Gucci alla Milano Fashion Week 2024 con il garbo della seduzione
Semplificare è dote di pochi e sicuramente dello stilista Sabato De Sarno. Che con Gucci seduce grazie ad abiti e accessori ben confezionati, che piacciono perché comprensibili e in questo straordinari. Il racconto della sfilata alla Fonderia Carlo Macchi
Sabato De Sarno continua nella scoperta e valorizzazione della semplicità tra le mura di Gucci, utilizzando la sua prima collezione alla direzione creativa del brand come base per sviluppare i capi della stagione donna autunno inverno 2024. E per sedurre, appunto, tramite il garbo della semplicità, che semplice non è, tantomeno diffusa: oggi si parla di minimalismo ma non si comprende la potenza di un abito ben cucito, di un tessuto scelto con cognizione di causa o di una scarpa che valorizzi la figura. Da Gucci, però, se ne sono resi conto, facendone una cifra stilistica.
La collezione autunno inverno 2024-25 di Gucci
Spazio, allora, al colore che abbraccia il corpo e non trae in inganno come le trame. Il défilé si tinge di nero, verdone e verde lime, blu notte, grigio, varianti di rosso e di tutte le altre tonalità presentate come tali. Le uniche eccezioni sono pizzi, degradé di paillettes trasparenti e frange di cristalli, GG su pelle e una fantasia in cui domina, sempre, il colore. È poi tutto un gioco di parti del corpo svelate, nastri svolazzanti che diventano gioielli intorno al collo, cappotti a mo’ di mini dress o vestiti lunghi, culotte che fanno da pantaloncini, sahariane e vestiti scultorei sul petto ma aperti sul davanti grazie a spacchi profondi. Questi sono abiti facilmente fruibili e adatti all’oggi così come al domani, soprattutto in un momento storico dominato dal bisogno di praticità. Il sogno non viene meno, ma parte dalla concretezza degli abiti che facilita l’immedesimazione della spettatrice-cliente in ogni uscita: puoi credere di essere una diva hollywoodiana, una cavallerizza modaiola, una giovane socialite o “semplicemente” (parola che ritorna più volte) una donna che sa trovare sé stessa in un guardaroba che parla a molte.
Il potere della semplificazione di Sabato De Sarno
Il pragmatismo di De Sarno è ulteriormente evidente quando si realizza che gli accessori non sono elementi complementari all’abbigliamento, bensì soggetti alla pari di giacche e maglieria. Questa è anche la chiave di lettura dell’approccio dello stilista che conosce molto bene l’attuale pubblico della moda: scarpe e borse, che siano colorate o pacate, lunghe o corte, larghe o sottili, alte o basse, sono ciò di più immediato e funzionale a dialogare con la gente che amerà la collezione, ne parlerà e in futuro la acquisterà. La semplificazione non è abilità comune, ma la comunicazione migliore è quella diretta e senza fronzoli, per farsi capire evitando malintesi. E questo nulla toglie alla possibilità di dire, fare e creare cose straordinarie, come l’esempio che abbiano sotto gli occhi.
Giulio Solfrizzi
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