’idea di connetterlo a qualsiasi idea di viaggio che sia fisico o onirico.
D’altronde è nella scelta, da astrofile, di guardare verso l’ignoto che l’universo e i suoi segreti diventano ispirazioni per In Astra. Spiegateci il parallelismo tra stelle e profumi.
Guardare le stelle è sempre stata la nostra passione, ma amiamo ragionare ad ampio spettro partendo dall’universo e dalla natura come forma d’arte per eccellenza. Inoltre, l’astronomia è il perfetto connubio tra arte e scienza, ed è lo stesso che rappresenta il nostro approccio alla profumeria artistica.
Proponete quattro fragranze per quattro stelle, raccontate con le note olfattive e uno storytelling emozionante. Ma come si sceglie la propria stella?
Lasciandosi guidare dalle emozioni. Il profumo è un momento personale che varia in base al pH della pelle di chi lo indossa. Individualmente riusciamo a comprendere dove ci conduce il gusto, ma il profumo è come una macchina del tempo: può proiettarci nel passato come nel futuro.
Invece il packaging decreta il segmento a cui ambisce In Astra, una nicchia che respira arte e che vuole uno scrigno prezioso ed elegante nel design.
Abbiamo progettato un packaging che potesse connettersi al concetto astrale, quindi il blu scuro e il dorato. Il vero gioiello per noi è il tappo materico che traduce perfettamente il concetto di arte e scienza. Infatti ricorda la stella supergigante rossa Betelgeuse, da cui prende il nome una delle nostre fragranze.
E se doveste fare un punto della situazione, dove vi proiettereste in questo momento?
A segnare il nostro inizio è stato un momento globale (la pandemia di Covid-19) non dei migliori, che però ha guidato le scelte dei consumatori verso oggetti unici e consapevoli. La proiezione più imminente riguarda il lancio di una nuova fragranza nella nostra galassia, previsto all’inizio del 2024.
Chi è il fotografo Lorenzo Marzi
Lorenzo Marzi è un fotografo e regista italiano. Crea immagini che sono al tempo stesso surreali e reali, spesso facendo interagire elementi del mondo naturale con componenti astratte e inaspettate. Usa colori vivaci, composizioni oniriche, ed è attento alle luci e alle ombre per creare un’aura di mistero.
Alessia Caliendo
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