Tutte le volte che le scarpe sono diventate protagoniste di film e serie tv

Da Carrie Bradshaw a Marilyn Monroe, le calzature di dive del cinema e personaggi cult della tv hanno spesso conquistato la scena, diventando fenomeni del piccolo e grande schermo. Capiamo perché

I diamanti sono i migliori amici delle donne”, cantava Marilyn Monroe nel film Gli uomini preferiscono le bionde, sottovalutando (apparentemente) il valore di un accessorio altrettanto importante: le scarpe. Oltre alla loro indubbia funzionalità, per molti sono un oggetto del desiderio, specialmente se griffate. E piccolo e grande schermo hanno contribuito a incentivare il mito delle calzature, rendendole, in molti casi, protagoniste.

Le scarpe di Salvatore Ferragamo per la vecchia Hollywood

Tra le precorritrici del fenomeno delle scarpe in serie tv e film c’è proprio Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza. La celeberrima scena in cui una folata d’aria proveniente da un tombino solleva l’abito bianco dell’attrice è ricordata infatti anche per i sandali con tacco da lei indossati, realizzati da Salvatore Ferragamo. Il calzolaio dei sogni, come lo chiama lo stesso Luca Guadagnino che ha girato il documentario dedicato al creativo, era noto tra le dive e i divi di Hollywood per lo stile raffinato delle sue calzature made in Italy. Questo fu possibile perché Ferragamo si trasferì nella città delle star nel 1915, aprendo un negozio che molto fu apprezzato dai costumisti degli Studios, oltre che dai singoli attori. E sul grande schermo ritroviamo un altro paio di calzature firmate Ferragamo ai piedi di Gloria Swanson, che indossa delle iconiche décolleté in pelle di vitello nera con cinturini alla caviglia e fiocchi color vaniglia nel film Sadie Thompson (1928). Ma di esempi ce ne sono in quantità.

Dal primo film di “Sex and the City” (screenshot YouTube)
Dal primo film di “Sex and the City” (screenshot YouTube)

I tacchi di Manolo Blahnik tra Sex and the City e Marie Antoinette

Un caso a sé stante è il grande apporto di Manolo Blahnik. Una giornalista di moda che vive a New York, anche nota come Carrie Bradshaw, ha reso i tacchi del designer spagnolo un must del guardaroba di molte. Un’intera generazione di donne ha sognato di possedere un paio di scarpe create da Manolo, sia per il mito creato dal personaggio interpretato da Sarah Jessica Parker, che per il loro fascino. Fama che ha raggiunto il suo culmine con le décolleté Hangisi in raso blu con dettagli in cristallo, ispirate alla famiglia Bonaparte, indossate da Carrie nel giorno del suo matrimonio con Big, nel primo film di Sex and the City. Ma tutte le sette stagioni della serie tv sono una dichiarazione d’amore della protagonista per Blahnik, diventato di conseguenza il brand di scarpe col tacco per eccellenza negli anni Novanta e primi Duemila. Altrettanto rilevante fu la cura delle calzature del film Marie Antoinette di Sofia Coppola da parte dello shoe designer, che propose in chiave contemporanea i tacchetti della sovrana francese, tra fantasie bizzarre e balze colorate.

Le altre scarpe apparse in serie tv e film

E chi può dimenticare gli altissimi stivali in pelle nera di Chanel indossati da Anne Hathaway in Il diavolo veste Prada? Sinonimo di moda anni Duemila e della visione dello stilista Karl Lagerfeld, quelle scarpe hanno segnato nel film un punto di svolta (stilistico e non solo) del personaggio, che scegliendo look sempre più curati e maturando una progressiva ossessione per gli accessori scopre di essere cambiata. In meglio o in peggio, fate voi. Sempre parlando di brand che si sono appropriati di prodotti cinematografici per veicolare i propri prodotti, Christian Louboutin ha replicato con la serie tv Gossip Girl l’operazione del già citato Manolo Blahnik con Sex and the City: creare un mito generazionale, pur con impatto minore, causa scarso impegno da parte degli sceneggiatori. Se Carrie menziona il marchio di calzature con insistenza, indossandolo più volte, Serena e Blair, le due ragazze al centro della narrazione di Gossip Girl, pur avendo influenzato lo stile di tante con i loro abitini in linea con le tendenze delle grandi firme del tempo, non hanno fatto altrettanto con le scarpe.

Giulio Solfrizzi

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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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